Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:22 am

  • Gal. 2,11: "Mi opposi a lui a viso aperto"
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Fammi persona libera, anzitutto dalla paura.

Libera anche di contestare per amore, senza paura di ferire o di essere ferito: muovermi libero davanti ai tuoi occhi!

Dona anche a noi, Signore, di saperci mettere contro i potenti quando tradiscono il bene di tutti. Contro il potere del capoufficio, ma a prezzo di mettere in pericolo la mia carriera.

Contro il potere di chi ha più voce nel gruppo, nella compagnia, ma a prezzo di restare un "tagliato fuori", emarginato dalla ghenga.

Contro il potere dei persuasori occulti della pubblicità, ma fino a rendere la mia casa, il mio cònfort, i miei elettrodomestici, le mie tappezzerie e il mio abbigliamento davvero diversi da chi non si considera all'opposizione.

Insegnami, Signore, a mettermi contro per Amore, a protestare per Amore, più per gli altri che per me, a lottare non solo per Amore, ma anche con Amore.

Insegnami tuttavia ad amare il nemico contro cui combatto!

Liberami dall'insidia di chi contesta contro l'abuso, ma non sa pagare coerentemente per primo, a cominciare dalle ferie e dal suo conto corrente.

Insegnami a contestare per gli altri anche quando a me va tutto bene, a contestare con amore anche i miei amici più fedeli.

Fammi accorgere di quelle amicizie che potrebbero diventare conniventi con le mie pigrizie, con le mie paure di espormi, con il timore di non vivere "allineato e perciò moderno". Fammi riconoscere l'Amico vero in chi non mi sopporta mediocre, banale, qualunque.

Donami la gioia di far sentire mio figlio fiero di essere l'unico in classe che non possiede il videotelefonino e l'ultima versione dalla play station.

Fammi fiero di condividere una settimana di vacanza con quelli che non sanno cosa siano le vacanze, pur prevedendo che potranno tentare di assillarmi e sfruttarmi durante il resto dell'anno.

Insegnami, Signore, a contestare anche nella tua Chiesa, a contestare come hanno contestato i Santi, pagando per primi di persona, amando e pregando pur incompresi ed emarginati, per quelli che Essi contestavano in nome del Vangelo.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:25 am

  • Lc. 12,19: "Riposati, mangia, bevi, datti alla gioia"
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Prova ad usare, Signore, tutta la pazienza di cui disponi per cercare di insegnarmi a non riporre la mia sicurezza nelle cose che possiedo, nella posizione che rivesto, nella cultura che ho accumulato, nel margine del mio conto in banca, nella salute che mi sento, nell'ammirazione che mi circonda, nella personalità che mi ritrovo.

Liberami da tutte queste paralisi.

Donami invece di usare tutto come preziosi strumenti che stringo in mano quel tanto che mi serve, posandoli subito per non esserne posseduto.

Fammi sentire sicuro del fatto di essere amato, da chi mi ama, dai miei amici, da Te! Che respiro!

Concedimi la fretta di usare appena posso la casa, la salute, la macchina, la cultura, la simpatia che possiedo, per diffondere amore attorno a me, anziché aspettare chissà quando ornando di gingilli la prigione dorata del mio cuore in gabbia.

Regalami, Signore, il sereno coraggio di regalare oggi che sto bene quello che vorrei lasciare in eredità a quelli ai quali voglio bene, per poterli vedere far del bene mentre io sono ancora qui in terra.

Non permettermi di stringere fino alla fine i soldi e le cose che ho: non vorrei appesantirmi di valigie durante il viaggio della mia vita!

Ricordami sovente quel vecchio eremita che incontrando il curioso visitatore del suo monastero, mostrava la sua cella. "Ma dove tenete, buon uomo, tutte le vostre cose?" "E dove tieni tu, amico mio, qui così nel tuo zainetto che porti in spalla, tutte le tue cose?" "Ma io qui sono di passaggio!" "Anch'io!".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:28 am

  • 2Pt. 3,10: "Il giorno del Signore verrà come un ladro"
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Signore Gesù! Prova un po' a spiegarmi perché non mi hai preso per il bavero e non mi hai messo in salvo?

Forse che la guida alpina deve aspettare che lo scalatore inesperto lo chiami urlando, quando non si è ancora accorto che una valanga lo sta per investire?

Ma perché, Signore, mi hai voluto libero?

Libero di decidere per una faticosa maturazione nel mio campo seminato, cioè della mia personalità, riscaldandone le zolle al sole del tuo Vangelo.

Libero di lasciarlo ai sassi pesanti degli usi e costumi correnti, come tutti coloro che si svegliano al mattino per "tirare avanti" una giornata e aspettare la sera, per la poltrona, la cenetta, i bacini e la buona notte e basta?

Perché mi hai lasciato libero di aprire il mio campo alla zizzania devastante della competizione, dell'immagine, del possesso, dell'arrivismo o, peggio ancora, del "tran-tran" di quasi tutti?

Perché mi hai permesso di guardare il mio campo fiorito a primavera dimenticandomi che le stagioni si susseguono, gli anni passano... e la morte si avvicina?

Spiegami, Signore, come posso trasmettere a tutte le tante persone che amo l'allarme costante di queste primavere che passano mentre si avvicinano la mietitura e la vendemmia dell'ultima estate?

Perché hai permesso a me, seminatore miope e cecuziente, di coltivare l'orto della mia piccola vita senza accorgermi delle foreste che vengono sconvolte e sterminate accanto a me, dalle piante fino agli abitanti dell'Amazzonia del Brasile e di tutte le piccole "amazzonie" attorno a me?
  • "Figlio mio: ti ho voluto libero!

    Ecco il mistero.

    Ora sta a te decidere se vivere vigilante e appassionato per il campo tuo e di tutti, o distratto!

    Ora sta a te coltivare intensivamente ogni metro quadrato del tuo campo, sfruttare quattro quarti d'ora ogni ora di quest'oggi da vivere a cuore aperto, aperto come il solco, aperto alla mia Parola, attimo per attimo, mentre ti suggerisco quello che di più bello puoi fare in quell'attimo.

    Quella primavera e quell'attimo della tua vita non torneranno mai più sulla zolla della tua giornata.

    Ora o mai più!"
Concedimi Signore il terrore di disperdere la tua semente.

Concedimi la gioia di lasciarti arare il mio cuore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:29 am

  • Mc. 1,25: "Taci! Esci da quell'uomo! E lo spirito immondo, straziandolo, uscì da lui"
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Signore Gesù, alla cui presenza lo spirito maligno dell'indemoniato si è sentito in dovere di rivelarsi padrone da non scocciare, dona anche a noi di non sentirci più padroni indiscussi di noi stessi.

Dona anche a me il coraggio di fissare negli occhi il demonio che abita clandestino nel mio cuore, donami di scoprirmi abitato da forze sconosciute che lottano inesorabili e nascoste contro la mia felicità.

Donami di accorgermi che io non sto facendo quello che voglio veramente perché tanto spesso ciò che sento spontaneo non è per il mio vero bene.

Donami il coraggio di combattere con ogni forza per liberare la mia mente dalle onnipotenze ingannatrici della pigrizia, dell'ambizione, della spontaneità istintiva, del nervosismo automatico, della sessualità cieca, della bramosia e, soprattutto, dell'indifferenza.

Donami di accettare con determinazione gli strappi che l'indemoniato del Vangelo accettò pur di farsi liberare da quella presenza ingannatrice che ci spinge a cercare la felicità all'indirizzo sbagliato del piacere.

Donami, Signore, il coraggio del silenzio per ascoltare il rumore sommesso delle catene che mi stringono, donami la fedeltà ad ogni prezzo alla pausa per l'incontro con te, magistrato inquirente sulle mie schiavitù.

Donami persone che vogliano il mio vero bene vigilando sulla pausa del mio incontro quotidiano con te nella preghiera.

Dona anche a me, come a questo indemoniato, l'ebbrezza di sentirsi finalmente fiorire, profumare dentro il nostro cuore tutti i sogni di bellezza, di armonia, di trasparenza, di audacia, di abbracci universali che tu ci avevi seminato dentro.

Quei sogni che il Maligno teneva incatenati dentro la prigione del comportamento comune, del "son fatto così".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:19 am

  • Rm. 8,13: "Se con l'aiuto dello Spirito nascondete le apparenze del corpo"
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Grazie, Signore Gesù, per la libertà interiore, per lo sguardo positivo, per il sorriso aperto che incontriamo nel corpo di quel Malato che non ha accolto la malattia come irreparabile sventura ma come tuo dono misterioso.

