Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 9:55 am

  • Sal. 51,12: "Crea in me, o Dio, un cuore puro".
Vergine Santa, fin dall'inizio innocente, custodisci e alimenta, in mezzo a questo mondo di astuti, rapaci, sensuali, maliziosi, infidi, ambigui, seduttivi, ipocriti, il fascino del tuo originale candore, per noi faticosa conquista.

Ricomponi, addomestica, placa, armonizza il tumulto delle nostre passioni, a immagine di quel primo giardino dove l'uomo e la donna potevano passeggiare senza la difesa del vestito, perché occhi puri vedevano solo innocente bellezza.

Dona ai nostri occhi quella trasparenza che si lascia fissare dell'altro negli occhi senza il timore di essere scrutato nella superficie visibile o indovinabile del proprio corpo, perché l'altro corre veloce e venerante al santuario del suo cuore.

Regala ad ogni carezza sul corpo dell'altro, giovane e accattivante, fanciullo o avvizzito, sano o malato, conosciuto o ignoto, incinto o fuggente da questo mondo, regala ad ogni carezza sul corpo di sfiorare il santuario dell'anima.

Dal volto di chi cammina perseverante con l'anima nuda davanti allo sguardo onniscente, esigente e misericordioso dell'Altissimo, possa riflettersi intorno una luce di purezza e candore che sanno posarsi sulla superficie di un cuore di fango senza lasciarsene intaccare.

Donaci occhi capaci di fissare nell'altro il buio di una notte la più profonda, sapendovi cogliere soltanto il luccichio delle stelle.

Infondimi la capacità e la gioia di sognare perfino il violento aggressore, lo spudorato politicante, la donna venduta in copertina, la personale banale e opaca qualunque, capaci di sentir palpitare in cuore il fascino di un'innocenza e di un candore che forse neppure l'infanzia aveva loro mai regalato.

Regalami una fantasia capace di intingere il pennello soltanto in colori di luce: così il terrificante spogliarello universale da Michelangelo composto di corpi contorti dalla vergogna di sapersi del tutto scoperti da tutta la storia, potrebbe essere ridipinto dal tocco di un Beato Angelico, o messo in rima dalla penna di un Santo.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:04 am

  • Os. 2,16: "Ti farò mia sposa per sempre"
Mandaci Innamorati consapevoli, che vogliono leggere e lasciarsi leggere nel profondo del proprio cuore.

Mandaci Innamorati capaci di dialogare dalla profondità del proprio cuore alla profondità del cuore dell'altro, scongiurando la sventura di rapporti sistematicamente superficiali!

Mandaci Innamorati volenterosi di capire l'altro più che di essere capiti, più di dare ragione all'altro che di aver ragione loro, più di avere amore che avere ragione.

Mandaci Innamorati attenti a innervare il proprio contatto fisico sempre più di contatto interiore profondo: toccarsi il corpo per bussare all'anima!

Mandaci Innamorati ambiziosi di capire e servire l'altro prima di essere capiti e serviti dall'altro!

Mandaci Innamorati attenti alle finezze dell'Amore, dalla voce, allo sguardo, all'intuizione del cuore, senza racchiudersi nella gabbia dorata del loro amore traboccando sui Mai Abbracciati la tenerezza dei loro abbracci.

Mandaci Innamorati incantati della Tua presenza nell'altro, riconosciuto dono dall'Alto, da non poter talora rinunziare ad inginocchiarsi nell'abbraccio davanti al cuore di chi amano, tabernacolo del tuo Amore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:04 am

  • Ct. 8,6: "Forte come la morte è l'Amore"
Plasma Tu, Signore, Innamorati, capaci di riconoscere in Te che sei Amore l'inventore, la fonte e il custode del loro Amore, con il gesto frequente e riconoscente della preghiera di ringraziamento solitario per il dono dell'altro/a, col gesto raro ma preziosissimo della preghiera, sussurrata o silenziosa, di coppia.

Svela Tu che sei Amore Eterno come l'Amore partecipi della tua eternità: nasce per vivere tendenzialmente per sempre! Scampa i nostri più giovani, e meno giovani dalla sventura di "giocare all'amore", dalla menzogna di "fare l'amore" per un palpito passeggero o addirittura per lo squallore di un brivido fisico passeggero. Ne rimarrebbe infragilita anche la fedeltà che un giorno volessero definitiva!

Suggerisci Tu i più giovani a tentare la meravigliosa avventura di un rapporto di coppia soltanto quando, con la prova di una reale disponibilità al reciproco, affettuoso e pur faticoso, servizio, possono trovare il coraggio di dirsi "fidanzati" o almeno "fidanzatini".

Metti alla prova l'Amore degli Innamorati dedicandolo in maniera stabile a qualche iniziativa indirizzata a qualcuno dallo sconfinato popolo dei Mai Amati, si sapranno amare loro due anche nei momenti difficili in cui l'altro sembrasse non amare.

Regala a ciascun singolo dei nostri Innamorati il dono di sapersi domandare non se si piacciono e neppure soltanto se si amano ma quale sia la Tua volontà, Signore, per la loro più vera felicità: una famiglia in due aperte al mondo o ciascuno padre o madre della famiglia universale del tuo Popolo. Così non solo la consacrazione del "celibato per il Regno" ma anche il "matrimonio per il Regno" diventeranno non scelte personali ma personale risposta alla Tua personale vocazione: allora si che la vita s'impreziosisce!

Incoraggia i nostri Innamorati alla pratica di ogni squisita tenerezza, tentando di riservare il dono affettivo e fisico completo alle persone cui intendono regalarsi del tutto e per sempre: sarà allora un gesto veramente vero, quando la grazia del Sacramento darà più sicurezza a quell'Amore di Dio benedetto e abbracciato, più ancora del loro reciproco, totale, ma soltanto umano abbraccio.

Metti alla prova l'Amore di ciascuno dei due verificando se l'uno o l'altra sapessero mettersi spontaneamente da parte, se potessero intuire che un'altra persona avrebbe forse potuto rendere l'altro più pienamente felice!

