Secondo libro dei Re

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
Bloccato [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:
Leggere la Sacra Bibbia in un anno

Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 03, 2008 2:04 pm

      • Re 2 - Capitolo 18
[/size]
  • Introduzione al regno di Ezechia (716-687)

[1]Nell'anno terzo di Osea figlio di Ela, re di Israele, divenne re Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda. [2]Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria. [3]Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato. [4]Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbattè il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan. [5]Egli confidò nel Signore, Dio di Israele. Fra tutti i re di Giuda nessuno fu simile a lui, né fra i suoi successori né fra i suoi predecessori. [6]Attaccato al Signore, non se ne allontanò; osservò i decreti che il Signore aveva dati a Mosè. [7]Il Signore fu con Ezechia e questi riuscì in tutte le iniziative. Egli si ribellò al re d'Assiria e non gli fu sottomesso. [8]Sconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi confini, dal più piccolo villaggio fino alle fortezze.

  • Riepilogo della presa di Samaria

[9]Nell'anno quarto del re Ezechia, cioè l'anno settimo di Osea figlio di Ela, re di Israele, Salmanassar re di Assiria marciò contro Samaria e la assediò. [10]Dopo tre anni la prese; nell'anno sesto di Ezechia, cioè l'anno nono di Osea re di Israele, Samaria fu presa. [11]Il re d'Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Chelach, al Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media. [12]Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore loro Dio e ne avevano trasgredito l'alleanza e non avevano ascoltato né messo in pratica quanto aveva loro comandato Mosè, servo di Dio.

  • Invasione di Sennàcherib

[13]Nell'anno quattordici del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e prese tutte le fortezze di Giuda. [14]Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d'Assiria in Lachis: «Ho peccato; allontànati da me e io sopporterò quanto mi imporrai». Il re di Assiria impose a Ezechia re di Giuda trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro. [15]Ezechia consegnò tutto il denaro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia. [16]In quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti l'oro, di cui egli stesso re di Giuda li aveva rivestiti, e lo diede al re d'Assiria.

  • Missione del gran coppiere

[17]Il re d'Assiria mandò il tartan, il capo delle guardie e il gran coppiere da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande esercito. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; si fermarono al canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.

[18]Essi chiesero del re e incontro a loro vennero Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. [19]Il gran coppiere disse loro: «Riferite a Ezechia: Dice il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è quella su cui ti appoggi? [20]Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi ribellandoti a me? [21]Ecco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata, che è l'Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone re di Egitto per chiunque confida in lui. [22]Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme? [23]Ora vieni al mio signore, re d'Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai procurarti cavalieri per essi. [24]Come potresti fare retrocedere uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri. [25]Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono venuto contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Và contro questo paese e distruggilo».

[26]Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta». [27]Il gran coppiere replicò: «Forse io sono stato inviato al tuo signore e a te dal mio signore per pronunziare tali parole e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?». [28]Il gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: «Udite la parola del gran re, del re d'Assiria: [29]Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi dalla mia mano. [30]Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà messa nelle mani del re d'Assiria. [31]Non ascoltate Ezechia, poiché dice il re d'Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della sua vigna e dei suoi fichi, ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, [32]finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, in un paese che produce frumento e mosto, in un paese ricco di pane e di vigne, in un paese di ulivi e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendovi: Il Signore ci libererà! [33]Forse gli dei delle nazioni hanno liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re d'Assiria? [34]Dove sono gli dei di Amat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? [35]Quali mai, fra tutti gli dei di quelle nazioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?».

[36]Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: «Non rispondete loro».

[37]Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.



      • Re 2 - Capitolo 19
[/size]
  • Ricorso al profeta Isaia
[1]Quando udì, il re Ezechia si lacerò le vesti, si coprì di sacco e andò nel tempio. [2]Quindi mandò Eliadìm, il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti coperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, [3]perché gli dicessero: «Dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, poiché i bambini giungono al punto di venire alla luce, ma manca alla partoriente la forza di partorire. [4]Forse il Signore tuo Dio ha udito le parole del gran coppiere, che il re d'Assiria suo signore ha inviato a insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quelli che ancora sopravvivono».

[5]Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia. [6]Disse loro Isaia: «Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere le cose che hai udite e con le quali i servitori del re d'Assiria mi hanno ingiuriato. [7]Ecco io manderò in lui uno spirito tale che egli, appena avrà udito una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò perire di spada».

