Zaccaria

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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miriam bolfissimo
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Zaccaria

Messaggio da miriam bolfissimo » gio nov 20, 2008 7:56 pm

      • Zaccaria - Capitolo 9
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[1]Oracolo.

  • La nuova terra
La parola del Signore è sulla terra di Cadràch

e si posa su Damasco,
poiché al Signore appartiene la perla di Aram
e tutte le tribù d'Israele;
[2]anche Amat sua confinante
e Sidòne, che è tanto saggia.
[3]Tiro si è costruita una fortezza
e vi ha accumulato argento come polvere
e oro come fango delle strade.
[4]Ecco, il Signore se ne impossesserà,
sprofonderà nel mare le sue ricchezze
ed essa sarà divorata dal fuoco.
[5]Ascalòna vedrà e ne sarà spaventata,
Gaza sarà in grandi dolori,
come anche Ekròn,
perché svanirà la sua fiducia;
scomparirà il re da Gaza
e Ascalòna rimarrà disabitata.
[6]Bastardi dimoreranno in Asdòd,
abbatterò l'orgoglio del Filisteo.
[7]Toglierò il sangue dalla sua bocca
e i suoi abomini dai suoi denti.
Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio,
sarà come una famiglia in Giuda
ed Ekròn sarà simile al Gebuseo.
[8]Mi porrò come sentinella per la mia casa
contro chi va e chi viene,
non vi passerà più l'oppressore,
perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi.

  • Il messia

[9]Esulta grandemente figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d'asina.
[10]Farà sparire i carri da Efraim
e i cavalli da Gerusalemme,
l'arco di guerra sarà spezzato,
annunzierà la pace alle genti,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal fiume ai confini della terra.

  • Il ristabilimento di Israele

[11]Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te,
estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.
[12]Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!
Ve l'annunzio fino da oggi:
vi ripagherò due volte.
[13]Tendo Giuda come mio arco,
Efraim come un arco teso;
ecciterò i tuoi figli, Sion, contro i tuoi figli, Grecia,
ti farò come spada di un eroe.
[14]Allora il Signore comparirà contro di loro,
come fulmine guizzeranno le sue frecce;
il Signore darà fiato alla tromba
e marcerà fra i turbini del mezzogiorno.
[15]Il Signore degli eserciti li proteggerà:
divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda,
berranno il loro sangue come vino,
ne saranno pieni come bacini, come i corni dell'altare.
[16]Il Signore loro Dio
in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo,
come gemme di un diadema
brilleranno sulla sua terra.
[17]Quali beni, quale bellezza!
Il grano darà vigore ai giovani
e il vino nuovo alle fanciulle.



      • Zaccaria - Capitolo 10
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  • Essere fedeli al Signore
[1]Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera;
è il Signore che forma i nembi,
egli riversa pioggia abbondante
dà il pane agli uomini,
a ognuno l'erba dei campi.
[2]Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne,
gli indovini vedono il falso,
raccontano sogni fallaci,
danno vane consolazioni:
per questo vanno vagando come pecore,
sono oppressi, perché senza pastore.

  • Liberazione e ritorno in Israele

[3]Contro i pastori divampa il mio sdegno
e contro i montoni dirigo lo sguardo,
poiché il Signore visiterà il suo gregge
e ne farà come un cavallo da parata.
[4]Da lui uscirà la pietra d'angolo,
da lui il chiodo, da lui l'arco di guerra,
da lui tutti quanti i condottieri.
[5]Saranno come prodi che calpestano
il fango delle strade in battaglia.
Combatteranno perché il Signore è con loro
e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.
[6]Io rafforzerò la casa di Giuda
e renderò vittoriosa la casa di Giuseppe:
li ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà;
saranno come se non li avessi mai ripudiati,
poiché io sono il Signore loro Dio
e li esaudirò.
[7]Saranno come un eroe quelli di Efraim,
gioirà il loro cuore come inebriato dal vino,
vedranno i loro figli e gioiranno
e il loro cuore esulterà nel Signore.
[8]Con un fischio li chiamerò a raccolta
quando li avrò riscattati
e saranno numerosi come prima.
[9]Dopo essere stati dispersi fra i popoli,
nelle regioni remote, si ricorderanno di me,
alleveranno i figli e torneranno.
[10]Li farò ritornare dall'Egitto,
li raccoglierò dall'Assiria,
per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano
e non basterà per loro lo spazio.
[11]Attraverseranno il mare verso Tiro,
percuoteranno le onde del mare,
saranno inariditi i gorghi del Nilo.
Sarà abbattuto l'orgoglio di Assur
e rimosso lo scettro d'Egitto.
[12]Li renderò forti nel Signore
e del suo nome si glorieranno.
Parola del Signore.