Grazie per il cuore libero di amare dentro il corpo dell'operaio appesantito da un lavoro disumano, per quel cuore capace di amare perfino il "padrone" che lo sfrutta.

Grazie per l'allegria, per la voglia di vivere, per la simpatia travolgente che spira dal corpo obeso della ragazza brutta.

Grazie per la serenità luminosa, per il trabocco di affetto, per il fascino irresistibile del ragazzo poco intelligente che sa sorridere del proprio limite mentale.

Grazie per l'intelligenza luminosa di quel ragazzo cresciuto in una modesta famiglia di campagna, che ha sostituito i libri delle scuole medie con il piccone e la vanga del lavoro minorile.

Grazie per la giovinezza travolgente che leggo negli occhi lucidi, sorridenti e penetranti dell'Anziano incartapecorito dalle fatiche e dagli anni.

Grazie per la sensibilità d'animo e per la purezza di cuore che scopro nella ragazza sfacciata che dimentica per un momento il suo atteggiamento provocante per lasciarsi guardare negli occhi.

Grazie per l'intenerimento di cuore e la nascosta, eroica generosità della signora borghese che non si accorgere di coprire il suo costoso profumo con l'odore acre del letto bagnato che accudisce nel ricovero dei vecchi.

Grazie per l'incantevole sorriso felice del panciuto bimbo africano che il mio benessere sta in questo mondo globalizzato uccidendo.

Grazie, Signore, per il miracolo di questo sguardo pulito e penetrante che regali al mio cuore di fango: lo sguardo capace di intuire l'anima al di là della corteccia dei corpi.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:20 am

  • Rm. 6,14: "Non siete più sotto la legge ma sotto la grazia"
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Grazie, Signore Gesù, perché non ci hai comandato dal di fuori questo o quell'altro, ma ci hai detto che i frutti buoni della nostra vita sarebbero spuntati dal di dentro, proprio come il grappolo spunta dalla vite, seriamente coltivata.

Grazie perché non ci hai comandato dal di fuori di amare tutti, e perfino i nemici: Tu ci hai rivelato che la faticosa esperienza di sentirci amati dentro dall'Amore traboccante del Padre, avrebbe traboccato nell'Amore gratuito, anche per i nemici!

Grazie perché non ci hai imposto dal di fuori di "pregare senza sosta", ma ci hai promesso invece la perseverante voce interiore dello Spirito, inseguita pregando in mezzo al fracasso del mio cuore.

Grazie perché ci hai detto che quella voce interiore avrebbe dal di dentro cantato "gemiti inenarrabili" di lode al Padre, nello sguardo a Te anche mentre fermo l'auto al semaforo stradale.

Grazie perché non ci hai comandato dal di fuori la fedeltà a tutti i costi come dovere imposto ai coniugi.

Tu ci hai invece rivelato che il sacramento del matrimonio, vissuto nella fede, celebrato nella preghiera familiare, mi avrebbe fatto sentire dal di dentro che la via della vera gioia poteva passare per la "Via Crucis" della fedeltà a un amore tradito e crocifisso.

Grazie perché mi fai sentire fin d'oggi dal di dentro che questa lotta per me e per il mondo più bello potrà vincere o perdere qualche battaglia qui in terra, e poi vincerà la guerra in Cielo.

Grazie perché ci hai rivelato che la forma più piena di nostra "attività" diventa la più piena "passività" al tocco discreto e inesorabile dello Spirito nei nostri cuori!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:22 am

  • Gv. 8,31.36: "Se rimanete fedeli alla mia Parola...sarete liberi davvero"
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Scampami, Signore, dal pericolo di combattere il formalismo legalista con lo spontaneismo qualunquista del "come ti viene - come ti senti", "liberi tutti".

Insegnami la differenza tra la facile spontaneità della belva e la faticosa autenticità della persona che spende tutta la vita a lentamente partorire l'uomo, la donna che Dio ci ha concepito in cuore!

Insegnami a distinguere nella giungla del mio cuore le tante erbacce rigogliose e veloci dalle poche, faticose piante da frutto, da coltivare con cura e potare con coraggio!

Difendimi dal fascino facile del sorriso e del cipiglio di "quelli che fanno tutto quello che vogliono" facendomi intravedere alle loro spalle il clandestino tiranno del piacere.

Ma liberami parimenti dall'incubo della legge quando intravedo nell'obbedienza assillante alle norme l'unica strada per guardarmi alla sera soddisfatto allo specchio della mia coscienza.

Insegnami la familiarità con i Santi, che hanno trovato la pace proprio nello scrupolo assillante di obbedire sempre e sempre più alla voce esigente della propria coscienza, alle ispirazioni sempre più audaci del tuo Spirito.

Grazie, Signore, perché tu mi hai detto che non ti interessava "l'ordine delle cose", ma l'ordine dei cuori.

E ancora aggiungevi: "Ascolta figlio, tutte le leggi, coagulo certamente della saggezza dei secoli.

Ascolta le leggi della mia Chiesa, che tentano di custodire e talora inscatolare lo Spirito!

Ascolta tutte le leggi, ma poi, alla fine, ascolta la mia voce dentro la tua retta coscienza, tanto più libera ma tanto più esigente di tutte le leggi!

Allora vivrai libero; libero davvero: non schiavo della belva che ti abita dentro, né schiavo dell'immagine che ti impongono fuori!

Allora sentirai che l'ordine non ti scende addosso come una divisa, ma ti fiorisce dal di dentro come un fiore!

Ne vivrai profumata la vita tua: ne profumerai di libertà l'altrui: quel fiore l'ho seminato io nel tuo cuore!"
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:24 am

  • At. 5,27: "Bisogna obbedire a Dio più che agli uomini"
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Mi sento, Signore, immerso in una società dove sotto l'illusione di una libertà sovrana, vengo comandato dai poteri occulti che mi circondano: illumina il mio giudizio e guida i miei passi in modo da camminare sempre davanti a Te, libero dal giudizio degli uomini, e ancor più libero dal giudizio dei potenti.

Mettimi con chiarezza davanti ai comportamenti ambigui imposti dall'ambiente del mio lavoro: sappiano tutti che preferisco obbedire alla mia coscienza, tua voce nel mio cuore, piuttosto che alle lusinghe della carriera.

Fammi obbiettore di coscienza davanti alle norme legalizzate che insidiano la vita nascente, obbiettore a quelle spese militari che lo Stato sottrae alla fame dei Poveri, obbiettore alla falsa pietà della "morte dignitosa" che si sostituisce a te nell'ultima parola sulla vita; obbiettore alle leggi del mercato, considerate giuste perché ineluttabili, che dividono inesorabilmente il mondo in quelli che mangiano e quelli che ne sono mangiati.

Dilata, Signore, gli orizzonti del mio cuore al pensiero dei tantissimi che in questo secolo, ed ancor oggi, pagarono e pagano la professione della loro fede in te, la professione del loro schieramento dalla parte degli Indifesi, con la disoccupazione, con l'emarginazione, con le vessazioni poliziesche, con il carcere, con la tortura e con la morte.

Voglio domandarmi con tutta onestà come mi comporterei io oggi al loro posto!

Libera i cristiani dal fascino ambiguo e sdrucciolevole delle persone importanti, sospingendo invece il loro cuore con la simpatia verso tutti quelli che non contano davanti al mondo ma contano davanti a Te.

Dona Signore anche a me gli stessi nemici che tu hai voluto per te.

E quando io potessi ricevere il dono santo della persecuzione, aggiungimi di imitarti nella compassione, nel perdono e nell'Amore per i miei Persecutori!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:27 am

At. 20,13: "Gli Inferi resero i morti che tenevano prigionieri"

Lasciami incuriosire Signore su questa parola inventata dai teologi, che pur tuttavia trova solido fondamento nella primitiva formulazione del Credo Apostolico: "morì, fu sepolto e discese agli inferi".

Tu ben capisci come non si tratti di una sciocca curiosità, ma come proprio in questa parola sia racchiusa la grande speranza per la salvezza universale di tutti i popoli, a cominciare da quel miliardo e mezzo di Cinesi, dei quali ci accorgiamo soltanto adesso quando sconvolgono, con il loro lavoro da affamati, le pacifiche e finora vantaggiose transazioni commerciali.