  • Partenza del gran coppiere
[8]Il gran coppiere ritornò e trovò il re d'Assiria che assaliva Libna, poiché aveva saputo che si era allontanato da Lachis. [9]Appena Sennàcherib seppe che Tiraca re di Etiopia era uscito per muovergli guerra, inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli:

  • Lettera di Sennàcherib a Ezechia
[10]«Direte a Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il Dio in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d'Assiria. [11]Ecco, tu sai ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti? [12]Gli dei delle nazioni che i miei padri distrussero hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e le genti di Eden in Telassàr? [13]Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?».

[14]Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore, [15]pregò: «Signore Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. [16]Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e vedi; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha fatto dire per insultare il Dio vivente. [17]E' vero, o Signore, che i re d'Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; [18]hanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però, non erano dei, ma solo opera delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. [19]Ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio».

  • Intervento di Isaia
[20]Allora Isaia figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: «Dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re d'Assiria. [21]Questa è la parola che il Signore ha pronunziato contro di lui:

Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
[22]Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, i tuoi occhi?
Contro il Santo di Israele!
[23]Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore
e hai detto: Con i miei carri numerosi
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho tagliato i cedri più alti,
i suoi cipressi più belli;
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
[24]Io ho scavato e bevuto
acque straniere;
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti d'Egitto.
[25]Non hai forse udito? Da tempo
ho preparato questo;
da giorni remoti io l'ho progettato;
ora lo eseguisco.
Era deciso che tu riducessi un cumulo di rovine
le città fortificate;
[26]i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come una giovane pianta verde,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
[27]Ti sieda, esca
o rientri, io ti conosco.
[28]Siccome infuri contro di me e la tua arroganza
è salita ai miei orecchi,
ti porrò il mio anello alle narici
e il mio morso alle labbra;
ti farò tornare per la strada,
per la quale sei venuto.
[29]Questo ti serva come segno:
si mangi quest'anno il frutto dei semi caduti,
nell'anno prossimo ciò che nasce da sé,
nel terzo anno semineranno e mieteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
[30]Il resto della casa di Giuda che scamperà
continuerà a mettere radici di sotto
e a dar frutto in alto.
[31]Poiché da Gerusalemme uscirà il resto,
dal monte Sion il residuo.
Lo zelo del Signore farà ciò.
[32]Perciò dice il Signore contro il re d'Assiria:
Non entrerà in questa città
e non vi lancerà una freccia,
non l'affronterà con scudi
e non vi costruirà terrapieno.
[33]Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
[34]Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo».

  • Disfatta e morte di Sennàcherib

[35]Ora in quella notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti.

[36]Sennàcherib re d'Assiria levò le tende, fece ritorno e rimase a Ninive. [37]Mentre pregava nel tempio di Nisroch suo dio, Adram-Mèlech e Sarèzer suoi figli l'uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.



      • Re 2 - Capitolo 20
[/size]
  • Malattia e guarigione di Ezechia

[1]In quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: «Dice il Signore: Dà disposizioni per la tua casa, perché morirai e non guarirai». [2]Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore: [3]«Su, Signore, ricordati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che a te sembra bene». Ed Ezechia fece un gran pianto.

[4]Prima che Isaia uscisse dal cortile centrale, il Signore gli disse: [5]«Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: Dice il Signore, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera e visto le tue lacrime; ecco io ti guarirò; il terzo giorno salirai al tempio. [6]Aggiungerò alla durata della tua vita quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d'Assiria; proteggerò questa città per amore di me e di Davide mio servo». [7]Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi». Lo presero e lo posero sull'ulcera e il re guarì.

[8]Ezechia disse a Isaia: «Qual è il segno che il Signore mi guarirà e che, il terzo giorno, salirò al tempio?». [9]Isaia rispose: «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà la promessa, fatta a te: Vuoi che l'ombra avanzi di dieci gradi oppure che retroceda di dieci gradi?». [10]Ezechia disse: «E' facile che l'ombra si allunghi di dieci gradi, non però che torni indietro di dieci gradi». [11]Il profeta Isaia invocò il Signore e l'ombra tornò indietro per i dieci gradi che essa aveva già scorsi sulla meridiana di Acaz.

  • Ambasciata di Merodak-Baladan

[12]In quel tempo Merodak-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva saputo che Ezechia era stato malato. [13]Ezechia gioì al loro arrivo. Egli mostrò agli inviati tutta la camera del suo tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e l'olio fino, il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse nella reggia e in tutto il suo regno.

[14]Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti da una regione lontana, da Babilonia». [15]Quegli soggiunse: «Che cosa han visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c'è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro».