Incoraggia, Signore, l'Innamorato che più Ti ha incontrato a suggerire all'altro/a il desiderio di incontrarTi anche lui/lei per poter conoscere e abbracciare la parte più intima e preziosa di sé.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:06 am

  • Sal. 69,6: "Dio conosce la mia insipienza"
Salvami, Signore, dal pericolo mortale della mia salute fisica, questa muraglia che mi accovaccia protetto nella casa della mia piccola vita facendomi sentire indipendente e immortale, seccandomi in cuore il desiderio di salvezza!

Salvami, Signore, dal tran-tran del mio lavoro, che mi mette sempre davanti qualcosa da fare, che mi fa sentire sempre utile, così da non avere bisogno che qualcuno mi dica a cosa serve, in fin dei conti, tutto il mio lavoro!

Salvami, Signore, dall'affetto di chi mi ama, dall'affetto della mia famiglia e dei miei amori, questa allegra brigata con cui cammino speditamente sul sentiero della mia vita senza mai domandarmi verso dove io stia andando.

Salvami, Signore, dalla mia giovinezza, vera o presunta, che mi allontana il salutare pensiero della morte, strangolandomi in gola l'invocazione della salvezza definitiva!

Salvami dal rumore, salvami dal successo, salvami dalla gratificazione, salvami dall'avverarsi dei miei sogni e dei miei progetti che mi rubano la domanda fondamentale sul senso definitivo della mia vita.

Salvami dalla mia stessa bontà, da me percepita e dagli altri riconosciuta, così da non sentire più il bisogno lancinante di essere salvato da un peccato che, invisibile, mi corrode e mi possiede!

Salvami, a qualunque prezzo, dal pericolo di perdere il bisogno di essere salvato. Concedimi di null'altro desiderare per chi amo, più che lui, lei, desideri di essere salvato!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:09 am

  • Qo. 6,7: "La brama dell'uomo non è mai sazia"
Grazie Gesù, perché tu ti sei spinto verso l'unico grande, supremo, acrobatico, comandamento della gioia: "...affinché la vostra gioia sia piena".

Signore Gesù, salvami dalla sventura di contentarmi della gioia senza pienezza! Salvami dalla facile contentatura delle gioie a metà, anzi a briciole!

Salvami dalla facile contentatura di star bene di salute, anche quando la ritrovo dopo averla persa perché credo che la salute non è tutto!

Salvami dalla facile, troppo facile, contentatura di quando "riesco", sul lavoro o con gli amici, perché vorrei "riuscire" soprattutto dentro di me, intessendo rapporti dal profondo del mio cuore al profondo del cuore dell'altro.

Salvami dalla facile contentatura delle cose, perché sento che la fede in Te, la lotta pagata per un mondo fraterno, l'amicizia con un Disperato, l'attesa impaziente dell'eternità, il perdono di chi mi trafigge, la percezione della tua compagnia in una affollata solitudine, la fine di una guerra, una famiglia al bimbo abbandonato nella spazzatura, la forbice "che mangia e chi è mangiato", il papà che torna alla sposa tradita, il buco dell'ozono, l'annunzio del Vangelo al miliardo e mezzo di cinesi che ci stanno svuotando le fabbriche, la possibilità di leggere la Parola e di mangiare Dio immortalante...

Queste, sì sono queste le "cose" che più mi palpitano ad ogni risveglio e ad ogni addormentarmi, facile contentatura quando sono contento da solo in fondo al mio cuore.

Concedimi i sentimenti che furono e sono nel tuo Cuore: concedimi di provare l'ebbrezza suprema di condividere con quelli che amo il sogno di gioia per tutti, il sogno della giustizia per tutti, il sogno della fede per tutti.

Sì, condividere! Come potrei sentire saziato il mio cuore senza condividere queste "cose" con chi ci abita, nel mio cuore!

Grazie perché, con Agostino, tu ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto fino a che in te non riposa.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:10 am

  • Fil. 4,7: "La pace di Dio sorpassa ogni intelligenza"
Grazie Signore, per questa "umiliante" riflessione sull'intelligenza, offertaci da Agostino, uno fra i più intelligenti della storia umana!

Dio ci scampi dall'intelligenza che scopre veloce i segreti della natura, delle cose, della scienza (delle macchine) ma tace distratta davanti al mistero dei cuori.

Dio ci scampi dall'intelligenza che esplora impudica i segreti dei cuori, spogliandoli in pubblico senza rispetto, senza bussare con trepidazione venerante alle porte dell'anima.

Dio ci scampi dall'intelligenza che possiede le cose misurandole con il metro del numero e pesandole con la bilancia del denaro e del silenzio, sorda al fascino della musica e della poesia, cieca di fronte all'incanto del fiore e dell'arte.

Dio ci scampi dall'intelligenza che scruta impietosa il passato delle persone prevedendone con precisione il loro futuro con la freddezza del teorema anziché inginocchiarsi di fronte al mistero di speranza che Dio solo conosce.

Dio ci scampi dall'intelligenza che punta il dito verso il bersaglio degli altri come fossero selvaggina da inseguire e catturare anziché porsi onesta e crudele allo specchio di se stessa per cogliere macchie e rughe della propria coscienza.

Dio ci scampi dall'intelligenza che esplora con astuzia le scorciatoie del proprio cammino verso il traguardo dei propri interessi piccini anziché spiccare il volo verso gli orizzonti e i drammi del mondo, voltando le pagine della storia e sfogliando l'atlante geografico.

Dio ci scampi dalle intelligenze che si lasciano incantare dal fascino autoerotico della propria luccicante intuizione, sempre vittoriosa sulle altrui lentezze, anziché nulla voler capire prima di desiderare l'amore, dato e raccolto.

Dio ci scampi dalle intelligenze che sono talmente consapevoli del proprio vantaggio sugli altri, da vivere inchiodati dietro la cattedra della propria superbia, anziché essere così intelligenti da sapersi fare scolaretti di tutti, e così crescere ogni giorno.