Tu ben capisci quanto possa turbarci la tua esaltante e pur terribile frasi: "chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna!"

Ma come può mangiarti e berti la stragrande maggioranza degli uomini che vissero e vivranno senza mai conoscere la tua sconcertante eredità eucaristica, se neppure conoscono il tuo nome?

E come potranno mangiarti e berti tutti i nostri del mondo occidentale per i quali la pressione di conformità del Sistema a reso il rito eucaristico tanto simile ad un arcaico rito stregonico?

Fu forse inventata questa parola "Limbo" da quei teologi che credevano ormai tutto il mondo allora conosciuto pervaso dal Cristianesimo, così che solo per i bambini morti senza battesimo si ponesse il problema della salvezza?

Ma il Primo discorso di Pietro ben chiarisce che tu, il Cristo, non fosti abbandonato negli Inferi (At. 2,31) e la prima tradizione apostolica del Credo bene aggiunge che non ci andasti, dopo la tua morte, a fare una passeggiata, ma a "liberare" tutti i giusti, d'Israele prima e della Storia poi, che avevano vissuto credendo quello che Paolo stabilisce essenziale alla salvezza: credere che Dio c'è e che è giustiziere.

E qui ci corre incontro l'affannosa domanda sulla salvezza universale, ricordando le imprudenti parole di Papini secondo il quale l'inferno c'è ma è vuoto, perché anche un solo dannato per sempre segnerebbe una imperdonabile sconfitta del tuo Amore Onnipotente, capace di convertire Hitler e Napoleone in punto di morte.

Eppure l'enciclica del Papa (Dominus Jesus) ribadisce che ogni religione può contenere qualche valore ma solo attraverso di Te, direttamente o indirettamente, si ottiene salvezza.

Altrimenti Tu saresti soltanto uno dei tanti!

Lasciami fantasticare su "chi" eri tu, Gesù, che scendevi agli inferi, se ormai il tuo corpo era cadavere. Eri Gesù o solo Dio?

E cosa pensare di quei teologi che fanno cronologicamente coincidere la tua morte, la tua resurrezione e la tua ascensione al cielo, lasciando a noi mortali l'illusione di una successione temporale?

E poi come pensare ad "un posto" in cui si erano radunate le "anime" dei giusti, se le anime non hanno corpo e perciò neppure domicilio, pensiero così legato al mondo greco che vedeva l'anima nel carcere del corpo?

Signore Gesù solo questo ti domando: come farai a decidere del tempo d'un battere di ciglio, come è definita la vita nella Bibbia, la sorte infinita, eterna, per sempre?

Come farai tu Gesù, e Dio stesso, a vivere felici se una sola delle vostre creature soffrirà eternamente?

Ti ripeto, Signore, la frase del centurione: "io credo Signore, ma tu aumenta la mia fede, fino al giorno che vedrò!"
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:29 am

  • Sal. 19,9: "I comandi di Dio sono limpidi"
Ma perché, Signore Gesù, hai creato le cose e il corpo, dentro questo mondo dove tutto si consuma e si sporca, costringendoci a vivere in lotta continua contro una corruzione fisica che sicuramente vincerà dentro la nostra bara?

Permettici, Signore, di sentirci meglio in un corpo pulito, ma insegnaci soprattutto il gusto della propria pulizia interiore: il gusto di parole ripulite da ogni falsità, acredine o raggiro; il gusto di gioie pulite, il gusto di abbracci puliti.

Insegnaci il gusto di sentimenti ripuliti da ogni disprezzo, adulazione, rabbia, invidia, bramosia di piacere, voluttà di possesso, compiacimento di sé.

Insegnami, Signore, a diventare uno di cui si può dire: "Guardatelo negli occhi: è una persona pulita".

Insegnami il gusto della limpidezza e della trasparenza in un ambiente lavorativo di adulazione, il gusto di dire le cose sempre del tutto come sono, subito, e a tutti.

Dammi il gusto di guardare pacatamente l'altro negli occhi, con i miei occhi luminosi e trasparenti.

Ma dammi anche il gusto di lasciarmi guardare liberamente negli occhi, il gusto del linguaggio ripulito da parole pesanti, volgari, maliziose, un linguaggio capace di comunicare nel candore le verità più difficili.

Affina il gusto di un contatto dei nostri corpi, capace di lasciare in cuore nostalgie di limpidezza, così da poterci poi guardare ancor più di prima nella trasparenza degli occhi.

Preservaci dalla tentazione di nascondere un cuore infetto dentro un corpo profumato.

Rivelami il profumo della pulizia interiore, dentro il corpo del fratello che la nobile sporcizia della povertà e della malattia non riesce a macchiare.

Donaci di sentirci a posto non solo quando il corpo pulito e sano ci dona sicurezza ed entusiasmo, ma soprattutto quando alla sera presentiamo ai tuoi occhi una coscienza per quanto possibile pulita, pronta nel candore al tuo abbraccio!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:30 am

  • Es. 12,16: "Avrete una convocazione sacra"
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Non permettermi, Signore, di uscire da una liturgia esattamente come sono entrato: Tu, Signore, avresti scritto sulla sabbia del mio cuore.

Non permettermi, Signore, di partecipare a una liturgia come uno spettatore in platea davanti a una commedia che già conosce a memoria: Tu non saresti, Signore, il Dio della novità nella mia vita!

Non permettermi, Signore, di osservare schizzinoso le banalità di certe liturgie, elargendo sorrisi di consenso o riversando smorfie di disgusto, asserragliato nel balconcino privato del mio defilato giudizio: la Chiesa non sarebbe la mia famiglia!

Non permettermi, Signore, di assistere impotente al monopolio clericale della liturgia, come se questa fosse ovviamente "affare del prete" e il prete fosse "inattaccabile".

Non permettermi, Signore, di partecipare tranquillamente, con il viso pacificato di chi sa benissimo che lì non c'è nulla da prendere e nulla da perdere, a liturgie scontate, dove il Vangelo non raccoglie e non rimanda la sfida della moderna società secolarizzata.

Grazie, Signore, perché ho incontrato il mondo della fede, perché ho conosciuto chi ti ha conosciuto, perché ho varcato la soglia misteriosa dei templi e dei riti, questi gesti così strani fatti per parlare con Te!

Grazie per i Sacramenti, per questi appuntamenti visibili con la persona dell'Invisibile, per questi gesti sempre uguali lungo i secoli e attraverso i continenti, nei quali sfuggo all'arbitrio solitario del mio incontro con Te, entrando in questa casa e in questo rito comune a tutto il tuo Popolo, la Chiesa.

Ma grazie ancora di più perché mi hai guidato a scoprire che le tracce della mia fede emotiva e personale mi conducevano ai riti comuni, collettivi e "oggettivi" della mia Chiesa: li mi scampi dal pericolo di fare della fede una emozione allo specchio di me stesso.

Perché è nella Chiesa che Tu mi hai dato appuntamento con Te insieme ai fratelli, mi regali l'ebbrezza di sentirmi Popolo, e Popolo di Dio!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:32 am

  • Ebr. 9,1: "I sacrifici esteriori non sono graditi a Dio"
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Signore Dio Altissimo: davanti alla tua maestà ogni lingua tace e noi ben comprendiamo come, davanti a Te, la più adeguata delle parole sia il silenzio.

Ma da millenni gli uomini e le donne che sanno stupirsi di essere al mondo sentono anche il bisogno di parlarti: e Tu ascolti quello che ti diciamo come se Tu non sapessi già quello che ti vogliamo dire, prima che noi apriamo bocca!

Ti ringraziamo per il dono che hai offerto ai mistici, e talvolta anche a noi, di poterti incontrare nel faccia a faccia, nel contatto intimo e solare, certamente muto, come quando incontriamo, nell'abbraccio muto la persona amata: quel silenzio vale più di tante parole.

Ma Tu hai voluto che parlassimo con te, non per informarti di quello che già sai, ma per prendere noi coscienza di quello che ti domandiamo, di chi siamo, di dove stiamo andando.

Aiutami a vivere consapevole ogni momento liturgico, con l'attenzione e il palpito che vivo durante la partita della mia squadra, mentre ritiro l'esito medico di una analisi importante, quando firmo un assegno, o nel momento di ricevere una lettera della persona che amo di più.

Fammi attento alla Tua liturgia, alimentando l'attenzione perfino con il sospetto di star parlando al vuoto: noi, piccole formichine abbandonate su di un pulviscolo della galassia, stiamo parlando col Creatore dell'Universo: forse troppo bello per essere vero?

