- Numeri - Capitolo 30
[1]Mosè riferì agli Israeliti quanto il Signore gli aveva ordinato.
- Leggi sui voti
[2]Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti: “Questo il Signore ha ordinato: [3]Quando uno avrà fatto un voto al Signore o si sarà obbligato con giuramento ad una astensione, non violi la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. [4]Quando una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad una astensione, mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, [5]se il padre, avuta conoscenza del voto di lei e dell'astensione alla quale si è obbligata, non dice nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno valide tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata. [6]Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata, non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché il padre le ha fatto opposizione. [7]Se si marita quando è legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla leggera con le labbra, [8]se il marito ne ha conoscenza e quando viene a conoscenza non dice nulla, i voti di lei saranno validi e saranno validi gli obblighi di astensione da lei assunti. [9]Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che essa ha fatto e l'obbligo di astensione che essa si è assunta alla leggera; il Signore la perdonerà. [10]Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo che si è assunto, rimarrà valido. [11]Se una donna nella casa del marito farà voti o si obbligherà con giuramento ad una astensione [12]e il marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e saranno validi tutti gli obblighi di astensione da lei assunti. [13]Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il marito lo ha annullato; il Signore la perdonerà. [14]Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale essa sia obbligata a mortificarsi. [15]Ma se il marito, da un giorno all'altro, non dice nulla in proposito, egli ratifica così tutti i voti di lei e tutti gli obblighi di astensione da lei assunti; li ratifica perché non ha detto nulla a questo proposito quando ne ha avuto conoscenza. [16]Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della moglie”.
[17]Queste sono le leggi che il Signore prescrisse a Mosè riguardo al marito e alla moglie, al padre e alla figlia, quando questa è ancora fanciulla, in casa del padre.
- Numeri - Capitolo 31
- Guerra santa contro Madian
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]“Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati”. [3]Mosè disse al popolo: “Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian. [4]Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte le tribù d'Israele”. [5]Così furono forniti, dalle migliaia d'Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra. [6]Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con loro Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri e aveva in mano le trombe dell'acclamazione. [7]Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. [8]Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. [9]Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; [10]appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti [11]e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. [12]Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti, accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.
- Massacro delle donne e purificazione del bottino
[13]Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro fuori dell'accampamento. [14]Mosè si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. [15]Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte le femmine? [16]Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello nella comunità del Signore. [17]Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; [18]ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi. [19]Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si purifichi il terzo e il settimo giorno; questo per voi e per i vostri prigionieri. [20]Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno”.
[21]Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra: “Questo è l'ordine della legge che il Signore ha prescritto a Mosè: [22]L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, [23]quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete passare per l'acqua. [24]Vi laverete le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento”.
- Divisione del bottino
[25]Il Signore disse a Mosè: [26]“Tu, con il sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della comunità, fà il censimento di tutta la preda che è stata fatta: della gente e del bestiame; [27]dividi la preda fra i combattenti che sono andati in guerra e tutta la comunità. [28]Dalla parte spettante ai soldati che sono andati in guerra preleverai un contributo per il Signore: cioè l'uno per cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto. [29]Lo prenderete sulla metà di loro spettanza e lo darai al sacerdote Eleazaro come offerta da fare con il rito di elevazione in onore del Signore. [30]Della metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per cinquanta delle persone del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto; lo darai ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del Signore”.
[31]Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè. [32]Ora il bottino, cioè tutto ciò che rimaneva della preda fatta da coloro che erano stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila capi di bestiame minuto, [33]settantaduemila capi di grosso bestiame, [34]sessantunmila asini [35]e trentaduemila persone, ossia donne che non si erano unite con uomini. [36]La metà, cioè la parte di quelli che erano andati in guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, [37]dei quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore; [38]trentaseimila capi di grosso bestiame, dei quali settantadue per l'offerta al Signore; [39]trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per l'offerta al Signore, [40]e sedicimila persone, delle quali trentadue per l'offerta al Signore. [41]Mosè diede al sacerdote Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il Signore, come il Signore gli aveva ordinato. [42]La metà che spettava agli Israeliti, dopo che Mosè ebbe fatto la spartizione con gli uomini andati in guerra, [43]la metà spettante alla comunità fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, [44]trentaseimila capi di grosso bestiame, [45]trentamilacinquecento asini [46]e sedicimila persone. [47]Da questa metà che spettava agli Israeliti, Mosè prese l'uno per cinquanta degli uomini e degli animali e li diede ai leviti che hanno la custodia della Dimora del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
- Le offerte
[52]Tutto l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore con il rito dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. [53]Gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo. [54]Mosè e il sacerdote Eleazaro presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti al Signore.