Dio benedica l'intelligenza così illuminata da accorgersi di non vederci chiaro nella notte della vita, fino a scorgere nella notte la stella polare della fede: chiuderà con gioia gli occhi della propria mente per lasciarsi andare, cedendo alla fede, a occhi chiusi, nelle Sue braccia!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:11 am

  • Is. 29,14: "Si eclisserà l'intelligenza degli intelligenti"
Voglio incantarmi, Signore davanti allo stupendo prodigio della mia psiche. Anch'io come gli animali superiori posseggo un cervello in due lobi. Ma loro da sempre si ripetono identici come fotocopie mentre io posso pensare e cambiare, volere, scegliere, ricordare, e anche amare.

Ma voglio parimenti sentirmi umiliato davanti alla fragilità della mia psiche: basta una cellula fuori posto o un tumore al cervello, e la mia "anima" resta paralizzata.

Fammi cogliere, Signore in questa sconcertante capacità di pensare e parlare, l'esaltante somiglianza con te, con te che sei Spirito, con te che sei conversazione eterna dentro di te!

Custodisci il mio stupore quando il bambino comincia a pensare e a parlare, come quando il morente sembra passare da persona a vegetale, perdendo l'uso della propria psiche.

Fammi attento su questo mondo in cui la medicina ogni giorno varca confini fino a ieri considerati invalicabili, aggredendo malattie un tempo irresistibili, mentre invece il disagio psichico si viene paurosamente diffondendo e contagiando, segno tangibile di un mondo malato nell'anima, insidiato da crudeli illusioni alla ricerca della felicità all'indirizzo sbagliato del piacere.

Guida la mia intelligenza a riconoscere nella fede la dignità umana del malato psichico, scoprendo in lui un'anima immortale che il corpo mortale non riesce più a manifestare.

Vorrei domandarti, Signore di scamparmi da ogni male, ma soprattutto di salvarmi dal disagio psichico: prendimi tutto fuor che la testa!
Ma tuttavia ti dichiaro fin d'oggi, oggi che la testa ce l'ho ancora, che vorrò essere disponibile a lasciarmi prendere anche la testa: ti acconsento adesso, per quando non avrò più la forza di acconsentirti.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:12 am

  • Sap. 2,2: "Il pensiero è una scintilla che palpita nel cuore"
Incantami, Signore, delle persone intelligenti, che sanno interpretare velocemente i segreti della natura e della scienza. Ma incantami di più delle intelligenze che sanno scrutare lo sguardo per interpretarne i cuori!
Incantami di più ancora di quelle intelligenze così audaci da saper sognare per l'altro quei sogni di bellezza che l'altro non osa sognare per se.

Incantami di quelle intelligenze che sanno coniugare l'analisi scientifica con la fantasia dell'arte, la bellezza della poesia, la suggestione della musica.

Incantami di quelle intelligenze che tentano di decifrare la storia dei cuori, leggendone quelle pagine inzuppate di lacrime e sangue che le dita hanno paura di sfogliare.

Incantami di quelle intelligenze che si permettono di mettersi spregiudicatamente davanti allo specchio di se stessi per scrutare e registrare in moviola le più affrettate sequenze dei nostri sentimenti.

Incantami di quelle intelligenze che sanno decollare agevolmente dai propri problemi personali, talora veri, talora piccini, per intuire passionalmente i problemi dell'altro, della famiglia, dell'ambiente, del mondo.

Incantami di quelle intelligenze che sanno impaurirsi della propria luccicante intuizione, intuendone il possibile dardo agghiacciante, al punto da proibirsi di capire prima di avere amato, prima di farsi amabili.

Ma incantami soprattutto di quelle intelligenze che sanno vedere così lontano da cogliere vicinissimo il proprio limite, fino a chiudere i propri occhi per inginocchiarsi, volentieri vinte, nel gesto supremo della fede!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:16 am

  • Is. 4,28: "L'intelligenza del Signore è imperscrutabile"
Appassionami, Signore, delle grandi domande sulla vita.

Fammi ricercatore attento di tutte le risposte che la cultura, la politica, lo spettacolo offrono al mercato delle idee. Donami di comprendere tuttavia che più una domanda è senza risposta più è importante porsela per vivere umani qui e divini di là, dove finalmente il Mistero solleverà il suo velo.

Mettimi in mano libri e giornali; guidami il telecomando a inseguire i programmi significativi di costume, di scoperta, di scienza e di poesia.

Dona, Signore, alla tua Chiesa, anche persone intelligenti, persone dai vasti orizzonti mentali, persone capaci di cercare nel tuo Vangelo la risposta alle sfide emergenti di questo mondo secolarizzato, senza crociate e senza timidezze.

Donaci maestri così fedeli da custodire intatto il prezioso deposito della rivelazione evangelica, parlante non solo delle "cose di là" ma indicazione provvidenziale per custodire l'uomo intero "di qua".

Rendici attenti ai pericoli del relativismo dilagante dove uomo, donna, vita, morte, fecondazione, guerra preventiva, coppia gay, sperimentazione genetica, interscambio culturale fino all'equivalenza delle religioni, fede, bene e male a misura del singolo o frutto della pressione mediatica, sembrano condannare la Verità come nemica della Libertà, anzi dell'Uomo.

Ma donaci altresì Profeti umili e illuminati, capaci di cogliere nelle più disparate culture e perfino nell'errore quei "semi di verità" che Tu hai, secondo l'espressione della prima catechesi apostolica, seminato nel cuore di ogni uomo.

Proprio così potremo addirittura permettere alla Verità evangelica di essere fecondata, risvegliata, per fiorire tutto il giardino che già conteneva, senza pretendere gli allineamenti floreali della serra. Così fiorirà il fiore del dialogo, superando ogni integralismo, non solo islamico, ma pericoloso sempre! Grazie per i Maestri che ascoltano i Profeti, Grazie per i Profeti che obbediscono ai Maestri.

Grazie, Signore Gesù, perché mi hai insegnato ad inginocchiarmi davanti al fratello, e perfino davanti a me stesso, come davanti a un Mistero!
Grazie perché quello spazio inconoscibile della vita, il Mistero, in cui io non vedevo che oscurità, tu mi hai rivelato che oscurità non era, ma troppa luce, così che io ero costretto a chiudere gli occhi e a non vedere.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:18 am

  • 1Cor. 12,18: "Il Signore manifesterà l'intenzioni dei cuori"
Vorrei tanto, Signore, rendermi conto che la prima, immediata intenzione per cui faccio quello che sto facendo è in linea con l'intenzione ultima per la quale tento di vivere tutta la mia vita: venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà.