Fammi attento alle parole della Tua liturgia: Tu hai deposto fra quelle righe un messaggio speciale per me: guai a me se lo perdessi!

Fammi attento alla Tua liturgia, ricordando che quelle stesse parole, in varie lingue, sono state pronunziate da miliardi di persone nei secoli, ed oggi stesso quelle stesse parole attraversano oceani e continenti.

Fammi attento alla Tua liturgia perché non si tratta ne solo di una lezioncina istruttiva ne di una ossequiente commemorazione: Tu hai detto di essere Tu stesso, personalmente presente quando "due o tre", o più ancora, si raccoglievano nel Tuo nome.

Fammi attento alla Tua liturgia sintonizzando pensiero, sentimenti e voce con tutti gli altri credenti che pregano con me: sento che stiamo anticipando qui in terra le armonie eterne, luminose, gaudenti, del Cielo!

Grazie per l'esperienza sempre fiorita del rito domenicale, questo giorno in cui non si lavora, per dirci l'un l'altro che non siamo al mondo per lavorare, ma per amore ed essere amati.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:34 am

  • Mt. 15,8: "Il cuore di questo popolo è lontano da me"
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Grazie, Signore: i tuoi carcerieri tennero la tua Eucarestia distante dal Popolo, inaccessibile dagli innalzati Tabernacoli di quei tempi rigoristi, pensando che il Popolo ti fosse lontano e ti dovesse riconoscere ben prima padrone che padre.

Grazie per il dono dell'Eucarestia offerta all'innocenza dei bimbi che sanno in quella circostanza trovare la chiave per i cuori arrugginti dei Genitori lontani dalla fede.

Grazie perfino per quel sorpassato catechismo popolare di S.Pio X, disponibile per essere imparato a memoria, botta e risposta, in quei tempi in cui il diffuso analfabetismo teneva il Popolo lontano dalla Bibbia, libro allora ai laici rigorosamente proibito.

Grazie per chi non si avvicina ai Lontani mutilando il tuo Vangelo delle pagine più impegnative, pensando di accattivarsene così la simpatia.

Essi lottano per non ridurre lo "scandalo della Croce" ad una istruttiva favoletta, come vorrebbero oggi i cocktails religiosi, di marca orientale, quella New Age che tanto affascina e confonde i nostri giovani.

Ma lasciaci tuttavia perplessi, trepidanti e dialoganti, Signore, davanti alle sfide che l'ingegneria genetica, la ricerca storica, le scoperte della psicanalisi, la rivoluzione informatica, la globalizzazione televisiva lanciano alla nostra fede.

Non permettere che mai ci asserragliamo nelle protette e muffite sacrestie, dietro le barricate di qualche altisonante condanna, intimiditi dalla marea montante della sfrontatezza delle giovani generazioni, fuggiaschi in qualche esperienza misticheggiante.

Rendici attenti ed entusiasti militanti della nuova evangelizzazione per un progetto culturale che restituisca all'uomo la freschezza, l'originalità e la profondità del sogno evangelico.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:35 am

  • Mt. 2,1: "Alcuni Magi giunsero da Oriente per domandare"
Ecco, Signore, che bisogna subito allargare il presepio!

Occorre far posto ad ospiti inaspettati, che arriveranno chissà da dove.

Non basta sistemare i cosiddetti Re Magi, con i loro costumi pittoreschi, la servitù esotica, i cammelli e le some preziose: occorre scrutare lontano l'orizzonte, fissare piste non marcate dalle mappe ufficiali e prepararsi ad incontri imprevisti.

Ecco che i nostri conventi vuoti e cadenti si riempiono di sorridenti negretti: danno colore nuovo alle nostre mura stinte, innestando nel Vangelo il loro prezioso esotico tesoro.

Dammi, Signore, la passione di incontrare le persone che non conosco, senza arroccarmi nelle mie abituali, asfittiche amicizie.

Dammi quello spintone necessario per deporre le pantofole e uscir di casa sguazzando nel fango della strada: voglio manifestarti dovunque, voglio cogliere ovunque la tua manifestazione!

Fammi rivivere, Signore, il paesaggio della tua Epifania, la tua Gerusalemme allora come oggi terra insanguinata: voglio mettere in progetto nel mio calendario una visita o un ritorno su quei sassi che tu hai calpestato, su quella terra che hai inzuppato del tuo sangue!

Mettimi in guardia contro gli scribi, i sapienti, i dottori della legge, che ai Magi, cercatori di te, non seppero dare altre risposte che parole immobili e astratte, ingessati e paralizzati dalle loro certezze hanno saputo ripetere una lezione senza lasciarsi scottare dalla tua Parola.

Fammi bruciare invece, al fuoco della tua Parola, fammi mettere, come i Magi, in audace cammino, così che la fiamma del mio cuore incendiato possa diventare segnale, epifania, per i tanti che si accontentano della lampadina azzurrognola e schermata accanto al televisore serale.

Fammi apprezzare la cultura di questi Magi che non ne fecero uno scudo contro ogni novità, ma trampolino verso nuovi pericolosi orizzonti!

Fammi credere anche in questa cultura secolarizzata, ambigua sprezzante ambiziosa, frettolosa nelle sue conclusioni terreniste, per scoprire nel suo schiaffo lo stimolo accogliere nel Vangelo di sempre le risposte di oggi.

Rendimi come Abramo e questi Magi, capace di abbandonare le terre sicure e inaridite delle mie tranquillizzanti certezze, abbandonata la micidiale poltrona serale, verso quei panorami culturali, scientifici, di costume, di presunta innovativa liberante moralità, per un confronto coraggioso né prevenuto, né intimorito, in questa Società dove Gesù diventa precipitosamente minoranza.

Scampaci da quelle adunate oceaniche di giovani, arroccati nelle loro schiere allineate e compatte, che tornano a casa con il cuore traboccante di entusiasmo, senza saper raccontare la novità che hanno incontrato!

Salvaci dagli entusiasmi collettivi che procedono per passione di conformità entro i confini del 1000 volte ripetuto, senza generare arditi solitari capaci di confrontarsi singolarmente con il professore sprezzante e con il capoufficio derisore.

Mandaci uomini e donne nuovi per questo mondo nuovo.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:37 am

  • At. 10,25: "Non c'è distinzione di persone: anche i Lontani sono vicini!"
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Che bello questo Pietro che insiste per far accogliere i Lontani, i "Diversi" nella grande famiglia del Popolo di Dio!

E lo Spirito Santo entra in scena in appoggio stando proprio dalla parte della novità, dell'accoglienza, del diverso, scendendo imprevedibilmente sui Lontani, presenti alla predicazione dell'Apostolo.

Matteo, l'evangelista degli Ebrei, intendeva così mettere subito in prima evidenza che il Vangelo non è fatto per circoscrivere e difendere noi cosiddetti vicini, ma per sempre più dilatare l'abbraccio di un mondo fraterno, al di là delle barriere di razza, di politica, di cultura e anche di religione: il credente, uomo, donna universali!

Dilata, Signore Gesù, i confini stretti del mio cuore: insegnami ad amare intensamente domandando alle persone amate di non stringermi con il loro abbraccio soffocante, spalancando invece le loro braccia, accanto alle mie, per un più vasto abbraccio!

Insegnami a sentire sempre più "mie" le persone nella misura in cui vivono e si dimostrano più degli altri!

Amplia, Signore, i miei interessi dal mio piccolo mondo al Tuo grande mondo, leggendolo non con gli occhi grandi ma freddi e vuoti dei politici, ma con i Tuoi occhi innamorati dall'alto della Croce!

Insegnami attenzione per tutti questi "Marocchini" che invadono le nostre città con un rapporto non di elemosine ma di scambio con il loro mondo.

Guida le nostre vacanze e i nostri viaggi al di là dei "cantucci in santa pace" a visitare non i sassi ma le persone, i drammi e le speranze dei popoli dove si gioca l'avvenire del mondo!

Lancia la mia preghiera oltre gli angusti confini delle "parrocchiette", lungo la traiettoria delle Tue braccia spalancate e crocifisse!

Fammi scoprire e appassionare per i Lontani del mio pianerottolo.

Fammi trafiggere dai Lontani televisivi che lanciano imperterriti il loro avvelenante messaggio delle 7 S: soldi, salute, sesso, successo, sembianza, solitudine, sportismo, cui Gesù contrappone l'"S" di Servizio... Amore.