- Numeri - Capitolo 32
- Divisione della Transgiordania
[1]I figli di Ruben e i figli di Gad avevano bestiame in numero molto grande; quando videro che il paese di Iazer e il paese di Gàlaad erano luoghi da bestiame, [2]i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a parlare a Mosè, al sacerdote Eleazaro e ai principi della comunità e dissero: [3]“Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon, Eleale, Sebam, Nebo e Beon, [4]terre che il Signore ha sconfitte alla presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi servi hanno appunto il bestiame”. [5]Aggiunsero: “Se abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi, sia concesso ai tuoi servi il possesso di questo paese: non ci far passare il Giordano”.
[6]Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: “Andrebbero dunque i vostri fratelli in guerra e voi ve ne stareste qui? [7]Perché volete scoraggiare gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha dato loro? [8]Così fecero i vostri padri, quando li mandai da Kades-Barnea per esplorare il paese. [9]Salirono fino alla valle di Escol e, dopo aver esplorato il paese, scoraggiarono gli Israeliti dall'entrare nel paese che il Signore aveva loro dato. [10]Così l'ira del Signore si accese in quel giorno ed egli giurò: [11]Gli uomini che sono usciti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non vedranno mai il paese che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, [12]se non Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè figlio di Nun, che hanno seguito il Signore fedelmente. [13]L'ira del Signore si accese dunque contro Israele; lo fece errare nel deserto per quarant'anni, finché fosse finita tutta la generazione che aveva agito male agli occhi del Signore. [14]Ed ecco voi sorgerete al posto dei vostri padri, razza di uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore contro Israele. [15]Perché se voi non volete più seguirlo, il Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi farete perire tutto questo popolo”.
[16]Ma quelli si avvicinarono a lui e gli dissero: “Costruiremo qui ovili per il nostro bestiame e città per i nostri fanciulli; [17]ma, quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti, finché li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto, i nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti del paese. [18]Non torneremo alle nostre case finché ogni Israelita non abbia preso possesso della sua eredità; [19]non possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e più oltre, perché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano, a oriente”.
[20]Allora Mosè disse loro: “Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti al Signore, [21]se tutti quelli di voi che si armeranno passeranno il Giordano davanti al Signore finché egli abbia scacciato i suoi nemici dalla sua presenza, [22]se non tornerete fin quando il paese vi sarà sottomesso davanti al Signore, voi sarete innocenti di fronte al Signore e di fronte a Israele e questo paese sarà vostra proprietà alla presenza del Signore. [23]Ma, se non fate così, voi peccherete contro il Signore; sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà. [24]Costruitevi pure città per i vostri fanciulli e ovili per i vostri greggi, ma fate quello che la vostra bocca ha promesso”.
[25]I figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: “I tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. [26]I nostri fanciulli, le nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle città di Gàlaad; [27]ma i tuoi servi, tutti armati per la guerra, andranno a combattere davanti al Signore, come dice il mio signore”.
[28]Allora Mosè diede per loro ordini al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli Israeliti. [29]Mosè disse loro: “Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il Giordano tutti armati per combattere davanti al Signore e se il paese sarà sottomesso davanti a voi, darete loro in proprietà il paese di Gàlaad. [30]Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprietà in mezzo a voi nel paese di Canaan”. [31]I figli di Gad e i figli di Ruben risposero: “Faremo come il Signore ha ordinato ai tuoi servi. [32]Passeremo in armi davanti al Signore nel paese di Canaan, ma il possesso della nostra eredità resti per noi di qua dal Giordano”.
[33]Mosè dunque diede ai figli di Gad e ai figli di Ruben e a metà della tribù di Manàsse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorrei, e il regno di Og, re di Basan: il paese con le sue città comprese entro i confini, le città del paese che si stendeva intorno. [34]I figli di Gad ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, [35]Aterot-Sofan, Iazer, Iogbea, [36]Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero ovili per i greggi. [37]I figli di Ruben ricostruirono Chesbon, Eleale, Kiriataim, [38]Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e Sibma e diedero nomi alle città che avevano ricostruite. [39]I figli di Machir, figlio di Manàsse, andarono nel paese di Gàlaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorrei che vi abitavano. [40]Mosè allora diede Gàlaad a Machir, figlio di Manàsse, che vi si stabilì. [41]Anche Iair, figlio di Manàsse, andò e prese i loro villaggi e li chiamò villaggi di Iair. [42]Nobach andò e prese Kenat con le dipendenze e la chiamò Nobach.