Vorrei desiderare di svegliarmi al mattino per andare a scuola, al lavoro, a fare la spesa, a trovare un amico e tutto il resto pensando già appena mi alzo come potrò dire prima di addormentarmi: " stasera lascio il mondo un po' migliore di come lo ho trovato stamattina".

Vorrei stringere con affetto mio figlio tra le braccia, certamente per l'amore che sento per lui, per le attenzioni che gli devo, ma vorrei tanto prolungare questa mia prima intenzione nella intenzione ultima per cui mi hai regalato mio figlio: per farne una persona felice della felicità altrui! Per farne un Santo!

Vorrei anche fare un passo avanti nella carriera del mio lavoro. Penso proprio di meritarmelo. Ma vorrei tanto che il desiderio di una gratificazione personale, di qualche soldino in più a fine mese, di una stima anche così accresciuta nel cuore di chi stimo...

Ecco vorrei subito pensare che l'intenzione ultima del mio passo in avanti sia quella di poter distribuire più giustizia fra i miei dipendenti. Per quanto possibile vorrei così modellare il mio ambiente di lavoro in stile di collaborazione, rispetto e forse amicizia: il mio ufficio diventerebbe un frammento di Cielo: ci abiteresti Tu!

Vorrei curare la mia salute, forse anche il mio aspetto fisico, e perfino una sobria cura del vestito. Ma se ci penso un momento, sotto i tuoi occhi, mi decido a desiderarlo, non per star bene, ma per far del bene attorno a me, per rendere questa Terra un po' più bella e abitabile, un po' più somigliante oggi questo giardino di rovi al giardino che tu ci prepari nell'eterna primavera.

Vorrei parlare e tacere non soltanto perché al momento mi è richiesto di parlare o di tacere ma perché Tu mi suggerisci dentro che quella parola o quel silenzio saranno ricordati o una sillaba di conto o come una pausa musicale, nel concerto iniziato all'inizio di questo mondo, fino all'inizio dell'Altro!

Vorrei vivere tutti i frammenti della mia giornata ricordandomi sempre che sono tessere del mosaico del tuo Cielo definitivo.

Vorrei essere qui in terra una persona di una sola grande, unica, onnicomprensiva, e sempre più costantemente consapevole passione: anticipare ogni giorno di un briciolo, adesso in terra, la fioritura di "cieli nuovi e terre nuove" domani per sempre. "Che io cammini sempre alla presenza del Signore" (Sal. 116,9)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:20 am

  • Ap. 3,20: "Io cenerò con lui ed egli con me"
Dona a chi tenta appassionatamente di credere in Te, momenti di contatto nascosto, solitario, con te, momenti di illuminazione da te momenti di consolazione per l'abbraccio con te, nella tua Parola o nel Povero, così intensi da volerli conservare come un segreto, nel pudore di una carezza più intima.

Donaci Donne e Uomini capaci di dialogare in scioltezza senza complessi, ma capaci altresì di custodire nel proprio cuore il segreto necessario, senza cedere alla voglia di stupire svelandolo.

Dona a chi tenta di amare davvero quelli che ama,la maturità di desiderare con gioia che le persone che amiamo abbiano dei segreti con Te che neppure a noi che li amiamo vogliono svelare.

Insegnaci l'arte nascosta di confidare più nel loro rapporto segreto con te che nel loro rapporto segreto con noi!

Donaci di spiare le persone che amiamo con l'ansia di poter scoprire in essi gesti di bontà che Tu solo avevi potuto conoscere: allora cominceremo a stimarli Donne e Uomini riusciti, veri credenti!

Noi sentiamo il bisogno insopprimibile di essere gratificati, ringraziati, incoraggiati. Ma tu rendici appassionati e sazi del tuo sorriso nella stanza solitaria del nostro cuore dove tu ci baci di nascosto.

Donaci Donne e Uomini attorno ai quali fioriscono grandi e festose comunioni, affascinando per la capacità di custodire e gustare grandi solitudini con Te.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:21 am

  • Sir. 45,5: "Lo introdusse nella nube oscura"
Tu hai detto "ti amerò e mi svelerò a te" per dirmi che l'ascolto di te mi avrebbe regalato fin d'oggi quell'intimità felicitante che assaggio fugace nelle intimità affettuose della mia vita!

Grazie per aver messo sui miei passi qualcuno che me lo ha svelato, tacendo luminoso.

Tu ci vuoi tutti, dal ministro all'operaio, mistici, contemplativi dentro il vivere quotidiano, perché tu ami e ti sveli, come chi ama si svela e si lascia guardare da chi è amato, nella sua intimità!

Forse che rimandavi l'abbraccio definitivo al tuo Cielo senza promettermi fin d'oggi la Tua carezza?

Grazie, Signore Gesù, perché nel deserto freddo, buio e faticoso della mia preghiera, fiorisci talora tra i sassi il fiorellino profumato della tua presenza sensibile in me, come chi ama si sente abitato da chi ama anche se la distanza li separa!

Non potrei crederti fuori di me se talora non ti avessi scoperto dentro di me, compagnia quando ogni compagnia non poteva farmi più compagnia, come quando chi amo mi è accanto ma addormentato!

Grazie Signore perché la fugace, rara ma indimenticabile esperienza del Tuo abbraccio interiore fiorisce quell'armonia nuova, capace di più teneri e più profondi abbracci a chi abbraccio.

Accogli la sofferenza di non avere chi mi abbracci condividendo con me l'esperienza e lo stile del Tuo abbraccio, Signore.