Concedimi l'amore di chi pensa, palpita e ama "alla grande".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:38 am

  • 1Ts. “Annunzio il Vangelo in mezzo a molte lotte”
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Fammi persona libera, anzitutto dalla paura.

Libera anche di contestare per amore, senza paura di ferire o di essere ferito: muovermi libero davanti ai tuoi occhi!

Dona anche a noi, Signore, di saperci mettere contro i potenti quando tradiscono il bene di tutti.

Contro il potere del capoufficio, ma a prezzo di mettere in pericolo la mia carriera.

Contro il potere di chi ha più voce nel gruppo, nella compagnia, ma a prezzo di restare un “tagliato fuori”, emarginato dalla ghenga.

Contro il potere dei persuasori occulti della pubblicità, ma fino a rendere la mia casa, il mio confort, i miei elettrodomestici, le mie tappezzerie e il mio abbigliamento davvero diversi da chi non si considera all’opposizione.

Insegnami, Signore, a mettermi contro per Amore, a protestare per Amore, più per gli altri che per me, a lottare non solo per Amore, ma anche con Amore.

Insegnami tuttavia ad amare il nemico contro cui combatto!

Liberami dall’insidia di chi contesta contro l’abuso, ma non sa pagare coerentemente per primo, a cominciare dalle ferie e dal suo conto corrente.

Insegnami a contestare per gli altri anche quando a me va tutto bene.

Insegnami a contestare i miei amici più fedeli quando intravedessi in loro il pericolo di lasciarsi avvelenare dalle mode correnti, dell’invidualismo familiare, dal fascino delle politiche antievangeliche, dal sogno di figli sani, belli, onesti, riusciti, rampanti... individualisti.

Insegnami a contestare i miei amici più fedeli anche quando vedessi che una nuova gravidanza, attesa con gioia in famiglia, cancella tutti gli altri bambini del mondo.

Fammi accorgere che l’amico vero è quello che sa farmi male perché mi vuole bene.

Quello che pota la mia pianta ingiallita per fiorirla più bella.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:40 am

  • Mc. 1,12: “Andò nel deserto per essere tentato dal diavolo”
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Grazie, Signore, per l’esempio dei Santi che hanno fermamente e serenamente lottato contro le tentazioni per crescere persone donate e non dominate, impegnandosi in lotta per amore della propria armonia e non per paura del peccato e del castigo.

Insegnami a scorgere le tentazioni più sottili nel mio cuore, dal giudizio alla gelosia, dalla pigrizia all’ambizione, dallo sconforto al dubbio, all’avaria e non solo le tentazioni più evidenti della mia carne, come la gola e la sessualità.

Signore Gesù: se mi guardo intorno vedo folle di persone in preda alla comodità, alla passione, al piacere, alla pigrizia, soprattutto.

Gente che si lascia andare.

Ma il tuo deserto è stato lotta.

Vedo gente che lotta accanitamente sul lavoro, per permettersi di non lottare più, nella pausa delle ferie, nella tranquillità del capitale accumulato, nella pace della pensione.

Ma Tu mi dici che tutta la vita è lotta!

Vedo il mondo TV che sorride come una belva soddisfatta quando il pubblico non lotta più, perché può lasciarsi andare alla voglia spontanea della bevanda e della leccornia, alla voglia spontanea del riposo spensierato, alla voglia spontanea del sesso sfrenato, ma Tu hai lottato!

Tu ti sei preparato nella fatica del digiuno alla lotta contro l’Avversario che abita in ciascuno di noi: non ti sei lasciato andare alle tre facili offerte elegantemente presentate. Hai lottato!

Tu che hai respinto la tentazione del cibo senza fatica, aiutami a lottare contro il fascino avvincente del piacere a buon mercato, cogliendo nella fatica il valore vero delle cose.

Tu che hai respinto la tentazione del potere senza servizio, aiutami a lottare contro il fascino insidioso di essere qualcuno, per servirmi del prossimo, anziché servirlo.

Tu che hai respinto la tentazione di servirti addirittura di Dio e dei suoi angeli, aiutami a lottare contro il fascino malsano di una fede parafulmine della mia tranquillità anziché fuoco per le mie pigrizie!

Signore Gesù, in questo mondo di gente che si lascia andare alle più penose, squallide e perverse spontaneità, fa' di me, a tua immagine, e con il tuo aiuto, un lottatore sereno, gioioso e inesorabile, per domare le belve del mio cuore e fiorirne il giardino dell’Eden rinnovato!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:42 am

  • Lc. 2,22: “Luce per illuminare le genti”
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Che incanto, Signore, la festa popolare della “candelora”: queste candele ci indicano a cosa serve la nostra vita!

Serve a consumarsi per spargere umilmente luce e calore intorno a sé: consumarsi in luce e calore!

Donaci il fascino delle “persone-luce”, in questo mondo dominato dalle “persone-forza”: la forza fisica, la forza del denaro, la forza della giovinezza, la forza del potere, la forza dell’immagine...

Donaci di diventare “persone-luce” la cui sola presenza silenziosa fa luce ai nostri passi perché guardando loro siamo attratti dalla calamita silenziosa della loro armonia interiore.

Donaci di diventare persone luminose e rispettose come queste candele, che bucano la notte senza invadere la sua oscurità: persone capaci di indicarci la strada senza tirarci per il polso!

Donaci di diventare “persone-luce” che non si fanno forti della loro luce per accecare il prossimo, disponibili a tacere e scomparire quando labbra parolaie soffiano sulla nostra fiamma, conservando tutto il potenziale della cera per il momento più opportuno dell’ascolto.

Donaci di diventare “persone-luce” come queste candele che dove entrano regalano quella luce minima perché le dita possano muoversi e accendere l’interruttore elettrico, fino a dimenticare la candela che l’ha permesso.

Donaci di diventare “persone-ape” che accumulano lentamente, laboriosamente, il proprio tesoro di luce e lo mescolano poi, come cera delle api, nell’unico miele e nell’unica cera dell’alveare, senza pretendere il proprio nome sull’etichetta della marca in vetrina.

Donaci famiglie dove sia possibile accendere questo cero nelle nostre case, per celebrare serenamente la “liturgia della luce”, leggendo la tua Parola nei momenti più “forti” della nostra storia domestica, dal parto all’agonia, vissuta come Storia del Regno!

Donaci donne e uomini desiderosi di vivere “persone-candela” di null’altro desiderosi che di consumarsi in silenzio per dare luce e calore ai fratelli, al tuo cospetto, Signore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:43 am

  • Sal. “I comandi del Signore danno luce agli occhi!”
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Donami di scoprire una traccia di te negli Uomini di luce che hai messo sul mio cammino: guardando loro sognerò Te.

Grazie, Signore, per gli Uomini Luminosi: queste persone lineari, armoniose, risolte, che ti fissano negli occhi senza farti male e si lasciano guardare negli occhi senza abbassarli. Luminosi!

Grazie, Signore, per gli Uomini Illuminati: queste persone che mentre le incontri e parli con loro ti senti interamente, internamente accolto nel loro cuore da un Ospite che già stava parlando con chi ti ha aperto la porta del suo cuore. Uomini radar, ascolto perpetuo. Illuminati!

Grazie, Signore, per gli Uomini Illuminabili, trasparenti.

Persone dall’anima senza maschere e senza vestito.

La nudità di chi non ha nulla da nascondere ai fratelli, visto che nulla vuole nascondere al Padre.

Persone che tu ci guardi attraverso! Trasparenti. Illuminabili!

Grazie, Signore, per le persone Incandescenti: vivono per consumarsi come la fiamma, per dare luce e calore a chi li incontra. Incendia incandescente anche me! Incandescente!

Apri nel mio cuore occhi bramosi di luce sull’invisibile che già abita in noi e un giorno fiorirà, seminato dalla tua mano, colorato dalla tua luce!

Concedimi l’abbraccio di persone che mi abbracciano chiudendo con me gli occhi della testa per spalancare con me gli occhi del cuore e lasciarsi guardare insieme dal Tuo sguardo luminoso: intelligenza del passato, trasparenza del presente, fiducia del futuro!

Donami l’incontro con persone i cui occhi riflettono la consuetudine con la Tua luce!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:46 am

  • Qo. 2,13: “La sapienza è tanto più preziosa della banalità quanto la luce lo è della notte”
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Signore Gesù: se io mi guardo intorno vedo quello che vedono tutti, ma se mi lascio toccare gli occhi dalle Tue dita, ecco che io non vedo delle cose diverse ma Tu mi dai uno sguardo nuovo per leggere dentro le cose che vedono tutto quello che ci vedi Tu!

