Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Messaggio da miriam bolfissimo » dom gen 29, 2006 5:29 pm

  • Gv. 3,13: "Chiunque crede in me ha la vita eterna".
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Grazie, Signore, per questa esaltante, più volte da Te ripetuta, sconcertante notizia: la "vita eterna", cioè la stessa vita di voi Tre è già innestata nell'albero selvatico della nostra umnità.

Ogni credente che incontro diventa allora, per così dire, un frammento di Te e dovrei cascare in ginocchio al suo passaggio come quando passa l'Ostensorio con dentro l'Ostia santa durante le processioni!

Allora il sentimento più bello che il mio cuore umano sa provare, cioè l'Amore, è chiamato a salire un infinito scalino in più verso la vetta della venerazione dell'altro, Tabernacolo dell'Altissimo.

So benissimo che tutta la bellezza che mi abita, sotto gli stracci della mia umanità, diventerà visibile nel tuo cielo, ma io mi sento già esaltato come il bambino al quale è posto in mano un regalo di Natale tanto atteso, ma ancora fasciato, e potrà sfasciarlo solo aspettando la magica notte del 24 dicembre.

E allora anche questo mio corpo, giovane e attraente, come pure grinzoso e malato, diventa non una "scatola" esteriore alla "vita eterna", ma un tutt'uno con essa, tempio vivo e connesso con la divinità.

Perfino destinato a gettare Cristo, come dice l'Apostolo, in braccio alla prostituta, tanto Cristo è uno con noi e col nostro corpo. Come soprattutto destinato alla resurrezione finale della carne. Perché noi non saremmo noi, in cielo, senza il nostro corpo.

Dal battesimo un frammento di Dio è innestato nella mia vita, una scintilla del suo fuoco arde nel mio cuore, un riflesso della sua eternità mi trasforma in persona immortale! Quante preoccupazioni nella mia vita, ma sono tutte scintille al confronto della montagna di luce che è la mia dignità di figlio di Dio!

Mi preoccuperò di tutto, ricordandomi che dell'essenziale non ho da preoccuparmi!

Vorrei porgermi sereno, disinvolto, caritatevole, attento, scherzevole, impegnato, sorridente, appassionato, ma vorrei testimoniare che nel sottofondo della mia anima mi sento sempre un po' "da un'altra parte", mi sento un po' sempre in ginocchio davanti alla presenza misteriosa, quasi "troppo bello per essere vero", di Te, Signore, nel Tabernacolo del mio cuore!
Ultima modifica di miriam bolfissimo il ven lug 14, 2006 1:48 pm, modificato 1 volta in totale.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » dom gen 29, 2006 5:30 pm

  • Lc 6,27: "Amate i vostri nemici".
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Signore Dio Altissimo! Non permettermi di vivere dimenticando i secoli e millenni di guerre armate sulla crosta di questo piccolo pianeta, inzuppato di quelle lacrime e di quel sangue versato da chi si considerava padrone della vita e della morte di suo fratello.

Non permettermi di vivere tranquillo e beato, sprofondato nella poltrona della mia santa, cioè diabolica, pace, come se non sapessi che in chissà quante parti del mondo, in questo stesso istante in cui io ho il "lusso" di pregare, altri stanno sparando e uccidendo; altri sono feriti e uccisi.

Non permettermi di dimenticare che in questo stesso istante tanti papà e tante mamme nel mondo stanno lavorando negli arsenali militari, nelle fabbriche private di armi, affinché altri papà e altre mamme possono essere cancellati da questo mondo.

Suggeriscimi la chiave per decifrare come patologia mentale di pochi il delitto collettivo della guerra, che camuffa come diritto del popolo il sopruso del tiranno.

Ricordami la frase del Papa: "giustizia è il nuovo nome della pace", impegnandomi già nel mio ambiente a superare tutte quelle disparità e ingiustizie che possono generare il conflitto.

Insegnaci ad esplorare fino all'ultima possibilità di rinunziare a difenderci, quando potessimo trovarci nella concreta possibilità di veder rapinati i nostri interessi, il nostro posto di lavoro, la nostra incolumità, la nostra tranquillità, e la nostra famiglia.

Insegnaci a diventare Pacifisti senza limitarci a facili bagni di folla urlante, senza impegnarsi seriamente in qualche movimento realmente pacifista, a cominciare dall'arte difficile e delicata della costruzione della pace nel proprio ambiente e nella propria famiglia.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » dom gen 29, 2006 5:31 pm

  • Mt 24,42: "Non sapete quando ritornerà".
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Grazie, Signore Gesù, perché, senza mio merito, hai messo sulla mia strada persone che non hanno avuto paura di farmi pensare alla mia morte.

Grazie perché mi hai fatto incontrare persone che amo, capaci di farmi apprezzare in tempo il nostro amore, la nostra amicizia, proprio ricordandomi che sono fragili fin che ci sono, e non ci saranno per sempre!

Donami di cogliere come proprio le zone più vive della mia vita siano costantemente più in pericolo, a cominciare dalla fede in te e nell'Amore: la banalità mi tende il suo quotidiano trabocchetto!

Insegnami allora a viverle intensamente come si raccoglie un fiore che domani dissecca, come si raccoglie un bacio che si sa essere l'ultimo!
Salvami, Signore, da una vita di ansia, di scrupoli e di nevrotica fretta, ma salvami ancora di più da una vita tranquilla come un sasso!

Insegnami, Signore Gesù, a vivere in punta d'anima l'attimo presente.

Insegnami a non "lasciarmi andare", a non "passarmi il tempo", a non contare su "la prossima volta", a non bere una tazzina di caffè dimenticandomi del sangue indio che c'è dentro, dimenticandomi che quella tazzina non la berrò mai più!

Donami, Signore, di raccogliere intelligentemente l'eredità plurimillenaria di tutti i credenti che nella paura della morte sempre incombente hanno trovato il coraggio e la gioia di ogni evangelica audacia.

Insegnami a vivere adesso ogni giorno con l'entusiasmo e la generosità con cui, nell'ultimo giorno della nostra vita, vorremmo aver vissuto tutti i giorni precedenti
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » dom gen 29, 2006 5:34 pm

  • Mt 15,21: "Rendete a Cesare.... a Dio".
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Talvolta, Signore, tu sembri disprezzare Marta che ti prepara un bel pranzetto mentre Maria si accoccola ai tuoi piedi. Il giorno del giudizio invece verremo giudicati sulle opere d'Amore. Apprezzi di più le mani giunte o le maniche rimboccate? Azione o contemplazione?

Meglio il misticheggiante a mani giunte e mano in tasca, che domanda a Dio una vita onesta, tranquilla qui e poi il Paradiso in Cielo, oppure l'impegnato che legge il giornale, organizza manifestazioni, ci rimette di tempo e tasca sua ma poi non sa cosa dire e neppure cosa pensare davanti al Sofferente, al Deluso, al Solo, al Morente?

Forse, Signore, non è tanto questione di fare questo o l'altro o tutt'e due.

Forse è questione di purificare i gusti del nostro cuore: alla fine dei conti è il cuore e non le mani che metterai sull'ultima bilancia!

Purificami Signore dal desiderio di quel "benessere" che è soltanto ben avere: fammi felice quando regalo ben più di quando guadagno.

Purificami Signore dal gusto dello star bene, dal vestire bene, dalla bella casa, regalandomi il gusto saporito della semplicità, dell'essenzialità, di una casa bella non per i muri che la dividono dalle altre ma per le porte che accolgono gli Amici e soprattutto chi non ha né casa né Amici da accogliervi.

