Baruc

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 10, 2008 1:36 pm

      • Baruc - Capitolo 3
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[1]Signore onnipotente, Dio d'Israele, un'anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te. [2]Ascolta, Signore, abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te. [3]Tu domini sempre, noi continuamente periamo. [4]Signore onnipotente, Dio d'Israele, ascolta dunque la supplica dei morti d'Israele, dei figli di coloro che hanno peccato contro di te: essi non hanno ascoltato la voce del Signore loro Dio e a noi si sono attaccati questi mali. [5]Non ricordare l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome, [6]poiché tu sei il Signore nostro Dio e noi ti loderemo, Signore. [7]Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato contro di te. [8]Ecco, siamo ancor oggi esiliati e dispersi, oggetto di obbrobrio, di maledizione e di condanna per tutte le iniquità dei nostri padri, che si sono ribellati al Signore nostro Dio.

[9]Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
porgi l'orecchio per intender la prudenza.
[10]Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica
e invecchi in terra straniera?
[11]Perché ti contamini con i cadaveri
e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?
[12]Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
[13]Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio,
saresti vissuto sempre in pace.
[14]Impara dov'è la prudenza,
dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,
per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,
dov'è la luce degli occhi e la pace.
[15]Ma chi ha scoperto la sua dimora,
chi è penetrato nei suoi forzieri?
[16]Dove sono i capi delle nazioni,
quelli che dominano le belve che sono sulla terra?
[17]Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo,
quelli che ammassano argento e oro,
in cui confidano gli uomini,
e non pongono fine ai loro possessi?
[18]Coloro che lavorano l'argento e lo cesellano
senza rivelare il segreto dei loro lavori?
[19]Sono scomparsi, sono scesi negli inferi
e altri hanno preso il loro posto.
[20]Nuove generazioni hanno visto la luce
e sono venute ad abitare il paese,
ma non hanno conosciuto la via della sapienza,
[21]non hanno appreso i suoi sentieri;
neppure i loro figli l'hanno raggiunta,
anzi, si sono allontanati dalla sua via.
[22]Non se n'è sentito parlare in Canaan,
non si è vista in Teman.
[23]I figli di Agar, che cercano sapienza terrena,
i mercanti di Merra e di Teman,
i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza
non hanno conosciuto la via della sapienza,
non si son ricordati dei suoi sentieri.
[24]Israele, quanto è grande la casa di Dio,
quanto è vasto il luogo del suo dominio!
[25]E' grande e non ha fine,
è alto e non ha misura!
[26]Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi,
alti di statura, esperti nella guerra;
[27]ma Dio non scelse costoro
e non diede loro la via della sapienza:
[28]perirono perché non ebbero saggezza,
perirono per la loro insipienza.
[29]Chi è salito al cielo per prenderla
e farla scendere dalle nubi?
[30]Chi ha attraversato il mare e l'ha trovata
e l'ha comprata a prezzo d'oro puro?
[31]Nessuno conosce la sua via,
nessuno pensa al suo sentiero.
[32]Ma colui che sa tutto, la conosce
e l'ha scrutata con l'intelligenza.
E' lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra
e l'ha riempita d'animali;
[33]lui che invia la luce ed essa va,
che la richiama ed essa obbedisce con tremore.
[34]Le stelle brillano dalle loro vedette
e gioiscono;
[35]egli le chiama e rispondono: «Eccoci!»
e brillano di gioia per colui che le ha create.
[36]Egli è il nostro Dio
e nessun altro può essergli paragonato.
[37]Egli ha scrutato tutta la via della sapienza
e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo,
a Israele suo diletto.
[38]Per questo è apparsa sulla terra
e ha vissuto fra gli uomini.



      • Baruc - Capitolo 4
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[1]Essa è il libro dei decreti di Dio,
è la legge che sussiste nei secoli;
quanti si attengono ad essa avranno la vita,
quanti l'abbandonano moriranno.
[2]Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
[3]Non dare ad altri la tua gloria,
né i tuoi privilegi a gente straniera.
[4]Beati noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.

