Dal libro del profeta Isaia

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 14, 2007 3:44 pm

      • Isaia - Capitolo 42
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  • Primo canto del servo del Signore
[1]Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
[2]Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
[3]non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
[4]non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
[5]Così dice il Signore Dio
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
[6]«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
[7]perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
[8]Io sono il Signore: questo è il mio nome;
non cederò la mia gloria ad altri,
né il mio onore agli idoli.
[9]I primi fatti, ecco, sono avvenuti
e i nuovi io preannunzio;
prima che spuntino,
ve li faccio sentire».

  • Inno di vittoria
[10]Cantate al Signore un canto nuovo,
lode a lui fino all'estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene,
le isole con i loro abitanti.
[11]Esulti il deserto con le sue città,
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;
acclamino gli abitanti di Sela,
dalla cima dei monti alzino grida.
[12]Diano gloria al Signore
e il suo onore divulghino nelle isole.
[13]Il Signore avanza come un prode,
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra,
si mostra forte contro i suoi nemici.
[14]Per molto tempo, ho taciuto,
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente,
mi affannerò e sbufferò insieme.
[15]Renderò aridi monti e colli,
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.
[16]Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono,
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce,
i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle.
[17]Retrocedono pieni di vergogna
quanti sperano in un idolo,
quanti dicono alle statue: «Voi siete i nostri dei».

  • L'accecamento di Israele
[18]Sordi, ascoltate,
ciechi, volgete lo sguardo per vedere.
[19]Chi è cieco, se non il mio servo?
Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?
Chi è cieco come il mio privilegiato?
Chi è sordo come il servo del Signore?
[20]Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione,
hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.
[21]Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia,
di dare una legge grande e gloriosa.
[22]Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato;
sono tutti presi con il laccio nelle caverne,
sono rinchiusi in prigioni.
Furono saccheggiati e nessuno li liberava;
furono spogliati, e nessuno diceva: «Restituisci».
[23]Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò,
vi fa attenzione e ascolta per il futuro?
[24]Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio,
Israele ai predoni?
Non è stato forse il Signore contro cui peccarono,
per le cui vie non vollero camminare,
la cui legge non osservarono?
[25]Egli, perciò, ha riversato su di esso
la sua ira ardente e la violenza della guerra.
L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme
senza che egli se ne accorgesse,
lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.



      • Isaia - Capitolo 43
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  • Dio protettore e liberatore di Israele
[1]Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
«Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
[2]Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare;
[3]poiché io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l'Etiopia e Seba al tuo posto.
[4]Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita.
[5]Non temere, perché io sono con te;
dall'oriente farò venire la tua stirpe,
dall'occidente io ti radunerò.
[6]Dirò al settentrione: Restituisci,
e al mezzogiorno: Non trattenere;
fà tornare i miei figli da lontano
e le mie figlie dall'estremità della terra,
[7]quelli che portano il mio nome
e che per la mia gloria ho creato
e formato e anche compiuto».

  • Il Signore è l'unico Dio
[8]«Fà uscire il popolo cieco, che pure ha occhi,
i sordi, che pure hanno orecchi.
[9]Si radunino insieme tutti i popoli
e si raccolgano le nazioni.
Chi può annunziare questo tra di loro
e farci udire le cose passate?
Presentino i loro testimoni e avranno ragione,
ce li facciano udire e avranno detto la verità.
[10]Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore -
miei servi, che io mi sono scelto
perché mi conosciate e crediate in me
e comprendiate che sono io.
Prima di me non fu formato alcun dio
né dopo ce ne sarà.
[11]Io, io sono il Signore,
fuori di me non v'è salvatore.
[12]Io ho predetto e ho salvato,
mi son fatto sentire
e non c'era tra voi alcun dio straniero.
Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore -
e io sono Dio,
[13]sempre il medesimo dall'eternità.
Nessuno può sottrarre nulla al mio potere;
chi può cambiare quanto io faccio?».

  • Contro Babilonia
[14]Così dice il Signore
vostro redentore, il Santo di Israele:
«Per amor vostro l'ho mandato contro Babilonia
e farò scendere tutte le loro spranghe,
e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto.
[15]Io sono il Signore, il vostro Santo,
il creatore di Israele, il vostro re».

  • I prodigi del nuovo esodo

[16]Così dice il Signore che offrì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti
[17]che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi insieme;
essi giacciono morti: mai più si rialzeranno;
si spensero come un lucignolo, sono estinti.
[18]Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
[19]Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
[20]Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
[21]Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi.

  • L'ingratitudine di Israele
[22]Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele.
[23]Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto,
non mi hai onorato con i tuoi sacrifici.
Io non ti ho molestato con richieste di offerte,
né ti ho stancato esigendo incenso.
[24]Non mi hai acquistato con denaro la cannella,
né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici.
Ma tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquità.
[25]Io, io cancello i tuoi misfatti,
per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati.
[26]Fammi ricordare, discutiamo insieme;
parla tu per giustificarti.
[27]Il tuo primo padre peccò,
i tuoi intermediari mi furono ribelli.
[28]I tuoi principi hanno profanato il mio santuario;
per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione,
Israele alle ingiurie.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 14, 2007 3:51 pm

      • Isaia - Capitolo 44
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  • Benedizione di Israele
[1]Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele da me eletto.
[2]Così dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta:
«Non temere, Giacobbe mio servo,
Iesurùn da me eletto,
[3]poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.
Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
[4]cresceranno come erba in mezzo all'acqua,
come salici lungo acque correnti.
[5]Questi dirà: Io appartengo al Signore,
quegli si chiamerà Giacobbe;
altri scriverà sulla mano: Del Signore,
e verrà designato con il nome di Israele».

  • Non c'è altro Dio
[6]Così dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
«Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono dei.
[7]Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami,
lo riveli di presenza e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annunzi ciò che succederà.
[8]Non siate ansiosi e non temete:
non forse gia da molto tempo
te l'ho fatto intendere e rivelato?
Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me
o una roccia che io non conosca?».