Purifica Signore i sogni per chi amo. Dal sogno di un figlio sano e vincente al gusto per un figlio generoso e credente!

Purifica Signore le mie preferenze per l'Amico simpatico, giovanile, riuscito sostituendovi il gusto per il Sofferente e per tutti coloro che preferiscono il Sofferente.

Purifica Signore le mie sicurezze: sto bene, ho il necessario, sono stimato, vivo in una bella famiglia, ho un buon lavoro...

Ricordami "costruirò altri granai... mangia, bevi e non pensare a nulla!"

Rendimi spontaneo esclamare: "Sto bene perché ho l'Amore di chi mi ama. Ho l'Amore di chi ama i non Amati. E poi ho il tuo Amore Signore!"

Purifica Signore la mia fede: Padre mio che stai nei cieli, stacci pure senza scomodarti, perché a me ci penso io. Agli altri pensaci tu...

Padre Nostro, la mia Famiglia è il tuo Popolo, di cui fa parte la mia famiglia! Io abito al mondo.

Ricordami la tua Parola "abbiate nei vostri cuori gli stessi gusti che abitarono nel cuore di Gesù!"
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio feb 02, 2006 2:56 pm

  • 1Pt 2,3: "Avete gustato la dolcezza del Signore"
Signore Gesù, innesta i tuoi gusti di perfezione e di armonia nell'albero selvatico del mio cuore.

Signore Gesù, insegnami a fare con gioia tutta la fatica necessaria per non diventare uno schiavo di quello che sento: per non lasciarmi andare alle bizze, alle cattiverie, ai paralizzati e paralizzanti silenzi, alle bramosie della mia spontaneità.

Non appendere nuovi frutti buoni al mio albero selvatico di sempre, ma incidi, taglia e innesta il tronco amaro della mia vita "spontanea" col legno dolce della tua croce, per frutti di dolcezza da offrire a tutti!

Concedimi, Signore, soprattutto quell'intimità con te, quell'amicizia feconda con le persone innamorate di te e dell'Amore, così da cambiare i miei gusti dal di dentro, il mio albero dalle radici, i miei frutti dalla loro linfa.
Concedimi di maturare il gusto per la povertà e per i Poveri fino a sentire non più dovere, sforzo, ma gioia nel vivere del solo essenziale, nel ricercare l'amicizia fedele di un Povero.

Concedimi il gusto della preghiera, dell'ascolto e della contemplazione: non dovrò più impormi ma sboccerà dal di dentro il bisogno di mettermi a cuore nudo sotto i tuoi occhi per il gusto di essere attraversato dal tuo sguardo.

Concedimi il gusto dell'armonia, affinché ogni mio abbraccio, ogni bacio, ogni carezza, ogni toccare il corpo dell'altro, sia un bussare alla porta del suo cuore, in tenerezza, nel sogno di bellezza che tu hai su di noi per chi ci sta intorno.

Concedimi di diventare una di quelle persone con le quali si sta proprio volentieri perché il fiore del loro cuore mette radici nella terra buona della mitezza, dell'armonia, della comunione, della fecondità, della pace!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio feb 02, 2006 3:01 pm

  • Ct 2,2: "Possa tu vivere come un giglio fra le spine"
Tu mi avevi pur detto che mi mandavi come agnello in mezzo ai lupi!

Insegnami a spargere senza calcolo del "profitto" per il Regno.

A spargere a piene mani il buon seme testimoniando il gusto per la finezza interiore, in un mondo di superficiali, il gusto della gratuità, in un mondo di affaristi, il gusto del candore, in un mondo di astuti, il gusto della tenerezza, in un mondo di maniaci sessuali, il gusto della ricerca spirituale, in un mondo di "toccare per credere", il gusto dell'ascolto silenzioso, in un mondo di fracassoni, il gusto dell'ultimo posto, in un mondo di arrivisti, il gusto della profondità dei rapporti, in un mondo schiavo dell'immagine, il gusto per gli Ultimi, in un mondo che sembra fatto solo per i vincenti.

Insegnami ad invidiare questo buon Seminatore che non perde tempo a controllare il rendimento: è contento di essere stato fedele al comando di seminare e questo gli basta!

Infondi anche in me, Signore, la passione missionaria della tua Parola.

Agita il mio cuore di palpitante trepidazione, dopo aver presentato il tesoro della tua Parola a quelli che amo di più, nel timore di vedere sotterrare e dimenticare il talento.

Ma insegnami tuttavia a trovare la mia pace non nel risultato della produzione, ma nella fedeltà alla tua chiamata: Tu mi vuoi fedele, senza pretendermi efficace!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio feb 02, 2006 3:03 pm

  • Ef 3,16: "Rafforzati dallo Spirito nell'uomo interiore"
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Liberami, Signore, dal disastro di una fede che mi lascia come sono.

Liberami dall'ipocrisia di una fede che sistema l'arredamento domestico e il conto in banca esattamente come il vicino di casa non credente.

Liberami dall'ingenuità di una fede che programma le ferie lasciando a casa chi non può fare le ferie.

Liberami da una fede che mi permette una vita familiare serena, tranquilla, fedele, ma piatta, proprio come l'amica che mi sorride scettica quando le parlo di preghiera quotidiana in famiglia, quando le parlo di far l'amore sotto gli occhi di Dio, quando le parlo di mio figlio laureato che sta studiando... la propria vocazione!

L'incontro con Te non può lasciarmi come sono: Tu vuoi toccarmi dentro, tanto che se ne accorgano fuori, come quando incontrai per la prima volta l'uomo, la donna della mia vita, e tutti mi domandavano: "ma cosa ti è capitato?"

Svelenami Tu dal gusto dell'auto sportiva, dell'immagine rampante, della donna dell'altro, guariscimi Tu dall'imbarazzo del Povero e dal giudizio sul finto, disinfetta Tu le radici del mio albero!

Concima con il tuo sangue, Signore, la terra arida del mio cuore, così che io cambi gusti, come l'albero innestato con il ramo della tua croce, e dal mio albero spinoso fioriranno frutti nuovi, frutti di dolcezza e di bellezza, per me e per il mondo!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer feb 08, 2006 11:47 am

  • Mt 5,13: "Voi siete il sale della terra"
Grazie per la notizia discreta, quasi segreta, di questi gusti nuovi, esotici, sconosciuti, di questo "sale" della vita evangelica!

Grazie perché ci trasformi il nostro "palato spirituale" a passare da "gusti" magari anche buoni, a gusti "nuovi" che danno "sale" nuovo alla vita.

Grazie perché l'esperienza evangelica rivela il gusto nuovo del bacio sull'anima al bacio sul corpo, il gusto nuovo della venerazione profonda all'incontro amicale, il gusto nuovo della fraternità operosa al lavoro stipendiato.

Il gusto nuovo della propagazione del tuo Regno all'avere famiglia; il gusto nuovo dell'Amore alla lotta per la giustizia; il gusto della preghiera all'esperienza già preziosissima dello stupore di essere vivi, noi e chi amiamo.

Il gusto nuovo della preghiera implorante all'impegno per l'educazione dei figli, il gusto nuovo dell'ascolto silenzioso del cuore dell'altro all'ascolto attento delle sue parole.

Il gusto nuovo del perdono amorevole al procedimento di rigorosa giustizia, il gusto nuovo della mia mano di bimbo nella mano del Padre, all'impegno protagonista per una crescita personale in armoniosa bellezza.

