venerdì 23 dicembre 2011, ottavo giorno di novena al Natale di nostro Signore:
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- Parola di Dio dal libro del profeta Isaia (7, 10-15)
Il Signore parlò ancora ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.
- Per la riflessione
L'annuncio a Maria, raccontato nel Vangelo di Luca, era già stato promesso da Dio al re Davide. Maria è la mamma di Gesù perché ha creduto alle parole dell'Angelo, e quindi è il modello di tutti coloro che credono alle promesse di Dio. Maria è immagine della Chiesa. E le promesse di Dio continuano a compiersi, ancora oggi, proprio nella Chiesa. Così la Chiesa intera, ogni domenica celebra il suo grazie, fa eucaristia. La parola Eucaristia significa ringraziamento. Ogni domenica e in ogni Messa noi rendiamo grazie a Dio perché si è fatto piccolo in Gesù, è nato da Maria secondo le sue promesse e si è fatto uomo per salvarci. In ogni Messa le promesse di Dio si compiono di nuovo per noi e la gioia di Maria diventa la nostra gioia e ci apre il cuore rendendolo capace di ringraziare".
- Il mosaico
Nelle icone della Natività, in genere il personaggio in primo piano è la Madonna, per sottolineare che Gesù è nato da una donna vergine, cioè non per "volere di uomo", o per i determinismi di questo mondo. Egli si è incarnato grazie all'incontro tra la potenza dello Spirito Santo e lo spazio di accoglienza che la creatura offre al dono di Dio, consapevole di essere portatrice di un mistero che la trascende infinitamente. Maria è semisdraiata, perché è partoriente. Nelle raffigurazioni antiche normalmente le mani della Madonna erano raffigurate fasciate, perché Eva le aveva usate per prendere il frutto proibito. Nel mosaico, invece, una mano della Vergine è posata in corrispondenza dell'altare, ad indicare il dono che ella fa del suo figlio Gesù. Maria rappresenta il rovescio di Eva e dell'umanità che cerca di possedere. L'altra mano è sulla guancia, nell'atteggiamento di chi è di fronte a un evento troppo grande, che sorprende. Maria è infatti stupita: partorisce questo Bambino, che è Figlio di Dio, e lo deve deporre in una mangiatoia. E di questo Bambino conosce il destino: nasce per morire. È posto nella mangiatoia, luogo di morte, luogo che dice la volontà di Gesù di farsi cibo, pane per la vita del mondo.
- L'impegno
Quante cose riceviamo ogni giorno dalle persone con le quali condividiamo la quotidianità. Non sempre ringraziamo: oggi proviamo rispolverare quella splendida parola "GRAZIE" per ogni gesto di attenzione che riceviamo.[/color]