Tu hai detto che ti saresti fin d'oggi manifestato. Ma mentre urlo nel silenzio chiamandoti per nome, null'altro ascolto che l'eco di vento del mio grido. "Non temere piccolo" mi rispondi tu, con Agostino. "Riconosci nella tua sete di me il primo sorso della mia acqua. Poi un giorno, la fonte!".
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:26 am

  • Mt. 25,37: "Quando mai ti abbiamo riconosciuto affamato..."
Incantami degli incantati di te, Signore: quando chiudono le palpebre per sognare il tuo volto il loro volto si illumina e quando aprono i loro occhi, ecco che diventano occhi illuminanti.

Conducimi, Signore, sulle vie impervie dell'intimità solitaria con te, della prolungata, amorevole immobilità davanti al tuo Pane spezzato, davanti al Libro della Tua Parola aperto per me.

Liberami, Signore, dallo spettro della cordialità quotidiana nei miei rapporti di sempre, a cominciare dalla mia famiglia: incantami invece di quei contatti d'anima tra coloro che si amano, allor quando l'intimità con l'Invisibile che sei tu mi allena all'intimità con l'invisibile del cuore di chi amo.

Dissipa l'equivoco di dover fare cose grandi per essere grande: insegnami a diventare grande operando con amore grandissimo nelle cose piccolissime.

Conducimi, Signore, a riconoscerti mentre mi aspettavi personalmente nascosto nel volto dei "Mai abbracciati" di questo mondo.

Spingimi oltre la soglia dell'amorevole servizio, fin verso l'esperienza di personale intimità, di fedele Amicizia, di per fede svelato riconoscimento di tutti quei Gesù che l'Apostolo Matteo mi indicava presenti nel volto degli Ultimi: "ero... ero... ero... ero... ero Io!

Non permettere che io li riconosca e li ami "nel mucchio", senza lasciarmi incantare dall'intimità personale, pagata e pur appagante, con ciascuno di essi, uno per volta, come ciascuno di noi domanda di essere amato per davvero, uno per volta, dagli altri e da Te.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:27 am

  • Gv. 12,1: "Perché non si è venduto questo profumo per i Poveri?"
Insegna anche a noi, Signore, il gusto indispensabile per le cose che non servono a niente!

Insegnaci, Signore, il gusto del silenzio inutile, speso ad ascoltare le domande del nostro cuore, speso a fissare il nostro sguardo nel mistero del tuo sguardo.

Insegnami la gioia del silenzio "inutile" speso a non dir niente, accanto al malato trafitto dal dolore, mentre potrei "monetizzare" quel tempo spendendolo per le cose "che servono", che producono!

Grazie, Signore, per chi "perde" il suo tempo a sorridere di cuore al fratello, quando il nostro cuore vorrebbe piangere: quella fatica inutile non ha prezzo!

Grazie per quel gesto gratuito che è il mistero della preghiera, questo audace contatto con l'Invisibile di Dio mi garantisce di possedere io stesso un frammento d'invisibile nel mio cuore di Uomo, più della belva!

Grazie, Signore, per il gusto dei fiori, del saluto, della musica e della poesia, apprezzati in mezzo ai problemi "reali" dello sfratto, della malattia, della disoccupazione.

Donami di spendere tutto quello che posso, dal denaro al tempo, per il Disperato che incontro, senza lasciargli tuttavia mancare il tesoro inutile ed impagabile della mia attenzione, come fosse l'unico al mondo.

Salvami da una famiglia dove si fa solo quello che serve! Concedimi amicizie fondate sull'"inutile" a immagine dell'"inutile" rapporto con te!

Donami il gusto del tuo Cielo dove non faremo mai più qualcosa che serva a qualcosa!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:36 am

  • Sir. 9,11: "Non invidiare la gloria del peccatore"
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Signore Gesù, quante volte ho fissato la tavola dei tuoi comandamenti come il ragazzino guarda con disprezzo il codice della strada che lo costringe a correre senza spaccarsi la testa!

Quante volte ho lanciato lo sguardo verso i tanti compagni di strada che fanno proprio quello che vogliono lasciando in piena libertà la belva che ci abita senza rimorso di sentirsi belva!

Quante volte sono diventato uno dei tanti che trovano il coraggio di cancellarti dalla propria storia e andarsene finalmente liberi solo perché non ho avuto il coraggio di farlo!

Quante volte ho guardato con l'acquolina in bocca i miei amici che bevevano senza ritegno alla vasta coppa del piacere senza porsi la domanda se quella leccornia fosse velenosa!

Quante volte mi sono sentito stretto nei binari della tua volontà, mutilato dal rigore della tua legge, senza domandarmi se quei tagli potessero assomigliare alle dolorose feconde potature della mia anima!

Concedimi anzitutto la santa invidia per chi sta seriamente faticando sull'inerpicato sentiero verso la gioia del servizio anziché lasciarsi scivolare sull'ampia, affollata discesa di coloro che cercano la felicità all'indirizzo sbagliato del piacere.

Concedimi la santa invidia per chi ha figli meno laureati, meno belli e perfino meno sani dei miei, ma più dei miei appassionati dell'amicizia con l'Ultimo e dell'intimità con il Primo, che sei Tu.

Concedimi la santa invidia per i giovani: trovandosi ancora davanti la vita, possono ancora davvero rispondere con scelte di speciale generosità verso le folle dei depredati del nostro benessere. Possono ancora domandarsi a quale vocazione Tu li stai chiamando: sposare una famiglia per amare il mondo o sposare il mondo per farne una famiglia.

Possono ancora domandarsi se quel giovane per cui sentono battere il cuore è davvero colui, colei che tu, Signore, hai sognato per la maggior loro santità, cioè per la maggior felicità, loro e di tutti!

Concedimi, Signore, la più aguzza di tutte le invidie: la santa invidia per chi mi dà l'impressione di amarti più di me!
Ultima modifica di miriam bolfissimo il mar mar 28, 2006 10:44 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:37 am

  • 2Cor. 4,18: "Noi fissiamo lo sguardo nelle cose invisibili"
Che voglia matta, Signore, di vedere l'invisibile! Quanto alta risuona più e più volte nel nostro cuore la eco dell'invocazione dell'Apostolo: "mostraci il Padre e ci basta!".