Il gusto nuovo di un valore sconosciuto di salvezza universale alla malattia e al dolore; il gusto nuovissimo della speranza alla morte!

Grazie, Signore Gesù, per quegli "uomini luce" che mi hanno indicato il treno esatto verso la vita, e verso la vita eterna, senza troppi discorsi, ma solo mostrandomi il loro volto che guardava sorridente, dal finestrino, verso la meta.

Grazie, Signore Gesù, per quelle "donne luce" che non sono cadute né nella predica né nella chiacchiera, ma mi hanno usato squisita sensibilità, intuizione profonda, esultanza fosforescente, forte tenerezza, abbraccio pudìco e parola silenziosa.

Il sale con cui hanno condito la tavola della mia vita mi ha indicato in silenzio il miglior ricettario per il gioioso convito dell'esistenza.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer feb 08, 2006 11:49 am

  • 1Cor 13,12: "Ora ce lo raffiguriamo come in uno specchio"
Signore Dio Altissimo: dai tempi delle caverne fino ad oggi gli uomini hanno tentato di raffigurarti: Grazie, così, perché hai rivelato al nostro cuore l'audacia di conoscerti, e magari di toccarti.

Grazie, Signore, per le immagini di te, di tua madre e dei tuoi Santi che ho incontrato nella mia vita, inzuppate di polvere, di pianto, di fede: insegnami a custodirle come frammenti fecondi della nostra storia.

Disponi nelle nostre case, al nostro collo, nel nostro portafoglio, immagini di te e dei tuoi Santi non come scaramantici portafortuna, ma come segnali fosforescenti se pur silenziosi, del tuo sguardo onniveggente sui miei passi e sui miei sentimenti più segreti.

Inginocchiami davanti alle icone, davanti alle immagini che più traspariscono l'armonia del tuo cuore, che più manifestano il misterioso incontro fra onnipotenza e tenerezza nel tuo volto, che più dicono il gesto della tua vicinanza invisibile all'afferrabilità dei nostri corpi pesanti.

Concedi alla storia della mia fede, l'amicale consuetudine con un'immagine di te o di tua madre capace di essere contemplata quel tanto che basta per chiudere gli occhi e sentirmi scrutato, toccato, carezzato, guidato, accompagnato, fermato, protetto e chiamato dalla tua mano!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer feb 08, 2006 11:50 am

  • Lc 11,37: "Voi purificate l'esterno del bicchiere ma...."
Liberami, Signore, dalla schiavitù di vivere sentendomi sempre guardato dagli altri.

Presèntami, Signore Gesù, lo specchio della mia coscienza come infinitamente più illuminante di tutti gli specchi della mia casa, più parlante di tutti gli sguardi che mi scrutano e mi giudicano!

Signore Gesù: tu ci vedi vivere in questa "civiltà dell'immagine", dove tutto gira attorno agli spot pubblicitari, dalla merendina alle tasse per la chiesa, lanciando quelle immagini sui nostri occhi fino ad accecare il nostro cuore. Così non solo vediamo "le immagini" delle cose ma vediamo soltanto "l'immagine" delle persone.

Insegnaci ad imbarazzarci davanti alle "persone corrette", puntuali, pulite, eleganti, raffinate, cortesi, nel sospetto che il disordine interiore si vesta di ordine esteriore!

Donaci, Signore, di vivere come sbucciata la buccia del nostro cuore, a pelle d'anima nuda davanti ai tuoi occhi, più che davanti alle telecamere di questo mondo.

Donami di tenere d'occhio il tuo occhio scrutante dentro, più di tutti gli occhi giudicanti, maliziosi, impudici, scrutanti dal di fuori.

Fà del primato del tuo sguardo su di me la mia prima libertà dallo sguardo di tutti gli altri, perfino della mia famiglia!

Donaci di vivere alla tua presenza, guardati dal tuo sguardo, inesorabile nel vedere; misericordioso, sempre, nel giudicare.

Donaci di trasfondere l'esperienza di Te in uno sguardo capace di leggere al di là dell'immagine, nel cuore del fratello, con occhio inesorabile e misericordioso come il tuo!

Donaci il bisogno di essere guardati dentro dagli occhi di chi amiamo mentre ci lasciamo guardare dentro dai tuoi occhi!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer feb 08, 2006 11:53 am

  • Sap. 3,2: "Agli occhi degli stolti parve che morissero"
Voglio riconoscere, Signore, la preziosità unica della paura di morire che hai messo da sempre nel cuore di ogni uomo, di ogni donna consapevoli.

Da sempre questa paura di morire ci mantiene vivi!

Infinitamente grazie!

Ma tuttavia da sempre abbiamo cercato strade senza sbocco per vincere questa invincibile battaglia contro la morte.

Strade senza sbocco, ma comunque alternative alla strada apparentemente più impossibile: il salto nel buio della fede per raggiungere l'altra sponda dell'abisso, là dove tu trepidante ci aspetti.

Noi insegniamo inconsapevoli l'immortalità anzitutto nella affannosa ricerca di un figlio: almeno nelle sue vene continuerà a scorrere il mio sangue.

Ma tu, proprio tu, la tua persona, è forse votata a dissolversi nel nulla di una "energia cosmica universale"?

Altri cercano l'immortalità nelle cose che possono perpetuare la propria memoria, dalla costruzione delle piramidi fino a lottare con due o tre lavori per lasciare ai figli quella sacra eredità della casa che garantirà la riconoscenza fino ai pronipoti.

Ma cos'è, se c'è, la riconoscenza se non un vago sentimento? Tu, proprio tu, dove sei finito?

I cosiddetti fortunati possono sopravvivere per le loro imprese nei libri di storia, per il loro genio nelle opere d'arte, per le loro "perfomances" del più svariato genere, dal bomber del pallone, alle medaglie di qualche inquietante cantante o velina, alla scoperta di un vaccino, nelle date incise sui marmi di mille paesi per il numero di morti con cui vinsero una guerra...

Sopravvive la memoria. Ma tu dove sei?

I più nobili pensano di sopravvivere nel tesoro vivente dei valori, dei valori veri, dai tre famosi della rivoluzione francese "libertà, uguaglianza e fraternità" che fecero voltare pagina alla storia, scrivendone, magari nel sangue, imprevedibili pagine, fino a quei Genitori e quei Nonni, che, non potendo lasciare in eredità case o depositi bancari in Svizzera, lasciano ben di più ai figli e ai nipoti: il ricordo e l'esempio di una vita buona o fors'anche santa; il tracciato di una pista che toccherà a loro proseguire.

I valori! Grande cosa! Ma tu?

Forse la più gran parte del genere umano vince la battaglia contro la morte semplicemente allontanando il pensiero di questo evento che è pur tuttavia l'unicissimo evento di cui abbiamo certezza assoluta.

Non pensarci, lavorare, divertirsi, viaggiare o sprofondarsi in poltrona davanti alla Signora TV.

Vivere per dimenticare.

Convinti che solo dimenticando si può vivere sereni.... come i gatti!

Ravviva la mia fede, Signore, perché io possa ricordarmi davvero ogni giorno di essere nato condannato a morte, ma, per tua grazia, destinato a vita immortale.

Ogni giorno!