[16]Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore! [17]Ecco giorni verranno in cui quanto si trova nella tua reggia e quanto hanno accumulato i tuoi antenati fino ad oggi verrà portato in Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. [18]Dei figli, che da te saranno nati e che tu avrai generato, alcuni saranno presi e saranno eunuchi nella reggia di Babilonia». [19]Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita». Egli pensava: «Perché no? Almeno vi saranno pace e sicurezza durante la mia vita».


  • Conclusione sul regno di Ezechia

[20]Le altre gesta di Ezechia, tutte le sue prodezze, la costruzione della piscina e del canale, con cui portò l'acqua nella città, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. [21]Ezechia si addormentò con i suoi padri. Al suo posto divenne re suo figlio Manàsse.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

Leggere la Sacra Bibbia in un anno

Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 03, 2008 2:07 pm

      • Re 2 - Capitolo 21
[/size]
  • Regno di Manasse in Giuda (687-642)

[1]Quando divenne re, Manàsse aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme; sua madre si chiamava Chefziba. [2]Fece ciò che è male agli occhi del Signore, imitando gli abomini delle popolazioni sterminate gia dal Signore all'arrivo degli Israeliti. [3]Ricostruì le alture demolite dal padre Ezechia, eresse altari a Baal, innalzò un palo sacro, come l'aveva fatto Acab, re di Israele. Si prostrò davanti a tutta la milizia del cielo e la servì. [4]Costruì altari nel tempio riguardo al quale il Signore aveva detto: «In Gerusalemme porrò il mio nome». [5]Costruì altari a tutta la milizia del cielo nei due cortili del tempio. [6]Fece passare suo figlio per il fuoco, praticò la divinazione e la magìa, istituì i negromanti e gli indovini. Compì in tante maniere ciò che è male agli occhi del Signore, da provocare il suo sdegno. [7]Collocò l'immagine di Asera, da lui fatta fare, nel tempio, riguardo al quale il Signore aveva detto a Davide e al figlio Salomone: «In questo tempio e in Gerusalemme, che mi sono scelta fra tutte le tribù di Israele, porrò il mio nome per sempre. [8]Non sopporterò più che il piede degli Israeliti vada errando lontano dal paese che io ho dato ai loro padri, purché procurino di eseguire quanto ho comandato loro e tutta la legge, che ha imposto loro il mio servo Mosè». [9]Ma essi non ascoltarono. Manàsse li spinse ad agire peggio delle popolazioni sterminate dal Signore alla venuta degli Israeliti.

[10]Allora il Signore disse per mezzo dei suoi servi i profeti: [11]«Poiché Manàsse re di Giuda ha compiuto tali abomini, peggiori di tutti quelli commessi dagli Amorrei prima di lui, e ha indotto a peccare anche Giuda per mezzo dei suoi idoli, [12]per questo dice il Signore Dio di Israele: Eccomi, mando su Gerusalemme e su Giuda una tale sventura da far rintronare gli orecchi di chi l'udrà. [13]Stenderò su Gerusalemme la cordicella di Samaria e il piombino della casa di Acab; asciugherò Gerusalemme come si asciuga un piatto, che si asciuga e si rovescia. [14]Rigetterò il resto della mia eredità; li metterò nelle mani dei loro nemici; diventeranno preda e bottino di tutti i loro nemici, [15]perché hanno fatto ciò che è male ai miei occhi e mi hanno provocato a sdegno da quando i loro padri uscirono dall'Egitto fino ad oggi».

[16]Manàsse versò anche sangue innocente in grande quantità fino a riempirne Gerusalemme da un'estremità all'altra, oltre i peccati che aveva fatto commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del Signore.

[17]Le altre gesta di Manàsse, tutte le sue azioni e le colpe commesse, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. [18]Manàsse si addormentò con i suoi padri; fu sepolto nel giardino di casa sua, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Amon.

  • Regno di Amon in Giuda (642-640)
[19]Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni in Gerusalemme. Sua madre, di Iotba, si chiamava Meshullemet figlia di Caruz. [20]Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'aveva fatto il padre Manàsse. [21]Camminò su tutte le strade su cui aveva camminato il padre e servì gli idoli che suo padre aveva servito e si prostrò davanti ad essi. [22]Abbandonò il Signore, Dio dei suoi padri, e non seguì la via del Signore.