[5]Coraggio, popolo mio, tu, resto d'Israele!
[6]Siete stati venduti alle genti
non per essere annientati,
ma perché avete provocato lo sdegno di Dio
siete stati consegnati ai nemici.
[7]Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando ai dèmoni e non a Dio.
[8]Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
[9]Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina
e ha esclamato: Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
[10]Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
[11]Io li avevo nutriti con gioia
e li ho dovuti lasciare con lacrime e gemiti.
[12]Nessuno goda di me nel vedermi vedova e desolata;
sono abbandonata per i peccati dei miei figli
che deviarono dalla legge di Dio,
[13]non si curarono dei suoi decreti,
non seguirono i suoi comandamenti,
non procedettero per i sentieri della dottrina,
secondo la sua giustizia.
[14]Venite, o città vicine di Sion,
considerate la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
[15]Ha mandato contro di loro un popolo lontano,
una gente perversa di lingua straniera,
che non ha avuto rispetto dei vecchi, né pietà dei bambini,
[16]che ha strappato i cari figli alla vedova
e l'ha lasciata sola senza figlie.
[17]E io come posso aiutarvi?
[18]Chi vi ha afflitto con tanti mali
saprà liberarvi dal potere dei vostri nemici.
[19]Andate, figli miei, andate, io resto sola.
[20]Ho deposto l'abito di pace,
ho indossato il cilicio della supplica,
griderò all'Eterno per tutti i miei giorni.
[21]Coraggio, figli miei, gridate a Dio
ed egli vi libererà dall'oppressione
e dal potere dei vostri nemici.
[22]Io, infatti, spero dall'Eterno la vostra salvezza.
Una grande gioia mi viene dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall'Eterno vostro salvatore.
[23]Vi ho visti partire fra gemiti e pianti,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
[24]Come ora le città vicine di Sion
hanno visto la vostra schiavitù,
così vedranno ben presto la vostra salvezza
da parte del vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell'Eterno.
[25]Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il nemico vi ha perseguitati,
ma vedrete ben presto la sua rovina
e calcherete il piede sul suo collo.
[26]I miei figli tanto delicati
hanno dovuto battere aspri sentieri,
incalzati come gregge rapito dal nemico.
[27]Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati.
[28]Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,
così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo,
[29]poiché chi vi ha afflitti con tante calamità
vi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne.
[30]Coraggio, Gerusalemme!
Colui che ti ha dato un nome ti consolerà.
[31]Maledetti i tuoi oppressori,
che hanno goduto della tua caduta;
[32]maledette le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,
maledetta colei che li ha trattenuti.
[33]Come ha gioito per la tua caduta
e si è allietata per la tua rovina,
così patirà per la sua desolazione.
[34]Le toglierò la gioia di essere così popolata,
il suo tripudio sarà cambiato in lutto.
[35]Un fuoco cadrà su di lei per lunghi giorni
per volere dell'Eterno
e per molto tempo sarà abitata da demoni.
[36]Guarda ad oriente, Gerusalemme,
osserva la gioia che ti viene da Dio.
[37]Ecco, ritornano i figli che hai visti partire,
ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.



      • Baruc - Capitolo 5
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[1]Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
[2]Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno,
[3]perché Dio mostrerà il tuo splendore
ad ogni creatura sotto il cielo.
[4]Sarai chiamata da Dio per sempre:
Pace della giustizia e gloria della pietà.
[5]Sorgi, o Gerusalemme, e stà in piedi sull'altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti
da occidente ad oriente,
alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
[6]Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
[7]Poiché Dio ha stabilito di spianare
ogni alta montagna e le rupi secolari,
di colmare le valli e spianare la terra
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
[8]Anche le selve e ogni albero odoroso
faranno ombra ad Israele per comando di Dio.
[9]Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Leggere la Sacra Bibbia in un anno

Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 10, 2008 1:37 pm

      • Baruc - Capitolo 6
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[1]Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Babilonia da Nabucodònosor re dei Babilonesi. [2]Giunti dunque in Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace. [3]Ora, vedrete in Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore ai pagani. [4]State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dei non si impadronisca di voi. [5]Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: «Te dobbiamo adorare, Signore». [6]Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.

[7]Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono parlare. [8]Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dei. [9]Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dei oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.

[10]Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli. [11]Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi. [12]Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende. [13]Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri. [14]Per questo è evidente che non sono dei; non temeteli, dunque!

[15]Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dei, posti nei templi. [16]I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano. [17]Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri. [18]Accendono loro lumi, persino più numerosi che per se stessi, ma gli dei non ne vedono alcuno. [19]Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con le loro vesti. [20]Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio. [21]Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini e altri uccelli e anche i gatti. [22]Di qui potete conoscere che non sono dei; non temeteli, dunque!

[23]L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano. [24]Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale. [25]Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli perché, se cadono a terra, non si rialzano più. [26]Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti. [27]Iloro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime. [28]Conoscendo dunque da questo che non sono dei, non temeteli!

[29]Come infatti si potrebbero chiamare dei? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di legno. [30]Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto. [31]Urlano alzando grida davanti ai loro dei, come fanno alcuni durante un banchetto funebre. [32]I sacerdoti si portan via le vesti degli dei e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini. [33]Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re; [34]nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano. [35]Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il debole da un forte. [36]Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce. [37]Non hanno pietà della vedova né beneficano l'orfano. [38]Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e argentati. Iloro fedeli saranno confusi. [39]Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dei?

[40]Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire. [41]Costoro, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno. [42]Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca. [43]Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata. [44]Quanto avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dei?

[45]Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano. [46]Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dei? [47]Essi lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia. [48]Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dei. [49]Come dunque è possibile non comprendere che non sono dei coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali? [50]Dopo tali fatti si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che essi non sono dei, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina. [51]A chi dunque non sarà evidente che non sono dei?

[52]Essi infatti non possono costituire un re sul panè concedere la pioggia agli uomini; [53]non risolvono le contese, né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra. [54]Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dei di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo. [55]A un re e ai nemici non possono resistere. [56]Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dei?

[57]Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare neppure se stessi. [58]Per questo vale meglio di questi dei bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dei bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo. [59]Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo obbediscono volentieri. [60]Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione. [61]Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco, inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando. [62]Gli idoli invece non assomigliano né per l'aspetto né per la potenza a queste cose. [63]Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dei, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. [64]Conoscendo dunque che non sono dei, non temeteli!

[65]Essi non maledicono né benedicono i re; [66]non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né illuminano come la luna. [67]Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se stesse. [68]Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dei; per questo non temeteli!

[69]Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati; [70]ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. [71]Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dei; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. [72]E' migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Bloccato
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