  • Nullità degli idoli
[9]I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. [10]Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? [11]Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.

[12]Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. [13]Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. [14]Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia cre-scere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere.

[15]Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. [16]Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: «Mi riscaldo; mi godo il fuoco». [17]Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!».

[18]Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. [19]Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: «Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?». [20]Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: «Ciò che tengo in mano non è forse falso?».

  • Fedeltà al Signore
[21]Ricorda tali cose, o Giacobbe,
o Israele, poiché sei mio servo.
Io ti ho formato, mio servo sei tu;
Israele, non sarai dimenticato da me.
[22]Ho dissipato come nube le tue iniquità
e i tuoi peccati come una nuvola.
Ritorna a me, poiché io ti ho redento.
[23]Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito;
giubilate, profondità della terra!
Gridate di gioia, o monti,
o selve con tutti i vostri alberi,
perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
in Israele ha manifestato la sua gloria.

  • Dio creatore del mondo e Signore della storia
[24]Dice il Signore, che ti ha riscattato
e ti ha formato fino dal seno materno:
«Sono io, il Signore, che ho fatto tutto,
che ho spiegato i cieli da solo,
ho disteso la terra; chi era con me?
[25]Io svento i presagi degli indovini,
dimostro folli i maghi,
costringo i sapienti a ritrattarsi
e trasformo in follia la loro scienza;
[26]confermo la parola dei suoi servi,
compio i disegni dei suoi messaggeri.
Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata,
e alle città di Giuda: Sarete riedificate
e ne restaurerò le rovine.
[27]Io dico all'oceano: Prosciugati!
Faccio inaridire i tuoi fiumi.
[28]Io dico a Ciro: Mio pastore;
ed egli soddisferà tutti i miei desideri,
dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata;
e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta».



      • Isaia - Capitolo 45
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  • Ciro strumento di Dio
[1]Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l'ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
[2]Io marcerò davanti a te;
spianerò le asperità del terreno,
spezzerò le porte di bronzo,
romperò le spranghe di ferro.
[3]Ti consegnerò tesori nascosti
e le ricchezze ben celate,
perché tu sappia che io sono il Signore,
Dio di Israele, che ti chiamo per nome.
[4]Per amore di Giacobbe mio servo
e di Israele mio eletto
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.
[5]Io sono il Signore e non v'è alcun altro;
fuori di me non c'è dio;
ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,
[6]perché sappiano dall'oriente fino all'occidente
che non esiste dio fuori di me.
Io sono il Signore e non v'è alcun altro.
[7]Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.

  • Preghiera
[8]Stillate, cieli, dall'alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra
e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo».

  • Potere sovrano del Signore
[9]Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato
un vaso fra altri vasi di argilla?
Dirà forse la creta al vasaio: «Che fai?»
oppure: «La tua opera non ha manichi»?
[10]Chi oserà dire a un padre: «Che cosa generi?»
o a una donna: «Che cosa partorisci?».
[11]Dice il Signore,
il Santo di Israele, che lo ha plasmato:
«Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli
e darmi ordini sul lavoro delle mie mani?
[12]Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo;
io con le mani ho disteso i cieli
e do ordini a tutte le loro schiere.
[13]Io l'ho stimolato per la giustizia;
spianerò tutte le sue vie.
Egli ricostruirà la mia città
e rimanderà i miei deportati,
senza denaro e senza regali»,
dice il Signore degli eserciti.

  • Conversione dei popoli pagani
[14]Così dice il Signore:
«Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia
e i Sabei dall'alta statura
passeranno a te, saranno tuoi;
ti seguiranno in catene,
si prostreranno davanti a te,
ti diranno supplicanti:
Solo in te è Dio; non ce n'è altri;
non esistono altri dei.
[15]Veramente tu sei un Dio nascosto,
Dio di Israele, salvatore.
[16]Saranno confusi e svergognati
quanti s'infuriano contro di lui;
se ne andranno con ignominia
i fabbricanti di idoli.
[17]Israele sarà salvato dal Signore
con salvezza perenne.
Non patirete confusione o vergogna
per i secoli eterni».
[18]Poiché così dice il Signore,
che ha creato i cieli;
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l'ha resa stabile
e l'ha creata non come orrida regione,
ma l'ha plasmata perché fosse abitata:
«Io sono il Signore; non ce n'è altri.
[19]Io non ho parlato in segreto,
in un luogo d'una terra tenebrosa.
Non ho detto alla discendenza di Giacobbe:
Cercatemi in un'orrida regione!
Io sono il Signore, che parlo con giustizia,
che annunzio cose rette.

  • Dio, Signore di tutto l'universo
[20]Radunatevi e venite,
avvicinatevi tutti insieme,
superstiti delle nazioni!
Non hanno intelligenza coloro che portano
un loro legno scolpito
e pregano un dio
che non può salvare.
[21]Manifestate e portate le prove,
consigliatevi pure insieme!
Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo
e predetto ciò fin da allora?
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c'è altro Dio;
Dio giusto e salvatore
non c'è fuori di me.
[22]Volgetevi a me e sarete salvi,
paesi tutti della terra,
perché io sono Dio; non ce n'è altri.
[23]Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la verità,
una parola irrevocabile:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
per me giurerà ogni lingua».
[24]Si dirà: «Solo nel Signore
si trovano vittoria e potenza!».
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti fremevano d'ira contro di lui.
[25]Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno
tutti i discendenti di Israele.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 14, 2007 3:53 pm

      • Isaia - Capitolo 46
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  • Caduta di Babilonia
[1]A terra è Bel,
rovesciato è Nebo;
i loro idoli sono per gli animali e le bestie,
caricati come loro fardelli,
come peso sfibrante.
[2]Sono rovesciati, sono a terra insieme,
non hanno potuto salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
[3]Ascoltatemi, casa di Giacobbe
e voi tutti, superstiti della casa di Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dalla nascita.
[4]Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,
io vi porterò fino alla canizie.
Come ho gia fatto, così io vi sosterrò,
vi porterò e vi salverò.
[5]A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
[6]Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
[7]Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua angoscia.
[8]Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
[9]Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perché io sono Dio e non ce n'è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
[10]Io dal principio annunzio la fine
e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
io che dico: «Il mio progetto resta valido,
io compirò ogni mia volontà!».
[11]Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda,
da una terra lontana l'uomo dei miei progetti.
Così ho parlato e così avverrà;
l'ho progettato, così farò.
[12]Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio,
che siete lontani dalla giustizia.
[13]Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;
la mia salvezza non tarderà.
Io dispenserò in Sion la salvezza
a Israele, oggetto della mia gloria.