È il miracolo della fede!

Io Ti ringrazio ogni giorno di più, sempre più stupito del dono paradossale della fede, di questo sguardo misterioso e luminosissimo che mi fa vedere “un altro mondo” dentro questo mondo!

Signore Gesù! Se io apro gli occhi attorno a me vedo cose e persone una accanto all’altra, come se fossero tante pietruzze colorate, alcune più belle, altre più brutte, altre addirittura spezzate: le Tue dita sui miei occhi mi fanno vedere, in tutto questo, un disegno che c’era senza che io lo vedessi, il disegno della Tua Provvidenza sulla mia vita e sulla storia del mondo.

Quelle pietruzze diventano un unico mosaico disegnante il Tuo volto!

E le pietruzze più rotte, le persone, le situazioni più spezzate, diventano la pietruzza che disegna la Tua pupilla, pietruzza più piccola ma più preziosa delle altre!

Se guardo in me stesso vedo un insieme di sentimenti miserabili, di acredini fetenti, di piaceri bramati e strappati, di giudizi feroci, di pigrizie mortali... quasi mi vedo spirituale cadavere.

Ma se fisso i miei occhi nei Tuoi Tu mi dici “ti sono perdonati i tuoi peccati! Giovinetto, te lo dico io, alzati e cammina”.

E allora corri a urlare che vedendo l’invisibile troviamo il coraggio per tentare di trasformare il visibile di questo mondo, prigione ormai globalizzata di divorati e divoratori, in una terra più fraterna, anticipo del tuo cielo!

Se io guardo un altro ci vedo un uomo, una donna, qualcuno bello o brutto, intelligente o stupido, potente o qualunque, simpatico o antipatico... ma se mi lascio prestare i Tuoi occhi ci vedo la traccia e il santuario della Tua presenza!

Se io guardo un bicchiere d’acqua o un pezzo di pane ci vedo soltanto un bicchiere d’acqua e un pezzo di pane: se li guardo con i Tuoi occhi ci vedo la storia del mondo e della materia che verrà essa pure salvata e rinnovata per fare del Cielo una terra abitabile, ci vedo la refurtiva della rapina che il nostro mondo sta perpetrando a miliardi di assetati e affamati, ci vedo il segno misterioso del sacramento che dà la vita, il battesimo e di quello che l’alimenta, l’Eucaristia.

Se io guardo la gente per strada vedo persone che corrono per non perdere tempo e arrivare a casa in tempo per lo spettacolo televisivo.

Se chiudo i miei occhi di cieco per farmi trapiantare i Tuoi occhi di luce ci vedo, in quella strada, scritta un pezzo della storia della salvezza universale: quella gente che passa ha deciso nei propri cuori se l’Amore conta più del denaro e della salute oppure no, ha deciso cioè nei propri cuori la scelta per l’Inferno o il Paradiso, di qua adesso e poi per sempre...!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:48 am

  • Mt. 16: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”
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Grazie, Signore Gesù, perché non hai inventato una “religione” tutta spirituale, lontana dalla storia, né una “religione” tutta sociale, un partito fra gli altri.

Grazie perché hai messo nel cuore della Chiesa il tuo Spirito che parla al cuore di tutti, come Tu hai detto “sarete tutti ammaestrati dall’Alto”.

Ma grazie anche perché col servizio visibile di Pietro e degli Apostoli ci hai salvato dal diventare una congrega di visionari che sentono voci e si accaparrano apparizioni in esclusiva come una TV si riserva l’esclusiva di una finalissima di calcio.

Grazie perché in ogni secolo ed in ogni momento hai suggerito ai tuoi Profeti e ai tuoi Santi la risposta dello Spirito alle sfide di quel secolo e di quel momento, anche quando certi “uomini di Chiesa” sembravano aver già capito tutto: grazie perché soprattutto i Santi, e gli autenticati Profeti santi, fanno la vera, millenaria, eterna storia della tua Chiesa.

Ma grazie ancora per aver dato ai Santi ed ai Profeti, animati dall’Invisibile, dei riferimenti visibili: Papa e Vescovi non sono la strada, ma la indicano come indispensabile segnaletica.

Concedi, Signore, ai tuoi Santi ed ai tuoi Profeti, di non staccarsi mai dai tuoi Vescovi, come Francesco non si separò dal suo Papa, nonostante tutto.

Concedi ai nostri Vescovi di farsi ascoltatori dello Spirito che soffia in tutta la Chiesa, liberandoli dalla tentazione di pensare che lo Spirito debba garantire dopo, quello che loro hanno già prima pensato.

Grazie, Signore Gesù, per aver conferito a Pietro la responsabilità su tutta la Chiesa, nel momento in cui gli ricordavi il suo tradimento personale: così da aiutare la nostra fede a scorgere il volto divino della Chiesa Madre quando i nostri occhi vedessero solo la matrigna.

Rendici scrutatori di tutta la storia della tua Chiesa per abbeverarci al ruscello evangelico dei valori primitivi e perenni, distinti dagli acquazzoni del momento.

Insegnaci a sostituire la critica aspra e presuntuosa con la nostra conversione, con la preghiera, con le lacrime versate per la Chiesa come nostra famiglia!

Grazie, Signore, per la Tua presenza in questa Tua e nostra Chiesa che siamo noi, “sempre vergine e sempre prostituta” (S. Agostino).
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 10:49 am

  • Sal. 109,31: “Per salvare dal giudice la vita del povero”
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Ispira, Signore, a ciascuno di noi un gusto appassionato per la giustizia, a cominciare dal resto del negoziante fino alle scelte economiche del mercato multinazionale nel Terzo Mondo.

Tempera tuttavia la nostra passione per la giustizia con sentimenti di intenerita misericordia con chi ha sbagliato per un’educazione disastrata, per un momento di debolezza, per essersi trovato in situazioni disperanti.

Rafforzaci quanto basta per collaborare generosamente e coraggiosamente con la giustizia anche quando ci toccasse pagare di persona la nostra collaborazione in un processo pericoloso, volto a colpire il potente o il mafioso.

Indicaci le vie per trasformare la giusta punizione per il reato in soluzione anche e soprattutto pedagogica fino ad evitare che il carcere diventi, come oggi, la più efficace scuola di nuovi delitti.

Instillaci il ribrezzo per ogni personale o collettivo vantaggio ottenuto violando la giustizia, dalla telefonata di raccomandazione fino alla bustarella ministeriale.

Guida i nostri passi fino a compiere con amore e coraggio quell’opera di misericordia corporale che va appunto sotto il nome di “visitare i carcerati”.

Invitaci a guardare con occhio misericordioso il volto del colpevole che ci compare nel telegiornale, leggendo nel suo sguardo tutta la storia di sofferenze, soprusi e delusioni di cui è stato vittima prima di diventare carnefice.

Donaci di incontrare professionisti della legge capaci di amare le persone che giudicano, prima di giudicarle.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:19 pm

  • Lc. 1,39: "Maria visita Elisabetta"
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Come tu Maria sei del tutto "persona di cielo", donaci di incontrare qui in terra persone "di cielo", persone cioè nel cui corpo fisico già si accenna e si anticipa quella definitiva armonia che, oltrepassato il Purgatorio, potremo godere per sempre con Te, accanto al corpo tuo e di tuo Figlio e di tutti coloro che, per la conquistata armonia qui in terra, potranno mostrarsi in tutta la loro pacificata e nuda bellezza in cielo!

Mandaci uomini e donne dal corpo di cielo!

Insegna anche a noi a riconoscere, custodire e coltivare l'interezza della nostra persona, scoprendo come l'anima affiori alla superficie del nostro volto e del nostro corpo.

Insegnaci a scoprire con esultanza il volto bello sempre, a tutte le età, armonioso e luminoso, di chi ha coltivato la pace nel proprio cuore con più passione che i propri capelli.

Insegnaci a carezzare con pudica tenerezza quel volto dove gli occhi traspariscono una volontà di bussare rispettosamente al Tuo cuore per venerarti e servirti!

Insegnaci a spianare affettuosamente sulla fronte quelle rughe che non tradiscono rabbia o dispetto, disegnate dalla fatica onesta, prolungata, serena, pacificata, di un lavoro vissuto più per amore che per stipendio!