Ogni sera ed ogni mattina!
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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:33 am

  • Gv 8,51: "Chi osserva la mia Parola non vedrà mai la morte"
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Mille preoccupazioni, interrogativi, sogni e speranze assillano la nostra vita ma non posso pensare che esista una domanda più importante di questa: la vita finisce o comincia con la morte?

E l'impossibilità di una risposta scientifica, misurabile; il suo sfuggire da sotto i vetrini dei più potenti microscopi elettronici, non imbavaglia ne accantona la domanda ma anzi ne attizza il fuoco, per chi vuol vivere consapevole questo mestiere di vivere!

Dona, Signore, alle persone che amo, il bisogno impellente di confrontarsi costantemente con l'incubo della morte, propria e altrui, così da poter vivere quattro quarti d'ora vivi ogni ora della giornata!

Donami di avvertire come fragili e imperfette le amicizie con cui non ho condiviso il brivido e la rabbia, la ribellione e la speranza davanti allo spettro della morte!

Fammi giungere, con Francesco, a chiamare sorella la morte, perché ci schiude l'uscio di casa Tua, che di qui abbiamo sempre spiato con angosciosa impazienza.

Fammi sperimentare il rispetto e il palpito che fioriscono tra le persone capaci di sentirsi di passaggio in questo mondo.

Conservami il ricordo di chi, sul letto di morte, aspettava il Tuo Cielo: il suo ricordo mi aiuterà a vivere meglio in questa terra.

Insegnami, Signore, a toccare le cose, ad abbracciare le persone, a coltivare speranze, con il fremito dell'innamorato.

Alimentami tuttavia in cuore la sovrana libertà di chi sa che sta per distaccarsene definitivamente da un momento all'altro.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:35 am

  • 1Cor 9,27: "Io tratto duramente il mio corpo e cerco di dominarlo..."
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Liberami, Signore, dal pensiero che questo mio corpo costituisca un congenito tranello: gioioso, forte, bello, sano per i primi anni della nostra vita e poi una lunga serie di guai, di malattie, specialmente oggi che la vita, e perciò la sofferenza, sono più prolungate!

Liberami, Signore, dall'antica tentazione di considerare il corpo come la prigione dell'anima, secondo il detto dei primi filosofi e di certi cristiani. Nel corpo avrebbero infatti radice i sette vizi capitali ricordati recentemente da Papa Benedetto nel "compendio della fede cattolica": superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, pigrizia.

Liberami parimenti dalla concezione corrente secondo cui la persona è il proprio corpo, fatto per vivere libero da ogni legge, cavalcando baldanzoso la belva dell'istinto, all'inseguimento dell'avere e del piacere.

Ti ringraziamo, Signore, perché, a differenza di tutte le antiche religioni e delle moderne ideologie, Tu ci hai rivelato che il nostro corpo, misteriosamente unito al Tuo nel "Corpo Mistico", è destinato a seguirti nella logica pasquale di morte e resurrezione.

Insegnaci a guardare con simpatia, fino alla venerazione, il nostro corpo, giovane o avvizzito, sano o malato, affascinante o qualunque, appena concepito, appena partorito, o esalante l'ultimo respiro, sportivo o disabile, mentalmente lucido o comatoso, ricordando il detto dantesco del bruco destinato, chissà come, a volare.

Ma aiutami altresì a ricordare che qualunque bambino dichiarato sanissimo al momento del parto, è tuttavia nato malato nell'anima, portatrice di quel male oscuro chiamato "peccato originale" che ci permette di vedere il bene e compiere il male.

Fammi perciò discepolo di quella "mortificazione corporale" che fu comune a tutti i Santi, dal cilicio fino al semplice, prezioso "fioretto", per cui ci alleniamo a rinunziare oggi anche ad un bene per essere pronti domani a respingere un male. Già l'Apostolo Paolo invitava gli sposi ad astenersi consensualmente dal loro abbraccio per dedicare quel tempo alla preghiera (1Cor 7,5).

1Cor 18 "fuggite l'immoralità.... dovete sapere che voi stessi siete il tempio dello Spirito Santo.... voi non appartenete più a voi stessi, perché Dio vi ha fatti suoi, riscattandovi a caro prezzo: rendete quindi gloria a Dio col vostro stesso corpo": solo in cielo, trasformato il nostro corpo a immagine di quello del Risorto "corpo e anima" si scopriranno capaci di un abbraccio universale.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:36 am

  • 1Cor 12,26: "Se un membro soffre, tutti soffrono"
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Scampami, Signore, dal pericolo di vivere una fede riparata dai conflitti del mio ambiente, fuggiasca e imboscata, lontano dalle lotte e dalle vittime e dai carnefici di questo mondo, e sul pianerottolo.

Non permettere, Signore, che io utilizzi l'ascolto della tua Parola per far tacere le urla gridate in silenzio dalla giovane sposa abbandonata mentre aspetta un bimbo, il clamore del corteo dei disoccupati dopo che la fabbrica è stata trasferita in Brasile con paghe da fame, lo schiamazzo della folla urlante dopo il goal vittorioso della partita, dove la gente si riversa per dimenticare e dimenticarsi.

Preservami dal pericolo di considerarmi cristiano perché sono educato, pulito, rispettoso, corretto, ossequiente al codice stradale e attento al galateo, ma schifiltoso di stringere la mano all'ex tossico che "chissà cosa avrà toccato prima"!

Dammi il cuore di un uomo, una donna di parte. Non voglio stare con tutti: non voglio sorridere ugualmente all'oppresso e all'oppressore. Fammi stare dalla parte dove stavi Tu, la parte degli Ultimi.

Fammi impegnato nelle attività sociali del mio quartiere, del mio lavoro, conservando la lucida chiarezza di capire come la pancia piena a poco serva con il cuore vuoto: come l'impegno per l'occupazione lavorativa conti meno dell'impegno per l'amore in famiglia.

Educa la mia sensibilità ad evitare, fin dal vestito e dall'arredamento, modi e gusti borghesi, che nascondono dietro il paravento della buona educazione, il volto ambiguo e freddo di un cuore distante dal Disperato.

Rendimi desideroso di inserirmi con competenza nel mio lavoro, portandomi tuttavia in cuore il disagio per il mercato di questo Sistema dove non c'è posto per chi non può difendere i propri diritti, imbavagliato dalle briciole di elemosina che i Grandi del mondo gli regalano perpetuando situazioni di disumano sfruttamento.

Fammi impegnato per le fraternità qui in terra, custodendo in cuore l'impazienza per la fraternità universale del Cielo. Fammi condividere l'impazienza del Cielo solo con chi ha le maniche rimboccate per le fraternità in terra.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:38 am

  • 1Cor 7,29: "Chi usa del mondo, viva come se non ne usasse"
Insegnami Signore a vivere tutto appassionatamente, in uno stile di amorevole distacco. A cominciare dalla casa: ci vivrò solo cento anni. Ci sono di passaggio. Non voglio farne una gabbia dorata, un bunker di velluto. Rendimela ospitale a chi, non avendo casa in terra, mi aprirà una porta di casa in cielo.

Un amorevole distacco dalle cose: dall'auto, al soprammobile, al libretto degli assegni. Vorrei tutto usare sfiorando e non afferrando affinché rimanga sempre io padrone delle cose e non le cose di me.

Un amorevole distacco dalla stima: fa bene, rincuora, gratifica e incoraggia verso più alte vette! Ma la tua stima, Signore, conti per me ben più di tutte le persone che stimo! Vivrò libero!