      • Isaia - Capitolo 47
[/size]
  • Lamento su Babilonia
[1]Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata
tenera e voluttuosa.
[2]Prendi la mola e macina la farina,
togliti il velo, solleva i lembi della veste,
scopriti le gambe,
attraversa i fiumi.
[3]Si scopra la tua nudità,
si mostri la tua vergogna.
«Prenderò vendetta
e nessuno interverrà»,
[4]dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo di Israele.
[5]Siedi in silenzio e scivola nell'ombra,
figlia dei Caldei,
perché non sarai più chiamata
Signora di regni.
[6]Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pietà;
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
[7]Tu pensavi: «Sempre
io sarò signora, sempre».
Non ti sei mai curata di questi avvenimenti,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.
[8]Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
che pensavi: «Io e nessuno fuori di me!
Non resterò vedova,
non conoscerò la perdita dei figli».
[9]Ma ti accadranno queste due cose,
d'improvviso, in un sol giorno;
perdita dei figli e vedovanza
piomberanno su di te,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
[10]Confidavi nella tua malizia, dicevi:
«Nessuno mi vede».
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
«Io e nessuno fuori di me».
[11]Ti verrà addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadrà sopra una calamità
che non potrai evitare.
Su di te piomberà improvvisa una catastrofe
che non prevederai.
[12]Stà pure ferma nei tuoi incantesimi
e nella moltitudine delle magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
[13]Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri:
si presentino e ti salvino
gli astrologi che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capiterà.
[14]Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi dal potere delle fiamme.
Non ci sarà bracia per scaldarsi,
né fuoco dinanzi al quale sedersi.
[15]Così sono diventati per te i tuoi maghi,
con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno se ne va per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 14, 2007 4:10 pm

      • Isaia - Capitolo 48
[/size]
  • Il Signore aveva predetto tutto
[1]Ascoltate ciò, casa di Giacobbe,
voi che siete chiamati Israele
e che traete origine dalla stirpe di Giuda,
voi che giurate nel nome del Signore
e invocate il Dio di Israele,
ma senza sincerità e senza rettitudine,
[2]poiché prendete il nome dalla città santa
e vi appoggiate sul Dio di Israele
che si chiama Signore degli eserciti.
[3]Io avevo annunziato da tempo le cose passate,
erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire.
D'improvviso io ho agito e sono accadute.
[4]Poiché sapevo che tu sei ostinato
e che la tua nuca è una sbarra di ferro
e la tua fronte è di bronzo,
[5]io te le annunziai da tempo,
prima che avvenissero te le feci udire,
per timore che dicessi: «Il mio idolo le ha fatte,
la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate».
[6]Tutto questo hai udito e visto;
non vorresti testimoniarlo?
Ora ti faccio udire cose nuove
e segrete che tu nemmeno sospetti.
[7]Ora sono create e non da tempo;
prima di oggi tu non le avevi udite,
perché tu non dicessi: «Gia lo sapevo».
[8]No, tu non le avevi mai udite né sapute
né il tuo orecchio era gia aperto da allora
poiché io sapevo che sei davvero perfido
e che ti si chiama sleale fin dal seno materno.
[9]Per il mio nome rinvierò il mio sdegno,
per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo,
per non annientarti.
[10]Ecco, ti ho purificato per me come argento,
ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.
[11]Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio;
come potrei lasciar profanare il mio nome?
Non cederò ad altri la mia gloria.

  • Il Signore ha scelto Ciro
[12]Ascoltami, Giacobbe,
Israele che ho chiamato:
Sono io, io solo, il primo
e anche l'ultimo.
[13]Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra,
la mia destra ha disteso i cieli.
Quando io li chiamo,
tutti insieme si presentano.
[14]Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi.
Chi di essi ha predetto tali cose?
Uno che io amo compirà il mio volere
su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei.
[15]Io, io ho parlato; io l'ho chiamato,
l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.

  • Il destino di Israele
[16]Avvicinatevi a me per udire questo.
Fin dal principio non ho parlato in segreto;
dal momento in cui questo è avvenuto io sono là.
Ora il Signore Dio
ha mandato me insieme con il suo spirito.
[17]Dice il Signore tuo redentore,
il Santo di Israele:
«Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
[18]Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
[19]La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena;
non sarebbe mai radiato né cancellato
il tuo nome davanti a me».

  • La fine dell'esilio
[20]Uscite da Babilonia,
fuggite dai Caldei;
annunziatelo con voce di gioia,
diffondetelo,
fatelo giungere fino all'estremità della terra.
Dite: «Il Signore ha riscattato
il suo servo Giacobbe».
[21]Non soffrono la sete
mentre li conduce per deserti;
acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi;
spacca la roccia,
sgorgano le acque.
[22]Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore.



      • Isaia - Capitolo 49
[/size]
  • Secondo canto del servo del Signore

[1]Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.
[2]Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
[3]Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
[4]Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
[5]Ora disse il Signore
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele,
- poiché ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
[6]mi disse: «E' troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Ma io ti renderò luce delle nazioni
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra».
[7]Dice il Signore,
il redentore di Israele, il suo Santo,
a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni,
al servo dei potenti:
«I re vedranno e si alzeranno in piedi,
i principi vedranno e si prostreranno,
a causa del Signore che è fedele,
a causa del Santo di Israele che ti ha scelto».