[23]Contro Amon congiurarono i suoi ufficiali, che uccisero il re nel suo palazzo. [24]Ma il popolo del paese uccise quanti avevano congiurato contro il re Amon. Il medesimo popolo proclamò re al suo posto il figlio Giosia.

[25]Le altre gesta di Amon, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. [26]Lo seppellirono nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza. Al suo posto divenne re suo figlio Giosia.



      • Re 2 - Capitolo 22
[/size]
  • Introduzione al regno di Giosia (640-609)

[1]Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni in Gerusalemme. Sua madre, di Boscat, si chiamava Iedida figlia di Adaia. [2]Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Davide, suo antenato, senza deviare né a destra né a sinistra.

  • Scoperta del libro della legge
[3]Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: [4]«Và da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. [5]Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, [6]ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. [7]Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».

[8]Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. [9]Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». [10]Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.

  • La profetessa Culda consultata

[11]Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. [12]Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: [13]«Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».

[14]Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. [15]L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice il Signore Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: [16]Così parla il Signore: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, [17]perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dei per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! [18]Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... [19]poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti al Signore, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo del Signore. [20]Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

Leggere la Sacra Bibbia in un anno

Messaggio da miriam bolfissimo » gio lug 03, 2008 2:11 pm

      • Re 2 - Capitolo 23
[/size]
  • Solenne lettura della legge

[1]Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. [2]Il re salì al tempio del Signore insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. [3]Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti al Signore, impegnandosi a seguire il Signore e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.

  • Riforma religiosa in Giuda

[4]Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. [5]Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. [6]Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. [7]Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. [8]Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.

[9]Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare del Signore in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. [10]Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. [11]Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. [12]Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. [13]Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. [14]Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.

  • La riforma si estende all'antico regno del nord

[15]Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.

[16]Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole del Signore pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, [17]Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «E' il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». [18]Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.

[19]Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno il Signore. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. [20]Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.

  • Celebrazione della Pasqua

[21]Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per il Signore vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». [22]Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. [23]In realtà, tale pasqua fu celebrata per il Signore, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.

  • Conclusione sulla riforma religiosa
[24]Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio. [25]Prima di lui non era esistito un re che come lui si fosse convertito al Signore con tutto il cuore e con tutta l'anima e con tutta la forza, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse un altro simile.

[26]Tuttavia il Signore non attenuò l'ardore della sua grande ira, che era divampata contro Giuda a causa di tutte le provocazioni di Manàsse. [27]Perciò il Signore disse: «Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che mi ero scelta, e il tempio di cui avevo detto: Ivi sarà il mio nome».

  • Fine del regno di Giosia

[28]Le altre gesta di Giosia e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

[29]Durante il suo regno, il faraone Necao re di Egitto si mosse per soccorrere il re d'Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao l'uccise in Meghiddo al primo urto. [30]I suoi ufficiali portarono su un carro il morto da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.

  • Regno di Ioacaz in Giudea (609)

[31]Quando divenne re, Ioacaz aveva trentitrè anni; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. [32]Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto avevano fatto i suoi padri.

[33]Il faraone Necao l'imprigionò a Ribla, nel paese di Amat, per non farlo regnare in Gerusalemme; al paese egli impose un gravame di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. [34]Il faraone Necao nominò re Eliakìm figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quindi prese Ioacaz e lo deportò in Egitto, ove morì. [35]Ioiakìm consegnò l'argento e l'oro al faraone, avendo tassato il paese per pagare il denaro secondo la disposizione del faraone. Con una tassa individuale, proporzionata ai beni, egli riscosse l'argento e l'oro dal popolo del paese per consegnarlo al faraone Necao.

  • Regno di Ioiakim in Giuda (609-598)
[36]Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Ruma, si chiamava Zebida, figlia di Pedaia. [37]Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto avevano fatto i suoi padri.



      • Re 2 - Capitolo 24
[/size]
[1]Durante il suo regno, Nabucodonosor re di Babilonia gli mosse guerra; Ioiakìm gli fu sottomesso per tre anni, poi gli si ribellò. [2]Il Signore mandò contro di lui bande armate di Caldei, di Aramei, di Moabiti e di Ammoniti; le mandò in Giuda per annientarlo, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo dei suoi servi, i profeti. [3]Ciò avvenne in Giuda solo per volere del Signore, che volle allontanarlo dalla sua presenza a causa del peccato di Manàsse, per tutto ciò che aveva fatto, [4]e anche a causa del sangue innocente versato quando aveva riempito di sangue innocente Gerusalemme; per questo il Signore non volle placarsi.

[5]Le altre gesta di Ioiakìm e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. [6]Ioiakìm si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn.