Un amorevole distacco anche dalla salute: grazie finché me la concedi, per poterne usare a servizio degli altri. Ma grazie ancora quando ne avrò meno e dovrò accettare serenamente che siano gli altri a prendersi cura di me!

Un amorevole distacco dalla giovinezza: troppo spesso il giovane la sciupa abbagliato dal mito del divertimento, lasciandosi passare davanti al naso quei treni di generosità e di servizio che, iniziato il lavoro, non passeranno mai più. Un tempo la vita era un prato di girasoli insegnami adesso a raccogliere la nascosta ma profumatissima violetta.

Un amorevole distacco anche dalle persone che amo, imparando anche ad abbracciarle senza stringerle, quasi mi appartenessero per sempre. Imparando a sfiorarle e venerarle come tuo prezioso dono dall'alto!

Ricordami l'antico proverbio indù secondo cui il turista americano visitava ammirato la semplicissima essenzialissima abitazione del monaco buddista. "tutto bello, tutto bellissimo, caro fratello, ma nella sua casa trovo troppo pochissime cose. Come fate a viverci?" "Ma anche tu, fratello, porti sulle spalle solo uno zaino, contenente certo meno cose delle mie!" "Ah, ma io qui sono di passaggio!" risponde il turista. "Anch'io, sulla terra" risponde il monaco.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:39 am

  • Is 49,23: "Non saranno delusi quanti sperano in Lui"
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Signore Gesù, che hai fatto improvvisamente cambiare strada al Saulo persecutore, facendone un vagabondo, appassionato missionario, salvami dal pensare che le vicende mie, della mia famiglia, del mio gruppo e del mondo siano ormai incamminate per sempre nello stesso prevedibile percorso.

La Tua venuta in mezzo a noi ha superato con sorpresa ogni più ottimistica previsione alla lotteria della storia: insegnami a credere alle Tue sorprese di bene, soprattutto quando non ne intravedo ragionevole speranza.

Scampami dal pericolo di paralizzare il mio cuore inscatolando gli altri negli scaffali blindati del mio giudizio, catalogati da indelebili targhette.

Fammi sentire dentro che la speranza di novità distingue l'Uomo dal sasso!
Signore Gesù, concedimi di guardare alle persone più tragicamente prevedibili senza scrollare il capo, senza stringere amaramente le labbra, senza aggrottare le sopracciglia, senza sospirare con aria di sufficienza, senza aguzzare pietrificante lo sguardo, senza profferire tagliente la parola senza appello.

Aiutami, Signore, a rendermi conto di quanto io stesso sia per gli altri irrimediabilmente prevedibile: eppure anch'io ho incontrato persone che hanno sperato nel mio cambiamento quando era impossibile, e la loro speranza me lo ha reso possibile!

Dona anche a me, Signore, il coraggio di speranze irragionevoli.

Insegnami a spalancare bene gli occhi per poi credere a occhi chiusi, per fede, che c'è speranza sempre nuova perfino per me!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » sab feb 18, 2006 11:40 am

  • Pr 25,21: "Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare"
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Scampami, Signore Gesù, da una fede fatta di solo buon senso. Da una fede condita con tanta onestà e tanta saggezza da farmi passare per una brava persona qualunque, con appiccicato in più il tagliando di presenza alla Messa domenicale e affini.

Scampami dal vivere in una casa che assomiglia a quella dei non credenti, dal disporre del mio tempo come se non mi fossi accorto che, fuori dall'uscio, il mondo brucia, dal depositare tranquillamente in banca tutto quello che guadagno, facendo il sordo alla famiglie del vicino disoccupato.

Scampami da una fede che non mi faccia considerare strano e un po pazzo, per il fatto che giudico spavaldamente tutte le mie giornate pensando a quello che di quel giorno avrei voluto aver fatto, al momento della mia morte.

Ispirami la santa imprudenza nell'uso della mia salute, tentando di bruciarla un poco per quelli che ne hanno meno di me, per la vecchietta fuori di testa che mi chiama di notte per domandarmi l'ora, per andare al catechismo in parrocchia una sera che piove a catinelle mentre gli altri sonnecchiano davanti al televisore.

Ispirami la santa imprudenza nell'uso del mio denaro, fidandomi più della tua Provvidenza che della mia previdenza, imprestando senza la sicurezza di vedermi restituito il prestito, impegnando per il Vangelo in parrocchia una parte del mio testamento o una quota di quella messa da parte per l'appartamento al figlio che si sposa.

Ispirami la santa imprudenza nell'uso delle mie amicizie, aiutandomi a frequentare persone scartate, antipatiche, inaffidabili, capaci di mettere in pericolo la mia buona fama con la loro compagnia.

Ispirami la santa imprudenza di imbarcarmi in avventure di carità e di evangelizzazione, dal semplice catechismo in parrocchia fino all'impegno per offrire il caffè ed il cuore alle sorelle Prostitute lungo la Via Crucis del loro Calvario: mi dicono che presumo delle mie forze, quando sto contando sulle tue.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 2:44 pm

  • 2Cor 8,7: "Distinguetevi per le vostre opere generose"
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Insegnami Signore l'audacia e la gioia di una generosità che varca i limiti della prudenza, seguendo il tuo esempio di Amore impensabile, nelle circostanze quotidiane della nostra vita.

Suggeriscimi di accogliere a tavola quel Marocchino che potrebbe entrare per vedere e poi derubarmi.

Fammi provare quanto valga l'Amicizia consegnando copia delle chiavi della mia seconda casa a qualcuno che ha letto il Vangelo con te, anche se potrebbe diventare invadente!

Mettimi in cuore l'affidamento di un bimbo di famiglia disastrata, pur prevedendo lo strappo affettivo quando dovrò riconsegnarlo salvato.

Fammi consegnare il numero del mio cellulare a un malato abbandonato dalla famiglia, compagno di corsia, pur pensando a quante volte mi domanderà per telefono questo o quest'altro.

Donami il coraggio di aiutare mia figlia quando, dopo un viaggio all'estero, si è trovata mamma senza il papà: quel figlio potrebbe diventare un santo!

Fammi trovare l'Amore di perdonare il coniuge infedele prima che lui/lei abbia trovato il coraggio di chiedermi il perdono.

Fammi affittare un mio appartamento ad una famiglia di terzomondiali senza garanzie reale di vederti consegnato l'affitto, prevedendo le grane cui ti toccherà andare incontro quando la casa servisse a tua figlia che si sposa!

Donami il coraggio di cercare una casa per la ragazza fuggita dal marciapiede, sapendo come sia facile che il protettore, come minimo, ti tagli le gomme dell'auto.

Caro Eterno Padre! Spiegami un po' tu come hai fatto ad essere così imprudente da mandarci Tuo Figlio, ben prevedendo come sarebbe andata a finire la storia!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 2:47 pm

  • Lc 1,26: "Ave Maria piena di grazia"
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Scampami, Signore Gesù, dal pericolo di abituarmi all'incredibile notizia della tua incarnazione.

Aguzza il mio sguardo e infiamma il mio cuore per sobbalzare ogni volta, nel ricordo della tua incarnazione, più che alla notizia della mia squadra che vince il campionato, più che nel ritirare la radiografia confortante, più che nello stringere il mio primo figlio appena partorito!

Vergine Santa! Tu non eri certamente una ragazza inibita che avrebbe avuto paura di amare Giuseppe! Ma l'Altissimo ha voluto fecondare la tua permanente verginità attestando il paradosso di un Creatore delle galassie posato sulla mangiatoia sporca di letame!