  • La gioia del ritorno
[8]Dice il Signore:
«Al tempo della misericordia ti ho ascoltato,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e posto
come alleanza per il popolo,
per far risorgere il paese,
per farti rioccupare l'eredità devastata,
[9]per dire ai prigionieri: Uscite,
e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
[10]Non soffriranno né fame né sete
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha pietà di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti di acqua.
[11]Io trasformerò i monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
[12]Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente
e quelli dalla regione di Assuan».
[13]Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo
e ha pietà dei suoi miseri.
[14]Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
[15]Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.
[16]Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,
le tue mura sono sempre davanti a me.
[17]I tuoi costruttori accorrono,
i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.
[18]Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si radunano, vengono da te.
«Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore-
ti vestirai di tutti loro come di ornamento,
te ne ornerai come una sposa».
[19]Poiché le tue rovine e le tue devastazioni
e il tuo paese desolato
saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti,
benché siano lontani i tuoi divoratori.
[20]Di nuovo ti diranno agli orecchi
i figli di cui fosti privata:
«Troppo stretto è per me questo posto;
scostati, e mi accomoderò».
[21]Tu penserai: «Chi mi ha generato costoro?
Io ero priva di figli e sterile;
questi chi li ha allevati?
Ecco, ero rimasta sola
e costoro dove erano?».
[22]Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli,
per le nazioni isserò il mio vessillo.
Riporteranno i tuoi figli in braccio,
le tue figlie saran portate sulle spalle.
[23]I re saranno i tuoi tutori,
le loro principesse tue nutrici.
Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,
baceranno la polvere dei tuoi piedi;
allora tu saprai che io sono il Signore
e che non saranno delusi quanti sperano in me».
[24]Si può forse strappare la preda al forte?
Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?
[25]Eppure dice il Signore:
«Anche il prigioniero sarà strappato al forte,
la preda sfuggirà al tiranno.
Io avverserò i tuoi avversari;
io salverò i tuoi figli.
[26]Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,
si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.
Allora ogni uomo saprà
che io sono il Signore, tuo salvatore,
io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe».
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 14, 2007 4:15 pm

      • Isaia - Capitolo 50
[/size]
  • La punizione di Israele
[1]Dice il Signore:
«Dov'è il documento di ripudio
di vostra madre, con cui l'ho scacciata?
Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?
Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti,
per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre.
[2]Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto?
Perché, ora che chiamo, nessuno risponde?
E' forse la mia mano troppo corta per riscattare
oppure io non ho la forza per liberare?
Ecco, con una minaccia prosciugo il mare,
faccio dei fiumi un deserto.
I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,
muoiono di sete.
[3]Rivesto i cieli di oscurità,
do loro un sacco per mantello».

  • Terzo canto del servo del Signore
[4]Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come gli iniziati.
[5]Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
[6]Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
[7]Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
[8]E' vicino chi mi rende giustizia;
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa?
Si avvicini a me.
[9]Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.
[10]Chi tra di voi teme il Signore,
ascolti la voce del suo servo!
Colui che cammina nelle tenebre,
senza avere luce,
speri nel nome del Signore,
si appoggi al suo Dio.
[11]Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,
e tenete tizzoni accesi,
andate alle fiamme del vostro fuoco,
tra i tizzoni che avete acceso.
Dalla mia mano vi è giunto questo;
voi giacerete fra le torture.



      • Isaia - Capitolo 51
[/size]
  • Elezione e benedizione di Israele
[1]Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate il Signore;
guardate alla roccia da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui siete stati estratti.
[2]Guardate ad Abramo vostro padre,
a Sara che vi ha partorito;
poiché io chiamai lui solo,
lo benedissi e lo moltiplicai.
[3]Davvero il Signore ha pietà di Sion,
ha pietà di tutte le sue rovine,
rende il suo deserto come l'Eden,
la sua steppa come il giardino del Signore.
Giubilo e gioia saranno in essa,
ringraziamenti e inni di lode!

  • Il regno della giustizia di Dio
[4]Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio.
Poiché da me uscirà la legge,
il mio diritto sarà luce dei popoli.
[5]La mia vittoria è vicina,
si manifesterà come luce la mia salvezza;
le mie braccia governeranno i popoli.
In me spereranno le isole,
avranno fiducia nel mio braccio.
[6]Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
[7]Ascoltatemi, esperti della giustizia,
popolo che porti nel cuore la mia legge.
Non temete l'insulto degli uomini,
non vi spaventate per i loro scherni;
[8]poiché le tarme li roderanno come una veste
e la tignola li roderà come lana,
ma la mia giustizia durerà per sempre,
la mia salvezza di generazione in generazione.

  • Il risveglio del Signore
[9]Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore.
Svegliati come nei giorni antichi,
come tra le generazioni passate.
Non hai tu forse fatto a pezzi Raab,
non hai trafitto il drago?
[10]Forse non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso
e non hai fatto delle profondità del mare una strada,
perché vi passassero i redenti?
[11]I riscattati dal Signore ritorneranno
e verranno in Sion con esultanza;
felicità perenne sarà sul loro capo;
giubilo e felicità li seguiranno;
svaniranno afflizioni e sospiri.

  • Il Signore è il consolatore
[12]Io, io sono il tuo consolatore.
Chi sei tu perché tema
uomini che muoiono e un figlio dell'uomo
che avrà la sorte dell'erba?
[13]Hai dimenticato il Signore tuo creatore,
che ha disteso i cieli
e gettato le fondamenta della terra.
Avevi sempre paura, tutto il giorno,
davanti al furore dell'avversario,
perché egli tentava di distruggerti.
Ma dove è ora il furore dell'avversario?

[14]Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. [15]Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. [16]Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: «Tu sei mio popolo».