O almeno ci basterebbe forse appunto anche solo abbassare il tiro e domandarti: "Mostraci il Padre: questo ci basti!". Come a dire che se non possiamo vedere il volto del Padre perché, dice la Bibbia, "chi vede Dio muore", così come si acceca lo sguardo fissando il sole, ecco, almeno donaci che il desiderio di vederti diventi il desiderio più urgente del nostro cuore.

Non possiamo vederti oggi, Invisibile, se non con le parole di Paolo, "attraverso uno specchio come un enigma; concedimi, Signore, almeno di vedere l'invisibile che abita dentro il visibile, come i due di Emmaus ebbero finalmente il dono di vedere, dopo avergli per tanto camminato accanto senza accorgersene.

Perfino un fiore non si vede con gli occhi della mente: passa una capra e se lo mangia. Passi tu e vedi di quel fiore un gesto d'amore nel regalarlo a chi ami.

Perfino le stelle non si vedono con gli occhi della mente: uno scienziato può inseguirle per anni col telescopio elettronico ma tu che vedi cadere una stella cadente in una notte d'agosto, vedi con gli occhi del cuore un disegno nell'universo e ti inginocchi davanti al suo pittore.

Neppure un miracolo può essere visto con gli occhi della mente: Lazzaro morto volevano ammazzarlo. A Lourdes più di 100 miracoli esaminati da medici credenti e non credenti: ma questi ultimi si fermavano a dire: la scienza non spiega oggi lo spiegherà domani.

Neppure quel miracolo che è un bambino appena nato può essere visto con gli occhi della mente: è affascinante, assomiglia a..., forse sorride, ma le stesse parole potremmo dirle di un graziosissimo gattino appena nato.

Neppure un morente può essere visto con gli occhi della mente: i medici si affannano, poi annunziano: è tutto finito. Ma il credente vede volar via da quel corpo senza vita una vita immortale, eterna.

Ma soprattutto il cuore umano è invisibile agli occhi: fissa in volto chi ami, vedi il suo volto. Chiudo gli occhi del volto, spalanco un silenzio gli occhi del cuore, allora potrai vedere dalla profondità del tuo cuore alla profondità del suo cuore e ci leggerai tutti gli inafferrabili sentimenti che si agitano in quell'abisso, e potrai farti scoprire i sentimenti che palpitano nel tuo abisso: allora vi conoscerete.

Insegnami a spalancare gli occhi sul grande libro della vita, sugli orizzonti sempre nuovi, affascinanti e terribili, della scienza, sulle sorprese e sulle atrocità della Storia. Su questo mondo che, dal buco dell'ozono, alla privatizzazione dell'acqua; dal dilagare del terrorismo in nome di Maometto oggi, come noi ieri in nome di Cristo, sembra correre a perdifiato verso l'abisso del Nulla...

Insegnami a spalancare gli occhi su tutto, su tutti, e su di me soprattutto, per mettermi poi a scuola di Nonna, analfabeta ma sapiente, per chiudere gli occhi e cadere in ginocchio: allora capirò che "l'essenziale è invisibile agli occhi"... ma non al cuore! Allora vedrò!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:45 am

  • Mc 4,39: "Perché avete paura, gente di poca fede?"
Anche la nostra vita ci sembra un mare in tempesta. Ed anche a noi, come agli Apostoli, sembra che tu dorma tranquillamente, dimenticandoti dei tuoi amici: "Signore, io credo, ma tu aumenta la mia fede!".

Grazie, Signore Gesù, perché la nostra vita non è abbandonata ai flutti spumeggianti e convulsi di un Destino senza volto sul mare della vita.

Ecco che tu rivolgi vibrante anche a me la domanda precisa e inesorabile: "Ma di che cosa hai paura, se io, il Signore, sono con te?".

Signore Gesù: la mia vita è tutta crivellata dai colpi insidiosi di mille paure.

Liberami, Signore, dalla paura della malattia, per me e per i miei cari, perché so che tu semini nelle ferite del nostro corpo malato fiori non altrimenti seminabili.

Liberami, Signore, dalla paura delle difficoltà economiche, tu che hai detto "beati i Poveri".

Liberami dalla paura del domani, mettendomi accanto persone capaci di convincermi che se l'Amore è salvo, allora quasi tutto è salvo: tu vesti i gigli del campo e nutri i passeri del cielo!

Liberami perfino, Signore, dalla paura di perdere l'Amore delle persone che più sento importanti per la mia vita, quando arrivo a domandarmi "come vivere senza l'Amore di chi più mi ama?"

Ma proprio allora, Signore, concedimi di inzuppare il mio cuore con la fede che "se anche una madre si dimenticasse del frutto del suo grembo", se anche i miei figli scappassero di casa, se anche il mio coniuge mi tradisse, se anche ... ecco, anche allora tu non mi abbandoneresti mai!

Donami di incontrare persone fragili nel sistema nervoso, ma fortificate nel cuore dalla fede in te, capaci di testimoniare con la vita che "se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?".
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:47 am

  • Ger 12,2: "Sei vicino alle loro labbra, ma lontano dai loro cuori"
Che triste la persona che deve vivere sempre mascherata per nascondere il suo volto. Che pace nel cuore di quella persona che vive senza aver nulla da nascondere.

Che triste colui che, incontrandoti, abbassa gli occhi, per paura di essere guardato in viso! Felice colui che ti guarda serenamente negli occhi e si lascia guardare serenamente negli occhi.

Chissà che fatica farà chi deve sempre fare bella figura misurandosi costantemente con gli altri sollevandosi sui tacchi alti della propria ambizione! Felice chi apre in pace il proprio cuore, mostrandone perle e spazzatura: ci abbiamo già guardato dentro io e Dio, il tuo sguardo non mi da e non mi toglie niente.

Che ansia costante nella vita di chi ha sempre paura di essere scoperto nel suo vero volto. Che pace nel cuore di chi pensa: se mi ami come sono, grazie! Se mi disprezzi io so che meriterei di essere disprezzato più di quanto pensi tu.

Poveretti coloro che si rattristano se un altro riesce meglio di loro, e perfino se un altro è più buono di loro: passeranno la vita a raccogliere la spazzatura sul loro cammino, per sentirsi puliti loro.