Concedici, Vergine Santa, davanti ad ogni tua immagine, di incantarci di te, fissandoti negli occhi, Immacolata, e nel contempo di sconvolgerci fissando il tuo grembo, letto d'Amore per l'abbraccio dello Spirito, come dicono i Santi Padri!

Vergine Santa, figlia del tuo figlio, e pur vera madre di Dio, insegnaci a sentirti anche Madre nostra, perché madre di quel Figlio di Dio che è seminato da allora nel cuore di tutti.

Inginocchia anche noi, come Elisabetta, davanti al tuo grembo.

Inginocchia anche noi davanti al Gesù Bambino concepito con la "grazia" nel cuore.

Insegnaci così a trepidare veneranti davanti al figlio dell'Altissimo da allora seminato in ogni figlio di Adamo, scrutando il pericolo di vedere tuo figlio abortito dentro il cuore di ciascuna persona che amiamo.

Vergine Santa, donami di interpellare tutti, nei momenti difficili, di telefonare a tutti, ma poi, ancor dopo aver ascoltato la risposta del coniuge, insegnami a staccare ogni filo, come tu hai fatto, per ascoltare da dentro una Voce alla quale rispondere con te: "Eccomi!".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 2:50 pm

  • Fil 2,6-11: "Pur essendo di natura divina"
"Pur essendo di natura divina": non permettere, Signore, che io mi rassegni mai a credere tranquillamente la follia dell'incarnazione.

Fammi morire il giorno prima di calmare lo sgomento davanti alla follia della "incarnazione" di Dio!

"Apparso in forma umana": lasciami dire, caro Signore, che la tentazione è forte, come la sentirono e l'accondiscesero milioni di credenti dei primi secoli: "apparso".

Come a dire che, per salvare la tua dignità di Dio, tu saresti appunto "apparso", come appare appunto un'apparizione ma poi di fatto è solo un'illusione.

Fammi vivere il pericoloso sospetto che, magari, si, Dio sia davvero disceso in mezzo agli uomini, ma come un po’ per finta, restando il Dio Onnipotente e onnisciente che eri, ma quasi mascherato da uomo: come potrebbe salvare la sua dignità di Dio un Dio che diventasse davvero anche un uomo?

Quanti milioni di uomini ti accettano come Uomo completo, ma non trovano il coraggio di crederti "Dio fatto uomo"!

"Obbediente fino alla morte": Tu potevi andartene da qui ritornandotene nel Cielo da dove eri arrivato utilizzando un elicottero privato guidato da qualche angelo opportunamente patentato. E invece hai voluto gustare il sapore amarissimo della morte, comune traguardo per tutti noi mortali, la solitudine in Croce, la sensazione dell'abbandono del Padre nel momento supremo!

"Ma per questo Dio lo ha esaltato": non nonostante, ma appunto per questo suo annientamento. Signore Gesù! Quanta sofferenza nei nostri ospedali, nelle nostre carceri, o più comunemente nelle nostre famiglie va buttata via, come se finisse nello sciacquone del bagno, mentre tu ci dici che, misteriosamente, ogni dolore accolto per amore porta frutto! Non permettermi più di sciupare le mie lacrime!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 2:59 pm

  • 2Cor 4,7: "Portiamo questo tesoro in vasi di creta"
Mettimi, Signore, alla scuola di uomini e donne abitati di interiore, luminosa sapienza, così da accendere nel mio cuore il ricordo inestinguibile delle scintille di luce che hai scoccato lungo i miei passi.

Mi sono esaltato per un momento palpando nella mia anima il fremito di quando mi porgevo ai tuoi occhi, ma ho preferito sùbito gettarmi a occhi chiusi e cuore spento nelle braccia di chi mi abbracciava senza nuove pretese di bellezza.

Mi sono stupito davanti allo spettacolo dell'armonia interiore che i momenti di preghiera intensa e personale mi regalavano, ma poi mi hai fatto paura e mi sono rifugiato nel rumore che mi nascondeva a me stesso.

Mi hai incantato nell'esperienza dilatante dell'incontro profondo e trasparente con il cuore di chi riusciva a rimanere in silenzio accanto a me e davanti a te. Ma la fatica della bellezza mi ha sùbito risospinto verso la banalità di una pacca sulla spalla.

Mi hai accolto nell'abbraccio esaltante di una Eucaristia collettiva in mezzo al tuo Popolo, ma il mio cuore piccino mi ha risucchiato in una preghiera intimista, comoda, gratificante, individuale, rassicurante.

Mi hai profumato con il fiore della castità, insegnandomi ad accostarmi nel rispetto al cuore invisibile delle persone che amo, ma mi sono ritrovato d'improvviso ad afferrarne violento il corpo visibile senza visitarne il santuario interiore.

Grazie, Signore Gesù, perché una circostanza eccezionale mi ha fatto scoprire eccezionale al di sotto delle mie banalità.

Ma ancor più grazie perché il ricordo di quell'attimo mi ha fatto sognare di poter essere io normalmente eccezionale nelle circostanze comuni della mia vita. Vita quotidiana sempre, vita qualunque mai più!
Ultima modifica di miriam bolfissimo il mar feb 28, 2006 3:11 pm, modificato 1 volta in totale.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 3:00 pm

  • 1Pt 1,6: " Gioia, anche se per ora dovete essere ancora afflitti"
Liberami con forza dal bisogno di essere apprezzato, incoraggiato, lodato, guardato, e perfino dal bisogno di essere capito del tutto. Soprattutto dal bisogno di essere capito e approvato da tutti!

Donami invece, Signore, il conforto del tuo sguardo sereno che accarezza pudico le ferite della mia vita, le labbra della mia anima, la nudità del mio cuore! Il tuo sguardo, Signore! Oh, il tuo sguardo, Signore!

Confida anche a me il segreto dei Santi: "camminare alla presenza di Dio"! Consegna anche a me questa formula magica per vivere ogni singolo quarto d'ora nel massimo della bellezza possibile.

Incantami di quegli occhi che posso immaginarmi assomigliassero ai tuoi!
Donami, Signore, se tu me ne ritieni meritevole, anche l'esperienza gioiosa del disprezzo dei cosiddetti giusti che non mi hanno potuto o voluto capire: il loro disprezzo mi permette di verificare quanto mi valgono i tuoi occhi!

Scampami tuttavia dal disprezzo per quelli che mi disprezzano. Fammi vivere per loro sentimenti di compassione, di tenerezza e di attesa del giorno in cui potranno capirti.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 28, 2006 3:02 pm

  • Mc 5,25: "Una donna affetta da emorragia"
Grazie, Signore, per questa donna che ha avuto il coraggio di toccarti, con intensità e rispetto al contempo. Concedi anche a noi persone capaci di toccarci con intensità e rispetto al contempo!

Signore Gesù, circondato da una folla invadente, ti sei rivolto personalmente a quella donna ammalata che toccava di nascosto il lembo del tuo mantello, e le hai regalato una energia nascosta. Dona anche a noi di non considerare mai solo "gente", la gente che incontriamo, ma come singole persone!

Tu che hai scoperto la malattia nascosta e umiliante di quella donna, donaci di scoprire le ferite nascoste e umilianti del cuore dei nostri fratelli, soprattutto quando loro sentono difficile manifestarcele.

Riscalda, Signore, il nostro cuore, così che essi possano avvertire in noi un po' come in te, la forza guaritrice della nostra accoglienza nel contatto pudìco con la nostra persona.