Insegnaci ad ascoltare con vibranza la voce di coloro che non parlano con la forza delle loro corde vocali soltanto ma con l'eco del palpito del loro cuore.

Insegnaci ad abbracciare con serenità l'uomo, la donna, nel cui petto posso avvertire non soltanto il palpito del suo cuore per me che l'abbraccio, ma il palpito per tutti i non abbracciati della storia!

Insegnaci a toccare veneranti quelle mani che, come le tue, hanno saputo per tanti anni sempre dare più che prendere, quelle mani che hanno saputo congiungersi nel gesto misterioso della preghiera.

Quelle mani che hanno saputo lavorare ricordando che non tenevano in mano un mattone ma il pezzo della cattedrale universale del Tuo Regno.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:23 pm

  • Lc. 1,28: "Ti saluto, interamente ricolma di grazia, Ave Maria!
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Lasciami guardare il mio sgorbio sapendo che proprio invidiando te posso cominciare a rassomigliarti!

Maria donna armonia: il mio cuore è agitato da passioni indomabili: nel tuo cuore palpitano sentimenti vivissimi, diversissimi e armoniosi come i cento strumenti di uno stesso concerto.

Maria donna candore: il mio cuore tinge di malizia i miei occhi, sguardi rapaci e capaci di giudizi crudeli: tu sei la purezza fatta persona.

Maria donna obbedienza: il mio cuore assomiglia a un cavallo selvaggio che vuole correre dove vuole lui. Guai a chi tenta di mettermi le briglie: tu hai detto un si cieco alla parola dell'Angelo, lasciandoti andare con fiducia nelle braccia del Padre.

Maria donna intera: sento il mio cuore scomposto in frantumi, agitato da sentimenti contrastanti: vedo il bene, lo apprezzo, e scivolo nel male. Tu, sei donna intera, per indicare che ogni battito del tuo cuore palpita per un unico sogno.

Maria donna conforto: c'è almeno qualcuno a questo mondo diventato quello che io non sarò mai. Io non sarò come te. Ma se gioisco delle tue vette m'incammino anch'io verso la mia collina!

Maria donna trasparenza: era possibile guardarti negli occhi e leggerti in cuore. I tuoi occhi di donna non conoscono il fascino della seduzione: brillano per l'incanto del dono.

Maria donna gioia: il mio cuore fugge il dolore come un agguato e corre veloce nella trappola del piacere. Il tuo cuore, trafitto dai chiodi di tuo figlio, riposa nella gioia di chi si crede pietruzza spezzata per comporre il mosaico disegnato dal dito di Dio!

Maria donna vicinanza di Dio: una come me, e come Dio, ma il fascino non sarà delusione, frustrazione? Il fascino della notte incupisce i miei occhi. Il fascino della luce accende il mio cuore Maria Immacolata: incantami di te, innamorami di te, trasformami in te!

Il tuo candore, Immacolata è la forza di lasciarsi fissare negli occhi: né ingenuità, né malizia ma candore di chi vede tutto e ricorda solo la luce!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:25 pm

  • At. 1,14: "Gli Apostoli erano insieme a Maria madre di Gesù"
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Scampami, Signore Gesù, dal pericolo di abituarmi all'incredibile notizia della tua incarnazione.

Vergine Santa! Tu non eri certamente una ragazza inibita che avrebbe avuto paura di amare Giuseppe! Ma l'Altissimo ha voluto fecondare la tua permanente verginità attestando il paradosso di un Creatore delle galassie posato sulla mangiatoia sporca di letame!

Concedici, Vergine Santa, davanti ad ogni tua immagine, di incantarci di te, fissandoti negli occhi, Immacolata, e nel contempo di sconvolgerci fissando il tuo grembo, letto d'Amore per l'abbraccio dello Spirito, come dicono i Santi Padri!

Lasciaci fantasticare, Signore Gesù, sul rapporto fra di te e la prima donna della tua vita: tua madre!

Lasciaci invidiare tua madre per la docilità incondizionata alla tua Parola! Ma donaci di incontrare ragazze invidiose di tua madre!

Grazie perché, nonostante madre, tu, Maria, non hai desiderato per tuo figlio soprattutto salute, riuscita, tranquillità, e neppure che trovasse una brava ragazza, una fidanzata esemplare per formare una bella famigliola, e quietare!

Grazie perché tu hai desiderato per Tuo figlio soprattutto che facesse la volontà del Padre, e chiamasse gli uomini ad un'esperienza di fraternità universale, pur prevedendo che appunto per questo sarebbe stato squalificato!

Accendimi d'invidia per te che hai vissuto una esperienza di intimità unica, totale, e irripetibile, con tuo figlio, dal mistero del tuo grembo incinto di Dio al mistero del tuo cuore, intinto del sangue di Dio sulla croce!

Grazie perché la tua intimità con tuo figlio non ti ha portato a stringerlo e a trattenerlo, ma anzi, proprio a lasciarti stringere e travolgere dal progetto del Padre su vostro figlio!

Insegna, Madre Santa, alle Mamme cristiane a non stringere i propri figli come geloso possesso ma ad implorare dal Padre per i propri figli progetti simili a quelli che tu sognasti per tuo figlio.

Progetti di generosità, progetti di profonde comunioni, progetti di vita non comune, progetti di amore universale, progetti di povertà, progetti di schieramento per gli Ultimi, progetti di intimità contemplativa con l'Altissimo.

Dona, Madre Santa, alle nostre Mamme, per i propri figli, progetti di santità, dai quali sappiano esse stesse lasciarsi coinvolgere e sconvolgere, come tu, Madre Addolorata, hai saputo lasciarti coinvolgere e sconvolgere nel progetto del tuo figlio Gesù!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:30 pm

  • Mc. 3,33: "Chi è mia madre? E i miei fratelli"
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Maria Santissima! Insegnami ad accogliere come te la Parola dell'Altissimo nel mio cuore fino a sentirmene un poco, come te, abitato dentro!

Signore Gesù, tu hai rifiutato di esultare alla notizia che tua Madre e la tua famiglia stavano alla porta cercando di parlare al personaggio che stavi diventando.

Donaci di rispecchiare nella famiglia di casa nostra la diversità e la complementarietà che voi tre vivete nella vostra famiglia, dentro il cuore di Dio!

Tu, Maria, che ti lasciasti sconvolgere la vita da questa dirompente, spalancante maternità, insegnaci a non accontentarci mai dell'affetto e della sicurezza che proviamo dentro le mura calde e accoglienti della nostra casa.

Tu, Maria, che "meditavi tutte quelle cose nel tuo cuore" intessendo con il figlio e lo sposo dialoghi attenti e misteriosi, dona alle nostre famiglie un dialogo sempre più attento, sempre più sincero, più profondo, sfuggendo al pericolo di un rapporto solito, cordiale, sciolto, ma superficiale, prevedibile, qualunque.

Tu, Maria, che non ti sei mai annoiata della tua famiglia, attenta sempre alle sorprese che l'Altissimo seminava sui vostri passi, donaci di credere che l'altro in famiglia può sempre scrivere una nuova pagina nel libro del suo cuore, così da rendere sempre nuovo e sorprendente il nostro rapporto.

Scampaci dal pericolo di abituarci al nostro amore: se fosse necessario permetti che il sospetto della malattia o dell'infedeltà restituisca il guizzo della novità.

Prendici per mano, Maria Santissima, fino a fare intuire anche a noi che, un po' come nella tua famiglia, così anche nella nostra famiglia si giocano qui in terra le sorti di un pezzetto di eternità.

Donaci di esserne consapevoli, esultare, interpellare nella preghiera, invocare luce, domandare fedeltà al suo Piano, impaurirci di una responsabilità eterna, fino ad inginocchiarci veneranti davanti al figlio, al coniuge, al fratello, al Nonno... briciole tutti di Dio nel santuario dell'Altissimo che abita in casa nostra.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:32 pm

  • Sir. 24,9: "Mi sono stabilita nella Gerusalemme (celeste)"
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Grazie, Signore, per averci confidato la speranza della glorificazione definitiva di questo nostro corpo, strumento di incontro e insidia di possesso, sete di bellezza e fragilità, di appassimento, gioia di salute e incubo di malattia, ansia di gioia e schiavo del piacere, voluttà di vita e porta necessaria per la nostra morte.

Maria Santissima, figlia e madre dell'Altissimo, sorella e madre di ciascuno di noi, lasciati guardare come il sogno di candore immacolato riflesso nell'acquitrino del nostro cuore!

