- Prima domenica di Avvento. 28 novembre 2004
La Liturgia di qs prima domenica di Avvento ci spinge a riflettere sull'incontro con il Signore Gesù che viene. Possiamo collocare qs venuta alla fine dei tempi oppure pensando alla fine della ns vita terrena: bisogna certamente prepararsi ad entrambe e tuttavia rischiano, nella ns mente, di essere due "venute" lontane, a cui pensare il - possibile.
Ma la ricchezza della Liturgia non si esaurisce nelle letture della Parola di Dio. Infatti in un prefazio dell'Avvento troviamo una frase che illumina la ns spiritualità e la ns preparazione all'incontro con Gesù: "Ora il Cristo Tuo Figlio viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, xchè lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell'amore la beata sxanza del suo Regno”. Magnifiche parole, che invitano a svegliarci dal sonno e a rivestirci del Signore Gesù Cristo. Comportandoci onestamente e senza seguire desideri peccaminosi, come ci ricorda San Paolo nella seconda lettura.
La carità è la misura della fede: accogliere ogni xsona (anche quelle che ci danno un po' fastidio!) è accogliere Gesù Cristo che ci viene incontro, e testimoniare un amore che ha la sua radice nell'Amore del Padre e che può trasformare davvero il mondo. Il discepolo di Gesù, attendendo la sua venuta, non se ne sta con le mani in mano, ma oxa con coraggio ed entusiasmo x portare amore dove non c'è amore, x dare un po' di luce a chi vive nelle tenebre. (dR)