      • Zaccaria - Capitolo 11
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[1]Apri, Libano, le tue porte,
e il fuoco divori i tuoi cedri.
[2]Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
gli splendidi alberi sono distrutti.
Urlate, querce di Basàn,
perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
[3]Si ode il lamento dei pastori,
perché la loro gloria è distrutta!
Si ode il ruggito dei leoncelli,
perché è devastata la magnificenza del Giordano!

  • I due pastori
[4]Così parla il Signore mio Dio: «Pasci quelle pecore da macello [5]che i compratori sgozzano impunemente, e i venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto. [6]Neppur io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani».

[7]Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore. [8]Nel volgere d'un sol mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me. [9]Perciò io dissi: «Non sarò più il vostro pastore. Chi vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino pure fra di loro!». [10]Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. [11]Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del Signore. [12]Poi dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare». Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga. [13]Ma il Signore mi disse: «Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro valutato!». Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore. [14]Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. [15]Quindi il Signore mi disse: «Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, [16]poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.

[17]Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
Una spada sta sopra il suo braccio
e sul suo occhio destro.
Tutto il suo braccio si inaridisca
e tutto il suo occhio destro resti accecato».



      • Zaccaria - Capitolo 12
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  • Liberazione e rinnovamento di Gerusalemme

[1]Oracolo. Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che ha formato lo spirito nell'intimo dell'uomo: [2]«Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i popoli vicini e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme. [3]In quel giorno io farò di Gerusalemme come una pietra da carico per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di essa si raduneranno tutte le genti della terra. [4]In quel giorno - parola del Signore - colpirò di terrore tutti i cavalli e i loro cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli delle genti. [5]Allora i capi di Giuda penseranno: La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio. [6]In quel giorno farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo posto. [7]Il Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di Giuda. [8]In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di Gerusalemme e chi tra di loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio, come l'angelo del Signore davanti a loro. [9]In quel giorno io m'impegnerò a distruggere tutte le genti che verranno contro Gerusalemme. [10]Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. [11]In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al lamento di Adad-Rimmòn nella pianura di Meghìddo. [12]Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia:

la famiglia della casa di Davide a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Natàn a parte
e le loro donne a parte;
[13]la famiglia della casa di Levi a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Simeì a parte
e le loro donne a parte;
[14]così tutte le altre famiglie a parte
e le loro donne a parte».



      • Zaccaria - Capitolo 13
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[1]In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità. [2]In quel giorno - dice il Signore degli eserciti - io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo farò sparire dal paese. [3]Se qualcuno oserà ancora fare il profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: «Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del Signore», e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. [4]In quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. [5]Ma ognuno dirà: «Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza». [6]E se gli si dirà: «Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?», egli risponderà: «Queste le ho ricevute in casa dei miei amici».

  • Personificazione della spada: il nuovo popolo

[7]Insorgi, spada, contro il mio pastore,
contro colui che è mio compagno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli.
[8]In tutto il paese,
- oracolo del Signore -
due terzi saranno sterminati e periranno;
un terzo sarà conservato.
[9]Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome e io l'ascolterò;
dirò: «Questo è il mio popolo».
Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».



      • Zaccaria - Capitolo 14
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  • Il combattimento escatologico: splendore di Gerusalemme

[1]Ecco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. [2]Il Signore radunerà tutte le genti contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà della cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città. [3]Il Signore uscirà e combatterà contro quelle nazioni, come quando combattè nel giorno della battaglia. [4]In quel giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra verso mezzogiorno. [5]Sarà ostruita la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal; sarà ostruita come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda. Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi. [6]In quel giorno, non vi sarà né luce né freddo, né gelo: [7]sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte; verso sera risplenderà la luce. [8]In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il Mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. [9]Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. [10]Tutto il paese si trasformerà in pianura da Gàbaa fino a Rimmòn nel Negheb; Gerusalemme si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananeèl fino ai torchi del re. [11]Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.

[12]Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite; la lingua marcirà loro in bocca. [13]In quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto tra di loro: uno afferrerà la mano dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico. [14]Anche Giuda combatterà in Gerusalemme e là si ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. [15]Di piaga simile saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti. [16]Allora fra tutte le genti che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la solennità delle capanne. [17]Se qualche stirpe della terra non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. [18]Se la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono salite a celebrare la festa delle capanne. [19]Questo sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle capanne.

[20]In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: «Sacro al Signore», e le caldaie nel tempio del Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. [21]Anzi, tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In quel giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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