  • Il risveglio di Gerusalemme
[17]Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme,
che hai bevuto dalla mano del Signore
il calice della sua ira;
la coppa della vertigine
hai bevuto, l'hai vuotata.
[18]Nessuno la guida
tra tutti i figli che essa ha partorito;
nessuno la prende per mano
tra tutti i figli che essa ha allevato.
[19]Due mali ti hanno colpito,
chi avrà pietà di te?
Desolazione e distruzione, fame e spada,
chi ti consolerà?
[20]I tuoi figli giacciono privi di forze
agli angoli di tutte le strade,
come antilope in una rete,
pieni dell'ira del Signore,
della minaccia del tuo Dio.
[21]Perciò ascolta anche questo, o misera,
o ebbra, ma non di vino.
[22]Così dice il tuo Signore Dio,
il tuo Dio che difende la causa del suo popolo:
«Ecco io ti tolgo di mano
il calice della vertigine,
la coppa della mia ira;
tu non lo berrai più.
[23]Lo metterò in mano ai tuoi torturatori
che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra.
Tu facevi del tuo dorso un suolo
e come una strada per i passanti».
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:00 pm

      • Isaia - Capitolo 52
[/size]
  • Liberazione di Gerusalemme
[1]Svegliati, svegliati,
rivestiti della tua magnificenza, Sion;
indossa le vesti più belle,
Gerusalemme, città santa;
perché mai più entrerà in te
il non circonciso né l'impuro.
[2]Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava!
Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion!

[3]Poiché dice il Signore: «Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro».

[4]Poiché dice il Signore Dio: «In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza motivo lo ha oppresso. [5]Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. [6]Pertanto il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua».

  • Annuncio della salvezza
[7]Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
[8]Senti? Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme gridano di gioia,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore in Sion.
[9]Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
[10]Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutti i popoli;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
[11]Fuori, fuori, uscite di là!
Non toccate niente d'impuro.
Uscite da essa, purificatevi,
voi che portate gli arredi del Signore!
[12]Voi non dovrete uscire in fretta
né andarvene come uno che fugge,
perché davanti a voi cammina il Signore,
il Dio di Israele chiude la vostra carovana.

  • Quarto canto del servo del Signore
[13]Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e molto innalzato.
[14]Come molti si stupirono di lui
- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -
[15]così si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.



      • Isaia - Capitolo 53
[/size]
[1]Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
[2]E' cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
[3]Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
[4]Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
[5]Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
[6]Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
[7]Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
[8]Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
[9]Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
[10]Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
[11]Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
[12]Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.



      • Isaia - Capitolo 54
[/size]
  • La rivincita di Gerusalemme
[1]Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
[2]Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
[3]poiché ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.
[4]Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.
[5]Poiché tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo di Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
[6]Come una donna abbandonata
e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
Dice il tuo Dio.
[7]Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti riprenderò con immenso amore.
[8]In un impeto di collera ti ho nascosto
per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
[9]Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi
con te e di non farti più minacce.
[10]Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace;
dice il Signore che ti usa misericordia.

  • La nuova Gerusalemme
[11]Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre
e sugli zaffiri le tue fondamenta.
[12]Farò di rubini la tua merlatura,
le tue porte saranno di carbonchi,
tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.
[13]Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,
grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
[14]sarai fondata sulla giustizia.
Stà lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere,
dallo spavento, perché non ti si accosterà.
[15]Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia.
Chi ti attacca cadrà contro di te.
[16]Ecco, io ho creato il fabbro
che soffia sul fuoco delle braci
e ne trae gli strumenti per il suo lavoro,
e io ho creato anche il distruttore per devastare.
[17]Nessun'arma affilata contro di te avrà successo,
farai condannare ogni lingua
che si alzerà contro di te in giudizio.
Questa è la sorte dei servi del Signore,
quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:09 pm

      • Isaia - Capitolo 55
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  • Invito finale
[1]O voi tutti assetati venite all'acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente;
comprate e mangiate senza denaro
e, senza spesa, vino e latte.
[2]Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro patrimonio per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
[3]Porgete l'orecchio e venite a me,
ascoltate e voi vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
[4]Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
[5]Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.
[6]Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
[7]L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
[8]Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
[9]Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
[10]Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
[11]così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.

  • Conclusione
[12]Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi
eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.
[13]Invece di spine cresceranno cipressi,
invece di ortiche cresceranno mirti;
ciò sarà a gloria del Signore,
un segno eterno che non scomparirà.



      • Isaia - Capitolo 56
[/size]
    • Promessa agli stranieri
[1]Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché prossima a venire è la mia salvezza;
la mia giustizia sta per rivelarsi».
[2]Beato l'uomo che così agisce
e il figlio dell'uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
[3]Non dica lo straniero
che ha aderito al Signore:
«Certo mi escluderà
il Signore dal suo popolo!».
Non dica l'eunuco:
«Ecco, io sono un albero secco!».
[4]Poiché così dice il Signore:
«Agli eunuchi, che osservano i miei sabati,
preferiscono le cose di mio gradimento
e restan fermi nella mia alleanza,
[5]io concederò nella mia casa
e dentro le mie mura un posto e un nome
migliore che ai figli e alle figlie;
darò loro un nome eterno
che non sarà mai cancellato.
[6]Gli stranieri, che hanno aderito
al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
[7]li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saliranno graditi sul mio altare,
perché il mio tempio si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».
[8]Oracolo del Signore Dio
che raduna i dispersi di Israele:
«Io ancora radunerò i suoi prigionieri,
oltre quelli gia radunati».
[9]Voi tutte, bestie dei campi,
venite a mangiare;
voi tutte, bestie della foresta, venite.

  • Indegnità dei capi
[10]I suoi guardiani sono tutti ciechi,
non si accorgono di nulla.
Sono tutti cani muti,
incapaci di abbaiare;
sonnecchiano accovacciati,
amano appisolarsi.
[11]Ma tali cani avidi,
che non sanno saziarsi,
sono i pastori
incapaci di comprendere.
Ognuno segue la sua via,
ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.
[12]«Venite, io prenderò vino
e ci ubriacheremo di bevande inebrianti.
Domani sarà come oggi;
ce n'è una riserva molto grande».



