UNA VITA DI PERCHE’
Romualdo passeggia per le strade di un paese non suo, ma si sente nonostante tutto il padrone a causa di un’ infanzia negata.
Frequenta posti disparati tranne luoghi di istruzione. La sua scuola è la strada e ha imparato bene a coniugare il verbo “dare”.
In ogni suo discorso il verbo dare è presente e la sua mano protesa verso il prossimo è di normale amministrazione.
Non tutti sono, però, disposti ad ascoltarlo e ad accettare i suoi modi di fare.
Romualdo non è un bambino così sfrontato, a volte si vergogna soprattutto quando incontra bimbi come lui ben vestiti, ben pettinati e con un faccino candido.
A volte si domanda: “Perché io sono un diverso? E perché non posso vivere in maniera spensierata con la mia mamma?“.
Sono domande a cui non può rispondere e non può rivolgere a nessuno.
Il suo patrigno non concepisce tali pensieri e la mamma è una povera donna costretta ad accettare una realtà imposta.
Romualdo è sempre a quel semaforo, alla ricerca di un volto simpatico e buono. Il suo cuore è grande e ricco di sentimenti. Non ama la cattiveria e quando vede cose non piacevoli, agisce.
Come quel giorno…………
“Una signora benestante e sola era in balìa di un delinquente che voleva con l’inganno impossessarsi della borsa.
Romualdo con un motivo banale depistò il malvivente costringendolo ad acquistare un corno altrimenti la sua sarebbe stata una vita ricca di sventure”.
«Romualdo non vuole essere ringraziato, vuole solo essere accettato» - rispose alla signora.
La signora commossa da tali parole chiese al piccolo: «Ti piacerebbe imparare a leggere e a scrivere?»
Quel cenno di capo rappresentò l’inizio di una vita nuova sia per Romualdo che per la sua mamma.
Romualdo ora si pone altri ”Perché” scettico di aver raggiunto l’apice della felicità...
I sogni sono verità nascoste di un’anima trepidante e vogliosa di cambiamenti.
Scarcelli Isabella
Una vita di perchè
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Una bella fiaba dei nostri tempi, un argomento affrontato con delicatezza,
il disagio spesso rappresenta un ostacolo a socializzare, tanto più quando il dialogo viene meno nelle mura domestiche. Così i buoni sentimenti restano chiusi lì insieme ai sogni.
Una storia a lieto fine, dove ogni pregiudizio viene messo da parte e i sogni e le speranze dei più deboli , riaffiorano e volano leggeri fino a realizzarsi in un cielo infinito.
il disagio spesso rappresenta un ostacolo a socializzare, tanto più quando il dialogo viene meno nelle mura domestiche. Così i buoni sentimenti restano chiusi lì insieme ai sogni.
Una storia a lieto fine, dove ogni pregiudizio viene messo da parte e i sogni e le speranze dei più deboli , riaffiorano e volano leggeri fino a realizzarsi in un cielo infinito.
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