Signore Gesù! Il contatto personale con te ha cambiato una vita da tanto tempo ferita a questa donna che custodiva in cuore la fede. Concedi che il contatto personale con te nella preghiera vissuta con fede cancelli la cicatrice di antichi peccati, raddolcisca l'amarezza di incancreniti risentimenti, rianimi sconforti appesantiti negli anni!

Insegnami tenerezze così rispettose e robuste nel contatto intimo con te, da farmene traboccare l'esperienza in contatti tenerissimi, rispettosi e robusti, con l'intimo dei fratelli!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:40 pm

  • Lc 1,44: "Appena la voce del tuo saluto... il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo"
Donaci la gioia di incontri significativi, profondi, di contatti dalla profondità del nostro cuore alla profondità del cuore dell'altro, come Tu e Giovanni Battista vi siete riconosciuti dalla profondità del cuore delle vostre madri, più che dai due grembi!

Guariscimi dalla malattia dei convenevoli, delle risposte abituali, dei rapporti fatti di complimenti. Scampami dalla cordialità, veleno dolce e mortale per i rapporti veri!

Prendi per mano i rapporti più affettuosi della mia vita per farli iniziare sempre con un rapporto di venerazione per te che sei nell'altro.
Così mi salverò dal pericolo di voler possedere chi amo, sequestrandolo per me, anziché amarlo per lui, per te!

Rendimi insaziabile di rapporti spirituali, anzitutto in famiglia! Rendimi incontentabile nella profondità e nella fecondità dei rapporti d'anima nelle mie amicizie.

Dammi luce e forza per credere che anche nell'amico, nel parente, nel coniuge impallinato di tifo sportivo, frenetico per la carriera o sfinito dal lavoro, anche in lui, in lei, abita l'inconsapevole nostalgia di "abbracci d'anima".

Rendimi così assetato e così gaudente dell'incontro con te nella Parola, nel tabernacolo, nel Povero, da generare in chi mi ama una santa gelosia del mio rapporto con Te.

Maria ed Elisabetta si abbracciarono, ma furono i loro cuori e i loro grembi a incontrarsi davvero di più. Concedi a chi mi ama davvero di scoprire con gioia che io amo il tuo Regno dentro di lui, dentro di lei, più che lui, più che lei!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:42 pm

  • Gv 20,24: "se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi"
..... i suoi non l'accolsero.

Una lettera d'amore all'amico incredulo.

Mi sento in difficoltà come un sano che va a visitare un malato: la fede è la mia salute. Perché tu no?

Ti sono molto vicino, perché la mia fede convive nel mio cuore con il sospetto: altrimenti sarebbe superficiale, scontata.

Ti sono riconoscente, perché la tua incredulità mi costringe a meravigliarmi e ringraziare, per la mia fede.

Tuttavia ti domando rispetto per la mia fede: un po' come ti domando il pudore per il mio corpo; è infatti una parte di me più intima della mia carne.

Ma penso che dovresti desiderare di spogliarmi l'anima per spiare l'oggetto misterioso della fede, se vuoi conoscere davvero me. Un po' come la sposa che vuol rivelare il suo corpo allo sposo.

Sarei contento se tu provassi davvero il sentimento della paura davanti alla vita: la fede certo nasce dalla paura. Ma la paura è salute. La sicurezza malattia, davanti al mistero grande della vita.

Vorrei invitarti alla ribellione davanti alla morte. Vorrei invitarti a ricordare senza vergogna il presepio e le preghiere che ti insegnava la nonna: non c'era forse nascosta, sotto il velo della favola, la chiave del mistero della vita?

Vorrei invitarti a guardare un fiore e una stella a occhi chiusi, ed anche il mio sorriso, per sperimentare che l'essenziale è invisibile agli occhi.

Vorrei inginocchiarmi con te davanti a un bambino appena nato malato inguaribile per stringere insieme una puntura di veleno mortale e domandarci perché no.

Vorrei domandarti perdono per le mani e soprattutto per il volto dei credenti. Vorrei incontrare con te qualche persona davvero amica del Signore, un missionario sepolto nelle favelas, una mamma che cura con gioia il figlio malato che non la può conoscere, vorrei fissare con te i nostri occhi negli occhi di S. Francesco e di Fre Roger, di Madre Teresa, di Charles de Foucauld per scrutare se nei sguardi visibili scopriamo la traccia dell'invisibile.

Vorrei non offenderti rivelandoti che, se credi nell'Amore gratuito più che nel denaro e nella salute, forse allora sei credente anche tu, forse più di me!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:45 pm

  • Mc 5,1: "Lo scongiurava di non liberarlo"
Grazie, Signore Gesù, per quel giorno in cui ho scoperto che il mio più temibile nemico ero io nemico a me stesso. Allora ho intravvisto la pace, pur dentro la lotta di sempre.

L'indemoniato scagliava pietre contro se stesso, e nessuno riusciva a fermarlo per impedirgli di fare del male a se stesso: fammi riconoscere con umiltà il dono di chi mi scopre la "malattia" che mi tengo nascosta dentro.

Tu Signore ci permetti in tanti modi di essere morsicati dalla vita, ma ciascuno di noi ben conosce come tanto spesso siano i nostri stessi denti a rodere il nostro proprio cuore!

Liberaci, Signore, da quel tarlo davvero diabolico che ci rode dentro quando lasciamo spazio in cuore al veleno del giudizio ringhioso sugli altri, quando lasciamo spazio alla passione del possesso bramoso di cose, di denaro, di persone, quando lasciamo spazio al gusto macabro della violenza esercitata con la parola, con il pensiero, con l'atteggiamento.

Liberaci dalla tentazione di lasciare nel nostro cuore lo spazio al fascino dell'ambizione che ci schiavizza a primeggiare sempre sugli altri; lo spazio all'ingannevole dolcezza della pigrizia, e al gusto amaro della rassegnazione!

Tu, Signore, non hai aspettato il permesso dello spirito maligno per liberare l'indemoniato.

Dona anche a noi fratelli e sorelle capaci di liberarci dagli spiriti maligni che abitano nel nostro cuore, anche nel momento in cui noi rifiutiamo di essere guariti.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:46 pm

  • Mt 21,34: "Mandò i servi a ritirare il raccolto"
Tu conosci Signore, l'ambizione dell'uomo fin da quando uscì dalle mani del Padre: fare a meno del Padre. Salvami, Signore, dall'ambizione di bastare a me stesso!

Tu conosci il mio cuore, desideroso che nessuno si dichiari mio fratello, così che nessun fratello ardisca pretendere di spartire con me l'eredità della Terra!

Anch'io, Signore, mi sento padrone indiscusso della mia vita. Padrone, anzitutto, di quello che mi sono guadagnato, stipendio, pensione, prestigio: li ho sudati ed ora mi appartengono.

Padrone insindacabile del mio tempo: lo posso impiegare o perdere come voglio. Padrone del mio cuore: ne tengo gelosamente la chiave e domando passaporti, perfino a te Padrone della mia vita.

Una voce perversa risuona nel mio cuore, insinuando: "Io sono mio! Giù le mani dalla mia vita! Anche Dio. Anzi, Dio per primo!"

Mostrami, Signore, il disastro di me stesso nelle mie mani, incantami dell'audacia di abbandonarmi nelle tue!

Come per gli operai della tua vigna nel Vangelo, tu volevi che ti rendessi conto della mia vita, tempo, denaro, salute. Non perché tu volessi ficcare il naso nei miei affari, ma perché dalla mia vita ne traessi il più tanto bene, la più tanta gioia possibile!