      • Isaia - Capitolo 57
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[1]Perisce il giusto, nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso.
Il giusto è tolto di mezzo a causa del male.
[2]Egli entra nella pace,
riposa sul suo giaciglio
chi cammina per la via diritta.

  • Contro l'idolatria
[3]Ora, venite qui, voi,
figli della maliarda,
progenie di un adultero e di una prostituta.
[4]Su chi intendete divertirvi?
Contro chi allargate la bocca
e tirate fuori la lingua?
Forse voi non siete figli del peccato,
prole bastarda?
[5]Voi, che spasimate fra i terebinti,
sotto ogni albero verde,
che sacrificate bambini nelle valli,
tra i crepacci delle rocce.
[6]Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta:
esse sono la porzione che ti è toccata.
Anche ad esse hai offerto libazioni,
hai portato offerte sacrificali.
E di questo dovrei forse consolarmi?
[7]Su un monte imponente ed elevato
hai posto il tuo giaciglio;
anche là sei salita per fare sacrifici.
[8]Dietro la porta e gli stipiti
hai posto il tuo emblema.
Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio,
vi sei salita, lo hai allargato;
hai patteggiato con coloro
con i quali amavi trescare;
guardavi la mano.
[9]Ti sei presentata al re con olio,
hai moltiplicato i tuoi profumi;
hai inviato lontano i tuoi messaggeri,
ti sei abbassata fino agli inferi.
[10]Ti sei stancata in tante tue vie,
ma non hai detto: «E' inutile».
Hai trovato come ravvivare la mano;
per questo non ti senti esausta.
[11]Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura
per farti infedele?
E di me non ti ricordi,
non ti curi?
Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio?
Ma tu non hai timore di me.
[12]Io divulgherò la tua giustizia
e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio.
[13]Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni.
Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà.
Chi invece confida in me possederà la terra,
erediterà il mio santo monte.

  • La salvezza per i deboli
[14]Si dirà: «Spianate, spianate, preparate la via,
rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo».
[15]Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso,
che ha una sede eterna e il cui nome è santo:
In un luogo eccelso e santo io dimoro,
ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati,
per ravvivare lo spirito degli umili
e rianimare il cuore degli oppressi.
[16]Poiché io non voglio discutere sempre
né per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e l'alito vitale che ho creato.
[17]Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato,
l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n'è andato per le strade del suo cuore.
[18]Ho visto le sue vie,
ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflitti
[19]io pongo sulle labbra: «Pace,
pace ai lontani e ai vicini»,
dice il Signore, «io li guarirò».
[20]Gli empi sono come un mare agitato
che non può calmarsi
e le cui acque portan su melma e fango.
[21]Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:14 pm

      • Isaia - Capitolo 58
[/size]
  • Il digiuno accetto a Dio
[1]Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come una tromba alza la voce;
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
[2]Mi ricercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
[3]«Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?».
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
[4]Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
[5]E' forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l'uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
[6]Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
[7]Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?
[8]Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
[9]Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
[10]se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
[11]Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
[12]La tua gente riedificherà le antiche rovine,
ricostruirai le fondamenta di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
restauratore di case in rovina per abitarvi.

  • Il sabato
[13]Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerando il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
[14]allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò calcare le alture della terra,
ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre,
poiché la bocca del Signore ha parlato.



      • Isaia - Capitolo 59
[/size]
  • Salmo penitenziale
[1]Ecco non è troppo corta la mano del Signore
da non poter salvare;
né tanto duro è il suo orecchio,
da non poter udire.
[2]Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso
fra voi e il vostro Dio;
i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto
così che non vi ascolta.
[3]Le vostre palme sono macchiate di sangue
e le vostre dita di iniquità;
le vostre labbra proferiscono menzogne,
la vostra lingua sussurra perversità.
[4]Nessuno muove causa con giustizia,
nessuno la discute con lealtà.
Si confida nel nulla e si dice il falso,
si concepisce la malizia e si genera l'iniquità.
[5]Dischiudono uova di serpenti velenosi,
tessono tele di ragno;
chi mangia quelle uova morirà,
e dall'uovo schiacciato esce una vipera.
[6]Le loro tele non servono per vesti,
essi non si possono coprire con i loro manufatti;
le loro opere sono opere inique,
il frutto di oppressioni è nelle loro mani.
[7]I loro piedi corrono al male,
si affrettano a spargere sangue innocente;
i loro pensieri sono pensieri iniqui,
desolazione e distruzione sono sulle loro strade.
[8]Non conoscono la via della pace,
non c'è giustizia nel loro procedere;
rendono tortuosi i loro sentieri,
chiunque vi cammina non conosce la pace.
[9]Per questo il diritto si è allontanato da noi
e non ci raggiunge la giustizia.
Speravamo la luce ed ecco le tenebre,
lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio.
[10]Tastiamo come ciechi la parete,
come privi di occhi camminiamo a tastoni;
inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo;
tra i vivi e vegeti siamo come i morti.
[11]Noi tutti urliamo come orsi,
andiamo gemendo come colombe;
speravamo nel diritto ma non c'è,
nella salvezza ma essa è lontana da noi.
[12]Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti,
i nostri peccati testimoniano contro di noi;
poiché i nostri delitti ci stanno davanti
e noi conosciamo le nostre iniquità:
[13]prevaricare e rinnegare il Signore,
cessare di seguire il nostro Dio,
parlare di oppressione e di ribellione,
concepire con il cuore e pronunciare parole false.
[14]Così è trascurato il diritto
e la giustizia se ne sta lontana,
la verità incespica in piazza,
la rettitudine non può entrarvi.
[15]Così la verità è abbandonata,
chi disapprova il male viene spogliato.
Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi
che non ci sia più diritto.
[16]Egli ha visto che non c'era alcuno,
si è meravigliato perché nessuno intercedeva.
Ma lo ha soccorso il suo braccio,
la sua giustizia lo ha sostenuto.
[17]Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,
e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.
Ha indossato le vesti della vendetta,
si è avvolto di zelo come di un manto.
[18]Il retributore ripagherà le azioni come si deve:
con sdegno ai suoi avversari,
con vergogna ai suoi nemici.
[19]In occidente vedranno il nome del Signore
e in oriente la sua gloria,
perché egli verrà come un fiume irruente,
sospinto dal vento del Signore.
[20]Come redentore verrà per Sion,
per quelli di Giacobbe convertiti dall'apostasia.
Oracolo del Signore.