Grazie perché in te vediamo possibile oggi quello che oggi è impossibile per noi: in te possiamo sperare che sia possibile per noi domani!

Grazie per questa donna che ha messo la sua femminilità a servizio di un ascolto affettuoso della tua Parola illuminante, a servizio di una disponibilità appassionata alle tue irragionevoli audacie, al servizio di comunioni adamantine e profonde con tuo figlio e con tutti gli amici e le amiche di tuo figlio, a servizio di un'espropriazione impensabile, fedele e forte del proprio figlio per il tuo e nostro Regno, a servizio di una maternità universale che dalle braccia della croce si estende a tutti i suoi figli nel suo Figlio, a servizio di una fede così maschilmente ingiustificabile nell'intuizione che il suo cuore di donna sperimentò nel tuo cuore di Dio!

Grazie perché per queste altezze, le più alte ad umana creatura consentite, hai scelto una donna allora come e più di oggi seconda all'uomo maschio e perciò più capace di lasciarsi salvare dal Primo in assoluto!

Grazie, Signore Dio Altissimo, per tutte le donne che a lei più che ad ogni altra donna invidiamo la sua armoniosa, immacolata bellezza.

Grazie per tutti gli uomini maschi che volentieri preferirebbero essere nati donne, se la via femminile al Regno fosse effettivamente più veloce e congeniale all'amore sensibile del Dio inafferrabile!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mag 03, 2006 4:33 pm

  • Lc. 2,51: "Conservava tutte queste cose nel suo cuore"
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Grazie, Signore Gesù, per il disegno stravagante e luminosissimo del Padre, che ti ha fatto sbocciare sulla cima di un albero plurisecolare, sul ramoscello fragile di una ragazzina innamorata di Te più che del suo ragazzo!

Grazie a Te, Altissimo, per i tuoi gusti: quando hai perso la testa innamorandoti di una ragazzina, non hai scelto né una campionessa dello sport, né una stella del cinema, né una manager rampante, né una plurilaureata.

Ti sei fatto incantare dal candore di un'Ultima: concedi anche a me gli stessi tuoi gusti nell'incontro con le donne e con gli uomini della mia vita!

E le hai dato l'arrogante coraggio di ringraziarti perché tutto il resto del mondo e della storia l'avrebbe invidiata. Ha riconosciuto i propri doni come tuoi doni!

Insegna anche a me a non far finta di essere uno qualunque, prima di indispettirmi quando me lo dicono gli altri.

Lascia interdetti quei più tanti che non osano apprezzarsi per paura di essere disprezzati. Quei più tanti che si disprezzano per sentirsi invece apprezzare dagli altri.

Concedi anche a me gli occhi luminosi di Maria per scoprire la storia di bellezze che hai seminato sul mio cammino, fino a vantarmi della tua predilezione!

Grazie, o Padre, per le scelte che hai fatto lungo tutta la storia della salvezza, mettendoti dalla parte degli Ultimi, e dalla parte dei Primi che stavano con gli Ultimi.

Dalla parte dei puri, immacolati di cuore. E dalla parte di quelli che, come me, sentono dentro il proprio cuore incrinato e inquinato, il gusto della purezza.

Grazie, o Padre, perché tu non sei "dalla parte" dei Giusti, ma "dalla parte" di quelli come me che, come Maria, si sentono peccatori, ma sentono altresì in cuore la fame di armonia più che nel corpo la fame del cibo!

Incantami di quelle persone così umili che sanno, come Maria, lodarsi dei tuoi doni con tanta semplicità e tanto distacco da non far mai insorgere sentimenti di giudizio verso di loro, ma soltanto lode verso di Te... e santa invidia per se stessi!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mag 16, 2006 5:42 pm

  • Lc. 11,27: "Beato il grembo che ti ha portato, ma..."
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Insegnami, Signore Gesù, a coltivare certamente gli affetti dentro la mia famiglia, coltivandovi però il fiore luminoso dell'amicizia.

L'affetto, giustamente, è cieco e definitivo. L'amicizia invece ragiona, dialoga, e si conferma oltre la propria precarietà, vissuta come prova di vitalità.

Signore Gesù: quanto vorrei conoscere ed imparare il modo affettuoso e venerante con cui tu e tua madre Vi abbracciavate!

Signore Gesù, tu sembri non aver dato eccessiva importanza al grembo di tua madre che ti ha fisicamente contenuto, creatura figlia, e culla del Creatore.

Tu sembri non ricordare le braccia di Lei, che ti hanno affettuosamente stretto, come la madre stringe il figlio al quale non solo ha dato la vita, ma per il quale darebbe la propria vita. Insegna alle nostre madri un affetto per i loro figli, simile all'affetto di tua madre per te!

Lei che non ha mosso un dito per distoglierti dalla via verso la croce, conceda alle mamme cristiane di muovere tutt'e due le mani per accompagnare i propri figli verso il dialogo col Padre, per accompagnare i propri figli a lasciarci il più di pelle possibile, il più di tempo libero possibile, il più di soldi possibile, il più di cuore possibile, il più di salute possibile, per il Regno di Dio, Regno di giustizia, di amore e di pace!

Signore Gesù, che hai intessuto con tua madre un dialogo affettuoso attorno alle "cose del Padre", rendendotela così più sorella nello spirito che madre nella carne, insegna alle madri cristiane a diventare sorelle dei propri figli, senza cedere alle facili mode giovanilistiche e liberaleggianti.

Insegna ai Genitori a sentirsi fratelli e sorelle dei propri figli perché tutti e due figli tuoi!

Insegna alle madri cristiane, insegna a tutti coloro che si amano, a fiorire il rapporto di sangue e di cuore in rapporto "nel tuo Cuore": palpitare insieme tra di noi e con te per la tua Parola e, per i Poveri, per i Sofferenti.

Insegnaci a desiderare ardentemente di sentire i nostri cuori uniti a quelli che amiamo dagli stessi sogni che palpitano nel tuo cuore!

Donami, Signore, di vivere, pur serenamente, l'assillo di trasformare gli affetti più belli del mio cuore in affinità evangelica, nel tentativo di sentirci uniti e affezionati soprattutto dalla stessa passione che l'Amore divampi intorno a noi! Innamorati dello stesso Amore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mag 16, 2006 5:43 pm

  • Gv. 12,24: "Il grano se muore, porta molto frutto"
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Grazie, Signore Gesù, per questo evangelo in cui ci assicuri che "il grano, caduto in terra e dimenticato, sembra morire, ma non muore!"

Insegna a noi pure la via della gioia quando tentiamo di cadere per "la causa", tentiamo di rimetterci di tasca propria, il proprio denaro, il proprio tempo e la propria salute.

Salvami dal sottile sospetto che il nostro rimetterci sia inutile, visto che chi potrebbe apprezzare i nostri sacrifici non se ne accorge, visto che ci sembra di lottare contro i mulini a vento!

Insegnami a non pentirmi delle attenzioni verso mia suocera ora che dovrei partire in ferie con la famiglia e lei non vuole muoversi da casa.

Insegnami a non pentirmi del tempo bruciato sui libri anche se il professore si è accanito per bocciarmi.

Insegnami a non pentirmi di serate di dialogo con mia figlia che se ne parte in tenda con il ragazzo senza neppure porsi la domanda se è quello che vorrebbe sposare "o è uno qualunque".

Se mi guardo intorno ho l'impressione che davvero stiamo facendo dei buchi nell'acqua!

Prendimi per mano, Signore, e ripeti al mio cuore che il grano caduto in terra e marcito, scomparso, prima o dopo, qui o chissà dove, darà molto frutto!

Insegnami a ringraziarti, Signore, nella sicura speranza che, quando e chissà dove, siano a qualcosa serviti i fiumi di lacrime e i mari di sangue versati nei secoli da quelli che non si sono accontentati di poltrona, giornale, pantofole, moglie in cucina e a letto, ferie e abbronzatura.

Grazie perché Tu ci assicuri che queste lacrime e questo sangue sparsi per gli altri nel posto più ignorato e sconosciuto della terra, non passerà inosservato davanti ai tuoi occhi!

Ricordami, Signore, che non è neppure la sofferenza, fisica o morale, che impressiona e sconvolge, ma soprattutto ci travolge il sospetto che la sofferenza sia inutile!

Signore Gesù! Grazie perché ci hai detto che non è vero!

Tu ce ne scampi: il grano caduto per terra, darà molto frutto!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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