Insegnaci, Signore, ad accettare i tuoi messaggeri nella vigna della nostra vita, riconoscendo in alcune persone precise accanto al nostro cuore, i portavoci del tuo cuore.

Insegnami, Signore, il gusto di sentirmi "ispezionato" ogni sera dal tuo sguardo affettuoso e inesorabile, durante l'attimo preziosissimo dell'esame di coscienza.

E salvami dalla sventura dell'autonomia assoluta, pagata con la solitudine assoluta!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:48 pm

  • Mt 25,44: "Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, straniero... fuoco eterno"
Non è più di moda parlare dell'Inferno. Ma è un dogma di fede che c'è. Possiamo anche sperare, con Papini, e forse col Papa Giovanni Paolo, che sia anche vuoto. Ma il timore, anzi, il terrore che ci sia deve restare.

Ma resta il fatto che chi ha posto se stesso, per sempre, al centro del mondo, rifiutando di vivere per amare, si condanna ad accorgersi, dopo la morte, in quale abisso di straziante solitudine si era cacciato!

Fammi Tremare per chi amo, indicandomi la differenza definitiva tra chi "andrà in Paradiso" e chi "andrà all'inferno", quando poveri o ricchi, sani o malati, corteggiati o soli, verremo divisi tra chi ha vissuto per amare e chi ha vissuto per fare i fatti suoi!

Liberami, Signore, dallo sguardo scettico o, peggio distratto, come se l'Inferno fosse una favola da bambini piccoli che, cresciuti, scoprono che era soltanto una furbata della Nonna per farci stare bravi!

Tu non ci hai detto né se, né quanti sceglieranno di andarsene spontaneamente all'Inferno: non sarai certo tu a "mandarceli", tu che "dovevi" assolutamente inventare l'inferno, per rispettare davvero la mia libertà!

Ma concedimi di perdere la pace quando ho l'impressione che chi amo viva al mondo come se lui ne fosse il centro e gli altri i doverosi satelliti, fedeli custodi della sua solitudine: all'inferno c'è già. E un giorno, terribile, se ne potrà accorgere!

Mandaci Papà robusti ed Educatori disinvolti capaci di parlare dell'inferno!
Sconvolgimi, Signore, al pensiero terrificante che una delle persone che amo possa scegliere l'Inferno!

Dona, a me e a quelli che amo, di morire il giorno prima del giorno in cui potessimo credere che c'è qualcosa che vale più dell'Amore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 08, 2006 6:52 pm

  • Is 49,23: "Non saranno delusi quanti sperano nell'aiuto di Dio"
Ma cosa vuol dire, Signore, vivere ostinati nella speranza, fino a un passo dall'ingenuità se...

Se un Genitore ha un figlio che lo fa disperare, non dove smettere mai di sperare in lui. La sua testardaggine nella speranza prima o dopo l'aiuterà a cambiare.

Se dopo qualche anno di matrimonio mi accorgo che un'altra persona ha tutto quello che cerco inutilmente nel mio coniuge; se continuo a sperare forse anche nel suo cuore spuntano quei fiori mai raccolti.

Troppe volte ho sperato nell'amicizia... pensavo... ma quando sono rimasto senza lavoro ho visto gli amici sparire: amici mai più! Allora, oltre che disoccupato sono rimasto anche solo, peggio li ho cercati io.

Io so qual è la persona che mi ha deluso di più nella mia vita: sono io stesso! Quanti sbagli, quanti appuntamenti persi! Eppure tu, Signore, come il padrone della parabola, speri ancora in me. Allora anch'io spero in me stesso.

Se mi guardo intorno, vedo i bambini, con gli occhi pieni di videogames e la pancia di merendine; vedo i giovani che non aspettano altro che il fine settimana per divertirsi e dimenticare tutto con la compagnia; vedo gli adulti di giorno travolti dal lavoro e la sera inchiodati alla poltrona; vedo i pensionati passarsi il tempo, aspettando il pranzo, la cena...!

Poi vedo un gruppetto di volenterosi che si impegna per i malati, per i bambini, per il quartiere, per la pace.... con passione... dei don Chisciotte contro i mulini a vento.

E mi ritiro anch'io nel bunker di velluto della mia casa.

Ma tu, Signore, mi dici che fin tanto che nasce un bambino al mondo, allora c'è ancora speranza. Tu speri in questo mondo. Allora anch'io!

Ma sei così ingenuo da sperare nel domani di questo mondo dove oggi sprechiamo l'acqua e i nostri nipoti non faranno più per il petrolio ma per l'acqua la prossima guerra?

Si, preferisco essere ingenuo, preferisco sognare a maniche rimboccate. Lasciatemi sognare, lasciatemi vivere vivo!

Fammi sperare, Signore, che con quella persona con cui non ci parliamo da tanti anni, ci si possa incontrare qui in terra, prima che in cielo!

Se io spero che un altro cambi anche quando non dà segnali di voler cambiare io sto meglio che se gli avessi buttato addosso la pietra tombale della rassegnazione. E forse la mia speranza lo farà cambiare.

Insegnami a sperare che in fondo al cuore di tanta gente incancrenita dalle 7 S televisive (soldi, salute, sportismo, sembianza, sesso, successo, solipsismo=solo io) in fondo a quel cuore, sotto quella cenere, arde ancora la brace dell'S evangelica, S= servismo, vivere per amare ed essere amati!

Insegnami a sperare che anche nel cuore di chi vive come se tu, Dio, non ci fossi; come se l'uomo fosse soltanto una belva perfezionata, come se la morte fosse la fine, come se gli altri fossero soltanto un incidente; insegnami a sperare che anche in fondo al suo cuore zampilla una fontana di sete, la sete d'Amore, la sete di Te!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 9:49 am

  • Mc 1,17: "Andando oltre li chiamò"
Potrebbe forse, Signore, l'iniziativa della tua chiamata rivolgersi, come ai tempi degli Apostoli, verso uomini sposati che coinvolgevano nella propria risposta anche la propria famiglia?

Certamente, piccolo mio, ti risponde il tuo Signore: ti ho regalato una bella famiglia, non certo per farne una gabbia dorata, un bunker di velluto, una torre d'avorio!

Non essere uomo, donna di così facile contentatura. Domanda alla vita di più. Più ancora che salute e miliardi!

Io ho inventato il tuo cuore per grandi Amori!

Io l'ho inventato perché tu ti appassionassi insieme a quelli che ami, per tutti gli sconfitti di questo mondo, ed anche per quelli che, ignari carnefici con il colletto bianco e le mani pulite, li stanno sconfiggendo.

Io l'ho inventato perché tu palpitassi insieme a quelli che ami per tutti i soli, per tutti coloro che sono stati lasciati soli e per quei tanti che si sono scelta e costruita nella propria casa la prigione della loro solitudine.

Io l'ho inventato perché questo tuo cuore sobbalzasse insieme a quelli che ami, dinnanzi alle moltitudini di giovani senza speranze che pensano di essere al mondo solo perché una notte, un uomo e una donna ne hanno avuto voglia.

Ma io l'ho inventato perché, abbracciandoli, tu sentissi tra le tue braccia appunto moltiplicati i tuoi beni come chi si accorge che in quell'istante incomincia ad abbracciare un pezzetto di quel mondo tanto più grande, più bello, più fraterno che qui inizia e di là fiorisce.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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