  • Oracolo
[21]Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:17 pm

      • Isaia - Capitolo 60
[/size]
  • Splendore di Gerusalemme
[1]Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
[2]Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
[3]Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
[4]Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
[5]A quella vista sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.
[6]Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
[7]Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te,
i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.
[8]Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
[9]Sono navi che si radunano per me,
le navi di Tarsis in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore tuo Dio,
per il Santo di Israele che ti onora.
[10]Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perché nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
[11]Le tue porte saranno sempre aperte,
non si chiuderanno né di giorno né di notte,
per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli
e i loro re che faranno da guida.
[12]Perché il popolo e il regno
che non vorranno servirti periranno
e le nazioni saranno tutte sterminate.
[13]La gloria del Libano verrà a te,
cipressi, olmi e abeti insieme,
per abbellire il luogo del mio santuario,
per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.
[14]Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno Città del Signore,
Sion del Santo di Israele.
[15]Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io farò di te l'orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
[16]Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore tuo salvatore
e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe.
[17]Farò venire oro anziché bronzo,
farò venire argento anziché ferro,
bronzo anziché legno,
ferro anziché pietre.
Costituirò tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.
[18]Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
[19]Il sole non sarà più la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
il chiarore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
[20]Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
[21]Il tuo popolo sarà tutto di giusti,
per sempre avranno in possesso la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
[22]Il piccolo diventerà un migliaio,
il minimo un immenso popolo;
io sono il Signore:
a suo tempo, farò ciò speditamente.



      • Isaia - Capitolo 61
[/size]
  • Vocazione di un profeta
[1]Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
[2]a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un giorno di vendetta per il nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
[3]per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
canto di lode invece di un cuore mesto.
Essi si chiameranno querce di giustizia,
piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
[4]Ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,
restaureranno le città desolate,
devastate da più generazioni.
[5]Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi
e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
[6]Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.
Vi godrete i beni delle nazioni,
trarrete vanto dalle loro ricchezze.
[7]Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura,
vergogna e insulto furono la loro porzione;
per questo possiederanno il doppio nel loro paese,
avranno una letizia perenne.
[8]Poiché io sono il Signore che amo il diritto
e odio la rapina e l'ingiustizia:
io darò loro fedelmente il salario,
concluderò con loro un'alleanza perenne.
[9]Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,
i loro discendenti tra le nazioni.
Coloro che li vedranno ne avranno stima,
perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.

  • Ringraziamento
[10]Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema
e come una sposa che si adorna di gioielli.
[11]Poiché come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:27 pm

      • Isaia - Capitolo 62
[/size]
  • Splendore di Gerusalemme
[1]Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
[2]Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo
che la bocca del Signore indicherà.
[3]Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
[4]Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te
e la tua terra avrà uno sposo.
[5]Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposerà il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.
[6]Sulle tue mura, Gerusalemme,
ho posto sentinelle;
per tutto il giorno e tutta la notte
non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore,
non prendetevi mai riposo
[7]e neppure a lui date riposo,
finché non abbia ristabilito Gerusalemme
e finché non l'abbia resa il vanto della terra.
[8]Il Signore ha giurato con la sua destra
e con il suo braccio potente:
«Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,
mai più gli stranieri berranno il vino
per il quale tu hai faticato.
[9]No! Coloro che avranno raccolto il grano
lo mangeranno e canteranno inni al Signore,
coloro che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario».
[10]Passate, passate per le porte,
sgombrate la via al popolo,
spianate, spianate la strada,
liberatela dalle pietre,
innalzate un vessillo per i popoli.
[11]Ecco ciò che il Signore fa sentire
all'estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con sé la sua mercede,
la sua ricompensa è davanti a lui.
[12]Li chiameranno popolo santo,
redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».



      • Isaia - Capitolo 63
[/size]
  • Il giudizio dei popoli
[1]Chi è costui che viene da Edom,
da Bozra con le vesti tinte di rosso?
Costui, splendido nella sua veste,
che avanza nella pienezza della sua forza?
- «Io, che parlo con giustizia,
sono grande nel soccorrere».
[2]- Perché rossa è la tua veste
e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino?
[3]- «Nel tino ho pigiato da solo
e del mio popolo nessuno era con me.
Li ho pigiati con sdegno,
li ho calpestati con ira.
Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti
e mi sono macchiato tutti gli abiti,
[4]poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore
e l'anno del mio riscatto è giunto.
[5]Guardai: nessuno aiutava;
osservai stupito: nessuno mi sosteneva.
Allora mi prestò soccorso il mio braccio,
mi sostenne la mia ira.
[6]Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira,
feci scorrere per terra il loro sangue».

