Baruc

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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miriam bolfissimo
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Leggere la Sacra Bibbia in un anno

Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 10, 2008 1:37 pm

      • Baruc - Capitolo 6
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[1]Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Babilonia da Nabucodònosor re dei Babilonesi. [2]Giunti dunque in Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace. [3]Ora, vedrete in Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore ai pagani. [4]State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dei non si impadronisca di voi. [5]Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: «Te dobbiamo adorare, Signore». [6]Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.

[7]Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono parlare. [8]Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dei. [9]Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dei oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.

[10]Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli. [11]Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi. [12]Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende. [13]Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri. [14]Per questo è evidente che non sono dei; non temeteli, dunque!

[15]Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dei, posti nei templi. [16]I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano. [17]Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri. [18]Accendono loro lumi, persino più numerosi che per se stessi, ma gli dei non ne vedono alcuno. [19]Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con le loro vesti. [20]Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio. [21]Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini e altri uccelli e anche i gatti. [22]Di qui potete conoscere che non sono dei; non temeteli, dunque!

[23]L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano. [24]Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale. [25]Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli perché, se cadono a terra, non si rialzano più. [26]Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti. [27]Iloro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime. [28]Conoscendo dunque da questo che non sono dei, non temeteli!

[29]Come infatti si potrebbero chiamare dei? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di legno. [30]Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto. [31]Urlano alzando grida davanti ai loro dei, come fanno alcuni durante un banchetto funebre. [32]I sacerdoti si portan via le vesti degli dei e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini. [33]Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re; [34]nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano. [35]Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il debole da un forte. [36]Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce. [37]Non hanno pietà della vedova né beneficano l'orfano. [38]Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e argentati. Iloro fedeli saranno confusi. [39]Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dei?

[40]Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire. [41]Costoro, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno. [42]Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca. [43]Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata. [44]Quanto avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dei?

[45]Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano. [46]Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dei? [47]Essi lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia. [48]Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dei. [49]Come dunque è possibile non comprendere che non sono dei coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali? [50]Dopo tali fatti si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che essi non sono dei, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina. [51]A chi dunque non sarà evidente che non sono dei?

[52]Essi infatti non possono costituire un re sul panè concedere la pioggia agli uomini; [53]non risolvono le contese, né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra. [54]Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dei di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo. [55]A un re e ai nemici non possono resistere. [56]Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dei?

[57]Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare neppure se stessi. [58]Per questo vale meglio di questi dei bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dei bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo. [59]Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo obbediscono volentieri. [60]Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione. [61]Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco, inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando. [62]Gli idoli invece non assomigliano né per l'aspetto né per la potenza a queste cose. [63]Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dei, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. [64]Conoscendo dunque che non sono dei, non temeteli!

[65]Essi non maledicono né benedicono i re; [66]non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né illuminano come la luna. [67]Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se stesse. [68]Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dei; per questo non temeteli!

[69]Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati; [70]ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. [71]Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dei; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. [72]E' migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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