[7]Il re d'Egitto non uscì più dal suo paese, perché il re di Babilonia, dal torrente di Egitto sino al fiume Eufrate, aveva conquistato quanto una volta apparteneva al re d'Egitto.

  • Introduzione al regno di Ioiachin (598)
[8]Ioiachìn aveva diciotto anni, quando divenne re; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Necusta, figlia di Elnatàn. [9]Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto suo padre.

  • La prima deportazione
[10]In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor re di Babilonia marciarono contro Gerusalemme; la città subì l'assedio. [11]Nabucodònosor re di Babilonia giunse presso la città, mentre i suoi ufficiali l'assediavano. [12]Ioiachìn re di Giuda si presentò con sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunuchi, al re di Babilonia; questi, nell'anno ottavo del suo regno, lo fece prigioniero. [13]Il re di Babilonia portò via di là tutti i tesori del tempio e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro, che Salomone re di Israele aveva posti nel tempio. Così si adempì la parola del Signore. [14]Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i capi, tutti i prodi, in numero di diecimila, tutti i falegnami e i fabbri; rimase solo la gente povera del paese. [15]Deportò in Babilonia Ioiachìn, la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e le guide del paese, conducendoli in esilio da Gerusalemme in Babilonia. [16]Tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilonia dal re di Babilonia. [17]Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattania suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.

  • Introduzione al regno di Sedecia in Giuda (598-587)

[18]Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. [19]Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Ioiakìm. [20]Ciò accadde in Gerusalemme e in Giuda a causa dell'ira del Signore, tanto che infine li allontanò da sé. Sedecìa poi si ribellò al re di Babilonia.



      • Re 2 - Capitolo 25
[/size]
  • Assedio di Gerusalemme

[1]Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor re di Babilonia, con tutto l'esercito, marciò contro Gerusalemme, la circondò da tutte le parti e le costruì intorno opere d'assedio. [2]La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. [3]Al nono giorno del quarto mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per la popolazione, [4]fu aperta una breccia nelle mura della città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano tutt'intorno alla città, presero la via dell'Araba.

[5]I soldati dei Caldei inseguirono il re nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse abbandonandolo. [6]Il re fu preso e condotto dal re di Babilonia a Ribla ove fu pronunziata contro di lui la sentenza. [7]Furono uccisi alla presenza di Sedecìa i suoi figli e a lui Nabucodònosor fece cavare gli occhi, l'incatenò e lo condusse a Babilonia.

  • Saccheggio di Gerusalemme e seconda deportazione

[8]Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, [9]bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso. [10]Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì il muro intorno a Gerusalemme. [11]Nabuzardàn capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. [12]Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. [13]I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi e il bacino grande di bronzo, che erano ivi, e asportarono tutto il loro bronzo in Babilonia. [14]Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, le coppe e tutte le suppellettili di bronzo che servivano al culto. [15]Il capo delle guardie prese ancora i bracieri e i bacini, quanto era d'oro puro e quanto era d'argento puro. [16]Quanto alle due colonne, al grande bacino e alle basi, tutto opera di Salomone per il tempio, non si poteva calcolare il peso del loro bronzo, cioè di tutti questi oggetti. [17]Delle colonne, poi, ciascuna era alta diciotto cubiti ed era sormontata da un capitello di bronzo, la cui altezza era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato e melagrane, tutto di bronzo; così pure era l'altra colonna.

[18]Il capo delle guardie prese Seraià, sacerdote capo, e Zofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme con tre custodi della soglia. [19]Dalla città egli prese un funzionario, che era a capo dei guerrieri, cinque uomini fra gli intimi del re, che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito, che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese, che si trovavano in città. [20]Nabuzardàn capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. [21]Il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.

  • Godolia, governatore di Giuda

[22]Quanto al popolo che restava nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor re di Babilonia, gli fu posto a loro capo Godolia figlio di Achikam, figlio di Safàn. [23]Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva fatto governatore Godolia, si presentarono a costui in Mizpà. Essi erano: Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita e Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. [24]Godolia giurò a loro e ai loro uomini: «Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio».

[25]Nel settimo mese venne Ismaele figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui in Mizpà. [26]Tutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei.

  • La grazia al re Ioiachin
[27]Ora nell'anno trentasette della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. [28]Gli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia [29]e gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. [30]Il suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Bloccato
[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable

Torna a “PICCOLA BIBLIOTECA RELIGIOSA... per riflettere insieme”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti