- Numeri - Capitolo 9
- Data della pasqua
- Casi particolari
- La nube
- Numeri - Capitolo 10
- Le trombe
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]“Fatti due trombe d'argento; le farai lavorate a martello e ti serviranno per convocare la comunità e per levare l'accampamento. [3]Al suono di esse tutta la comunità si radunerà presso di te all'ingresso della tenda del convegno. [4]Al suono di una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia d'Israele, converranno presso di te. [5]Quando suonerete uno squillo di acclamazione, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino. [6]Quando suonerete una seconda volta lo squillo di acclamazione, gli accampamenti che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si suoneranno squilli di acclamazione quando dovranno mettersi in cammino. [7]Quando deve essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno squillo di acclamazione. [8]I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le trombe; sarà una legge perenne per voi e per i vostri discendenti.
[9]Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico che vi attaccherà, suonerete le trombe con squilli di acclamazione e sarete ricordati davanti al Signore vostro Dio e sarete liberati dai vostri nemici. [10]Così anche nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe quando offrirete olocausti e sacrifici di comunione; esse vi ricorderanno davanti al vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio”.
- L'ordine di marcia
[11]Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza. [12]Gli Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran. [13]Così si misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine del Signore, dato per mezzo di Mosè. [14]Per prima si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Giuda, diviso secondo le loro schiere. Nacason, figlio di Amminadab, comandava la schiera di Giuda. [15]Netaneel, figlio di Suar, comandava la schiera della tribù dei figli di Issacar; [16]Eliab, figlio di Chelon, comandava la schiera della tribù dei figli di Zàbulon. [17]La Dimora fu smontata e i figli di Gherson e i figli di Merari si misero in cammino portando la Dimora. [18]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento di Ruben, diviso secondo le sue schiere. Elisur, figlio di Sedeur, comandava la schiera di Ruben. [19]Selumiel, figlio di Surisaddai, comandava la schiera della tribù dei figli di Simeone. [20]Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la schiera della tribù dei figli di Gad. [21]Poi si mossero i Keatiti, portando gli oggetti sacri; gli altri dovevano erigere la Dimora, prima che questi arrivassero. [22]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Efraim, diviso secondo le sue schiere. Elisama, figlio di Ammiud, comandava la schiera di Efraim. [23]Gamliel, figlio di Pedasur, comandava la schiera della tribù dei figli di Manàsse. [24]Abidau, figlio di Ghideoni, comandava la schiera della tribù dei figli di Beniamino. [25]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la retroguardia di tutti gli accampamenti. Achiezer, figlio di Ammisaddai, comandava la schiera di Dan. [26]Paghiel, figlio di Ocran, comandava la schiera della tribù dei figli di Aser, [27]e Achira, figlio di Enan, comandava la schiera della tribù dei figli di Nèftali. [28]Questo era l'ordine con cui gli Israeliti si misero in cammino, secondo le loro schiere. Così levarono l'accampamento.
- Proposta di Mosè a Obab
[29]Mosè disse a Obab, figlio di Reuel, Madianita, suocero di Mosè: “Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il Signore ha detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso di fare il bene a Israele”. [30]Gli rispose: “Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti”. Mosè disse: [31]“Non ci lasciare poiché tu conosci i luoghi dove ci accamperemo nel deserto e sarai per noi come gli occhi. [32]Se vieni con noi, qualunque bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te”.
- La partenza
[33]Così partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l'arca dell'alleanza del Signore li precedeva durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. [34]La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano partiti.
[35]Quando l'arca partiva, Mosè diceva:
“Sorgi, Signore,
e siano dispersi i tuoi nemici
e fuggano da te coloro che ti odiano”.
[36]Quando si posava, diceva:
“Torna, Signore,
alle miriadi di migliaia di Israele”.
- Numeri - Capitolo 11
- Tabera
- Kibrot-Taava. Lamenti del popolo
- Intercessione di Mosè
[10]Mosè udì il popolo che si lamentava in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; lo sdegno del Signore divampò e la cosa dispiacque anche a Mosè. [11]Mosè disse al Signore: “Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo? [12]L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo in grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? [13]Da dove prenderei la carne da dare a tutto questo popolo? Perché si lamenta dietro a me, dicendo: Dacci da mangiare carne! [14]Io non posso da solo portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. [15]Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia sventura!”.
- La risposta del Signore
[16]Il Signore disse a Mosè: “Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te. [17]Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo.
[18]Dirai al popolo: Santificatevi per domani e mangerete carne, perché avete pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci farà mangiare carne? Stavamo così bene in Egitto! Ebbene il Signore vi darà carne e voi ne mangerete. [19]Ne mangerete non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, [20]ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a noia, perché avete respinto il Signore che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perché siamo usciti dall'Egitto?”. [21]Mosè disse: “Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu dici: Io darò loro la carne e ne mangeranno per un mese intero! [22]Si possono uccidere per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si radunerà per loro tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano abbastanza?”. [23]Il Signore rispose a Mosè: “Il braccio del Signore è forse raccorciato? Ora vedrai se la parola che ti ho detta si realizzerà o no”.
- Effusione dello spirito
[24]Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li pose intorno alla tenda del convegno. [25]Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. [26]Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo spirito si posò su di essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare nell'accampamento. [27]Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè e disse: “Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento”. [28]Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era al servizio di Mosè, disse: “Mosè, signor mio, impediscili!”. [29]Ma Mosè gli rispose: “Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”. [30]Mosè si ritirò nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele.
- Le quaglie
[31]Intanto si era alzato un vento, per ordine del Signore, e portò quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro, intorno all'accampamento e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. [32]Il popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno dopo raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci homer; le distesero intorno all'accampamento. [33]Avevano ancora la carne fra i denti e non l'avevano ancora masticata, quando lo sdegno del Signore si accese contro il popolo e il Signore percosse il popolo con una gravissima piaga. [34]Quel luogo fu chiamato Kibrot-Taava, perché qui fu sepolta la gente che si era lasciata dominare dalla ingordigia. [35]Da Kibrot-Taava il popolo partì per Caserot e a Caserot fece sosta.
- Numeri - Capitolo 12
- Maria e Aronne contro Mosè
- Risposta divina
[4]Il Signore disse subito a Mosè, ad Aronne e a Maria: “Uscite tutti e tre e andate alla tenda del convegno”. Uscirono tutti e tre. [5]Il Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti. [6]Il Signore disse:
“Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
[7]Non così per il mio servo Mosè:
egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa.
[8]Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non con enigmi
ed egli guarda l'immagine del Signore.
Perchè non avete temuto
di parlare contro il mio servo Mosè?”.
[9]L'ira del Signore si accese contro di loro ed Egli se ne andò; [10]la nuvola si ritirò di sopra alla tenda ed ecco Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aronne guardò Maria ed ecco era lebbrosa.
- Intercessione di Aronne e di Mosè