  • Meditazione sulla storia di Israele
[7]Voglio ricordare i benefici del Signore,
le glorie del Signore,
quanto egli ha fatto per noi.
Egli è grande in bontà per la casa di Israele.
Egli ci trattò secondo il suo amore,
secondo la grandezza della sua misericordia.
[8]Disse: «Certo, essi sono il mio popolo,
figli che non deluderanno»
e fu per loro un salvatore
[9]in tutte le angosce.
Non un inviato né un angelo,
ma egli stesso li ha salvati;
con amore e compassione egli li ha riscattati;
li ha sollevati e portati su di sé,
in tutti i giorni del passato.
[10]Ma essi si ribellarono e contristarono
il suo santo spirito.
Egli perciò divenne loro nemico
e mosse loro guerra.
[11]Allora si ricordarono dei giorni antichi,
di Mosè suo servo.
Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo
il pastore del suo gregge?
Dov'è colui che gli pose nell'intimo
il suo santo spirito;
[12]colui che fece camminare alla destra di Mosè
il suo braccio glorioso,
che divise le acque davanti a loro
facendosi un nome eterno;
[13]colui che li fece avanzare tra i flutti
come un cavallo sulla steppa?
Non inciamparono,
[14]come armento che scende per la valle:
lo spirito del Signore li guidava al riposo.
Così tu conducesti il tuo popolo,
per farti un nome glorioso.
[15]Guarda dal cielo e osserva
dalla tua dimora santa e gloriosa.
Dove sono il tuo zelo e la tua potenza,
il fremito della tua tenerezza
e la tua misericordia?
Non forzarti all'insensibilità
[16]perché tu sei nostro padre,
poiché Abramo non ci riconosce
e Israele non si ricorda di noi.
Tu, Signore, tu sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
[17]Perché, Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
[18]Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario,
i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo?
[19]Siamo diventati come coloro
su cui tu non hai mai dominato,
sui quali il tuo nome non è stato mai invocato.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:29 pm

      • Isaia - Capitolo 64
[/size]
[1]Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
[2]quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
[3]di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
[4]Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
[5]Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
[6]Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
[7]Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
[8]Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
[9]Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
[10]Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
[11]Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?



      • Isaia - Capitolo 65
[/size]
  • Il giudizio futuro
[1]Mi feci ricercare da chi non mi interrogava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: «Eccomi, eccomi»
a gente che non invocava il mio nome.
[2]Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro capricci,
[3]un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
[4]abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
[5]Essi dicono: «Sta’ lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro».
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
[6]Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacerò finché non avrò ripagato
[7]le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
così io calcolerò la loro paga
e la riverserò nel loro grembo.
[8]Dice il Signore: «Come quando
si trova succo in un grappolo,
si dice: Non distruggetelo,
perché v'è qui una benedizione,
così io farò per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
[9]Io farò uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
[10]Saròn diventerà un pascolo di greggi,
la valle di Acòr un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricercherà.
[11]Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Menì la coppa di vino,
[12]io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perché ho chiamato e non avete risposto;
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che mi dispiace avete scelto».
[13]Pertanto, così dice il Signore Dio:
«Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
[14]ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per la tortura dello spirito.
[15]Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
Così ti faccia morire il Signore Dio.
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
[16]Chi vorrà essere benedetto nel paese,
vorrà esserlo per il Dio fedele;
chi vorrà giurare nel paese,
giurerà per il Dio fedele;
perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.
[17]Ecco infatti io creo
nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
[18]poiché si godrà e si gioirà sempre
di quello che sto per creare,
e farò di Gerusalemme una gioia,
del suo popolo un gaudio.
[19]Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
[20]Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto.
[21]Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
[22]Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché quali i giorni dell'albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
[23]Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno
e insieme con essi anche i loro germogli.
[24]Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io gia li avrò ascoltati.
[25]Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
ma il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
in tutto il mio santo monte». Dice il Signore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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miriam bolfissimo
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Dal libro del profeta Isaia

Messaggio da miriam bolfissimo » ven dic 21, 2007 5:32 pm

      • Isaia - Capitolo 66
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  • Oracolo sul tempio
[1]Così dice il Signore:
«Il cielo è il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
[2]Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore -.
Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola.
[3]Uno sacrifica un bue e poi uccide un uomo,
uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un'offerta e poi sangue di evviva,
uno brucia incenso e poi venera l'iniquità.
Costoro hanno scelto le loro vie,
essi si dilettano dei loro abomini;
[4]anch'io sceglierò la loro sventura
e farò piombare su di essi ciò che temono,
perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto,
avevo parlato e nessuno ha ascoltato.
Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi,
hanno preferito quello che a me dispiace».

  • Giudizio su Gerusalemme
[5]Ascoltate la parola del Signore,
voi che venerate la sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano,
che vi respingono a causa del mio nome:
«Mostri il Signore la sua gloria,
e voi fateci vedere la vostra gioia!».
Ma essi saranno confusi.
[6]Giunge un rumore, un frastuono dalla città,
un rumore dal tempio:
è la voce del Signore che paga
il contraccambio ai suoi nemici.
[7]Prima di provare i dolori, ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un maschio.
[8]Chi ha mai udito una cosa simile,
chi ha visto cose come queste?
Nasce forse un paese in un giorno;
un popolo è generato forse in un istante?
Eppure Sion, appena sentiti i dolori,
ha partorito i figli.
[9]«Io che apro il grembo materno,
non farò partorire?» dice il Signore.
«Io che faccio generare, chiuderei il seno?»
dice il tuo Dio.
[10]Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa quanti la amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
[11]Così succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete, deliziandovi,
all'abbondanza del suo seno.
[12]Poiché così dice il Signore:
«Ecco io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperità;
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
[13]Come una madre consola un figlio
così io vi consolerò;
in Gerusalemme sarete consolati.
[14]Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca.
La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,
ma si sdegnerà contro i suoi nemici.
[15]Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco,
i suoi carri sono come un turbine,
per riversare con ardore l'ira,
la sua minaccia con fiamme di fuoco.
[16]Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia
su tutta la terra
e con la spada su ogni uomo;
molti saranno i colpiti dal Signore.
[17]Coloro che si consacrano e purificano nei giardini,
seguendo uno che sta in mezzo,
che mangiano carne suina, cose abominevoli e topi,
insieme finiranno - oracolo del Signore -
[18]con le loro opere e i loro propositi.

  • Discorso escatologico
Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. [19]Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubal e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. [20]Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio del Signore. [21]Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore.

[22]Sì, come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io farò,
dureranno per sempre davanti a me
- oracolo del Signore -
così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.
[23]In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
[24]Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti».
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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