Poveretti coloro che godono di uno sbaglio degli altri: beati invece coloro che, nella giungla oscura dei cuori, hanno deciso di raccogliere soltanto i fiorellini profumati: profumeranno di pace!

Che belle quelle persone di una sola parola: si, si, no, no. E la loro parola non cambia a seconda di chi hanno davanti: sono persone intere.

Beati coloro che sanno dire la verità anche a prezzo della solitudine: meglio stare in compagnia della verità che insieme a una folla di burattini, appesi ai fili della mano insanguinata di questo Sistema gaudente e spensierato.

Mandaci, Signore, persone capaci di dire la verità anche quando costasse il posto di lavoro, o la pace in famiglia.

Mandaci preti e catechisti capaci di dire che il Vangelo è fatto per i generosi spericolati nell'Amore e nel Servizio anche quando i Genitori si aspettano che i bambini di chiesa diventino soltanto educati e borghesi.

Mandaci Papà e Mamme contenti di essere disprezzati dagli amici perché credono più alla verità dello sciopero che stanno organizzando più che alle bugie che gli avrebbero fatto far carriera.

Beati quelli che non si fanno chiamare maestri da nessuno ma si vantano invece di saper imparare da tutti!

Beati coloro che sanno lasciarsi dire una verità amara: il loro cuore sarà dolce!

Beati coloro che vivono a cuore aperto e nudo davanti allo sguardo più importante di tutti, lo sguardo di Dio: vivranno da uomini e donne liberi!

Beati coloro che attendono con impazienza il cielo per vedere finalmente a occhi spalancati tutta la verità che gli occhiali scuri qui in Terra ci avevano nascosto!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:49 am

  • Pr. 15,2: "La lingua dei saggi fa gustare la conoscenza"
Ti ringraziamo, Signore, per tutti coloro che appassionati della conoscenza, hanno sentito bruciare nelle proprie mani la fiaccola della cultura, fino a volerla passare appassionatamente a quelli che vivevano inconsapevoli nell'ombra grigia di una forse inconsapevole banalità miope e superficiale, incapace di vibrare appassionatamente lungo la traiettoria dei secoli e attraverso i cerchi delle coordinate geografiche.

Incantami di coloro che vivono con ardore la passione dell'insegnamento, dai docenti alle catechiste, al punto da star male fin tanto che non accendono nel cuore dei giovani, accerchiati dal rumore, lusingati dalle mode, insidiati dalla superficialità, la scintilla di una intelligente curiosità.

Fammi attento al dramma dei miliardi di analfabeti in questo mondo, tentati di vivere con l'istinto della belva, preoccupati soltanto di mangiare per vivere senza domandarsi cosa farne della vita.

Ma spaventami altresì di quella scuola che innesta disinvolta la marcia della concorrenza, per produrre diplomati e laureati che cercheranno soltanto di sistemare se stessi, ricavando un cantuccio sterile e profumato in questo mondo grondante lacrime e sangue.

Libera i nostri studenti dall'ansia nevrotica del voto, unico obiettivo dello studio, per accendergli in cuore la passione di conoscere le bellezze del creato, l'avventura della storia umana, la magia dei numeri, l'incanto dell'arte e della poesia.

Insegna ai docenti il gusto vivace di conoscere anzitutto gli alunni ai quali insegneranno la matematica, prima di conoscere la matematica.

Ispira ai nostri ragazzi l'uso della conoscenza, il gusto della scoperta, il fascino della cultura perenne, come vaccino indispensabile per combattere le insidie di un mercato giovanile pronto a spacciare superficialità, immagine, mode, rumore, spreco, indifferenza, libidine e violenza.

Tocca il cuore degli insegnanti per farli innamorare non di chi riesce meglio ma soprattutto di chi fatica di più, incuriosendoli delle loro famiglie, delle loro storie, delle loro ferite!

Apri nelle nostre scuole lo spazio per Te, Signore! Lo spazio per Dio, né ignorato né imposto, per liberare nel cuore dei nostri giovani la ricerca dell'Invisibile, l'attenzione al Mistero, la venerazione dell'Uomo, la speranza dell'Eternità!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:51 am

  • Eb. 8,4: "Se Gesù fosse in terra non sarebbe sacerdote"
Vogliamo domandare perdono, Signore Gesù, a Te che sei vissuto come laico, lontano dalle sacrestie del tuo tempo, a Te che non hai mai indossato un abito liturgico, a Te che sei vissuto immerso nel tuo tempo, a Te che hai elevato la tua offerta sacerdotale al Padre sull'altare qualunque di una croce maledetta.

Vogliamo domandarti perdono a nome di quegli uomini di Chiesa che per secoli hanno sequestrato la santità facendone monopolio di preti, frati e suore, qualificando il laico e ancor di più lo sposato come "cristiani" di serie B, appesantiti di ingombranti valigie nel cammino verso il Regno.

Vogliamo domandarti perdono per la costruzione delle balaustre, quelle strutture marmoree che ripetono la divisione anticotestamentaria fra il clero (che vuol dire "eletti") e la gente comune, attorno all'altare del Popolo di Dio.

Vogliamo domandarti perdono per la considerazione della donna laica, per secoli "utilizzata" nel lavoro manuale delle parrocchie allontanandola da ogni responsabilità pastorale, riducendola a pura obbediente esecutrice.

Grazie per quei laici che, tantissimi, diventano veri "pastori di anime" nella cura della fede dei piccoli, dei giovani, degli adulti: insegna loro ad attingere all'esperienza della paternità/maternità familiare lo stile della responsabilità pastorale.

Grazie per quei laici che fioriscono il fiore raro della preghiera domestica: anzitutto personale e solitaria, e poi con i figli, non solo ma soprattutto fra i coniugi, avvertendo la presenza del Signore, diffusa lungo tutto l'arco del loro vivere, dal lavoro, allo svago, al cibo, all'abbraccio.

Grazie per quei laici che camminano nell'esperienza di fede e di preghiera perseverante, così da poter diventare non solo veri maestri di discernimento spirituale e di vita evangelica, ma nuovi "direttori spirituali".

Grazie per quei laici, uomini e donne, che maturano la passione per la Chiesa al punto di diventare ospiti fortificanti, nella casa e nel cuore, per i loro sacerdoti, intraprendendo con loro un rapporto di effettiva ed affettiva, feconda, fedele, trasparente, evangelica amicizia.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:52 am

  • Sal. 88,3: "Tendi l'orecchio al mio lamento"
Voglio ammettere, Signore, il bisogno che sento di "lamentarmi" con qualcuno. Non son fatto per bastare a me stesso, nelle grandi come nelle piccole difficoltà. Si, è vero!

Voglio anche ammettere che normalmente non esprimo il mio "lamento" con carità: mi spazientisco, mi deludo, sussurro e condanno.

Se mi guardo intorno scopro tante persone rimaste sole per il penoso vizio di lamentarsi sempre: sono spesso proprio coloro che vivono difficoltà più lievi.

Ispirami, Signore, la compostezza di chi sa rattristarsi dignitosamente, di chi sa aspettare a confidarsi, di chi riesce a portare con fierezza le sue frustrazioni nel cuore trafitto.

Ammaestra, Signore, il mio cuore, a contemplare serenamente le mie sconfitte, le amicizie perse, gli anni galoppanti, gli amori svaniti, i treni irrimediabilmente persi della mia vita, facendo la pace con le mie ferite. Dammi dignità e riservatezza.

Ricordami i danni arrecati, il veleno versato, le ferite inflitte, lo scandalo dato e sofferto per il mio lamento ringhioso o strisciante.

Signore! Ho bisogno di lamentarmi con qualcuno! Ho bisogno di appoggiare il mio capo avvilito sulla spalla di qualcuno: ma Tu sei davvero Qualcuno per me!

Io ho bisogno, Signore, di confidare certi segreti a qualcuno. Grazie per i fratelli e le sorelle che metti sul sentiero del mio cuore. Non annientano la mia croce, ma soltanto posarla un momento sulle loro spalle mi solleva.
E allora posso domandarti che anche e soprattutto poggiando il mio capo sul Tuo cuore io possa sentire la carezza delle Tue consolazioni. Perché Tu, Parola, Povero e Tabernacolo, sei Qualcuno per me.

Non ti vedo e non ti tocco, ma il solo sapere che Tu ci sei, e mi ascolti, questo è davvero qualcosa, e tanto, per me!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar mar 28, 2006 10:53 am

  • Qo. "Il lavoro è l'occupazione che Dio ha dato agli uomini"
Grazie, Signore, perché nella prima pagina della Bibbia ci parlasti di lavoro, non era punizione ma somiglianza con te: il Creatore creava dei creatori. Hai voluto lasciare l'opera d'arte universale incompleta, affidandone il compimento alle nostre mani. Ricordamelo spesso per trasformare il mio lavoro in una liturgia di lode a te!

Dopo il peccato volesti che lavorare fosse fatica e castigo. Ricorda al mio lavoro il valore di espiazione per il peccato mio e del mondo: lo renderò prezioso, unito alla redenzione pagata dal Crocifisso.

E ci presentavi il lavoro come alternativo al riposo, Tu che hai voluto "riposarti" dopo la settimana lavorativa della creazione. Rendimi attento al mio lavoro, ma non suo schiavo, anche a prezzo della carriera.

Innesta il riposo nel mio lavoro, per darmi tempo di sentirmi realizzato e non distrutto, neppure se mi consumassi per la mia famiglia: chi mi ama ha il diritto non di aver più cose ma me più intero!

Troppe volte mi trovo coinvolto in un lavoro che crea ingiustizia. Resto disoccupato se non lavoro al pezzo indispensabile per una mina anti-uomo, vado in fallimento se non vinco la concorrenza con il "pizzo".

Chiudo la fabbrica se non mando quelle lettere di licenziamento a distruggere le nostre famiglie, trasferendo il lavoro ai bambini operai: loro per una manciata di riso cuciono quelle migliaia di palloni con cui non giocheranno mai.

Dammi la forza, Signore, di non rassegnarmi mai a questo mondo che sempre più dilata la forbice fra chi mangia e chi è mangiato da noi che li mangiamo.

Insegnami a cancellare dalla memoria dei miei figli quella preghiera blasfema imposta all'asilo: "Benedici, Signore, il cibo che stiamo per prendere, e mandane a tutti i bambini poveri del mondo", trasformandola in "... e donaci la gioia di condividere il nostro con chi non ne ha!".

Anche davanti alla scelta del lavoro, insegnami a distinguere quando sono obbligato a qualunque lavoro per sopravvivere, da quando posso indirizzarmi verso lavori dove le mie doti possono diventare più direttamente servizio, e servizio all'Ultimo, senza puntare al solo 27 quand'anche scartando proposte più allettanti, potessi passare per "strano".

Insegnami a non domandare mai alla persona che incontro: "che lavoro fai?" prima di aver prudentemente chiesto se ha famiglia, come va in famiglia, come sta di salute, se è felice... e magari, con un po' di coraggio, se spera nella vita eterna!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:39 pm

  • Sir. 7,15: "Non disprezzare il lavoro faticoso"
Grazie Signore, per il mio lavoro, se e fino a quando ce l'ho.

Ma grazie più ancora per la passione che mi metti in cuore per lo sterminato mondo dei disoccupati, qui vicino a me, e dall'altra parte del mondo.

Disoccupazione spesso creata dal mio benessere privato, mentre oso "recitare": Padre nostro!

Anche il lavoro è un campo da arare per il Tuo Regno.

Insegnami a superare tensioni, conflittualità, spiate, interessi, concorrenze per rendere per quanto posso il mio ambiente di lavoro almeno un pezzetto di Purgatorio, se non di Cielo: fammi persona di pace in questo mondo lavorativo di guerre.

Non rubare a un lavoratore la stima di chi sceglie per vocazione di "non far niente": il contemplativo!

Troppo utile il suo ricordarmi che non siamo nati per faticare in terra ma per gioire in cielo, soprattutto insieme a chi di gioire in terra non ne ha mai avuto motivo.

Scampaci, Signore, da una cosiddetta società del lavoro, che ci dà tutto tranne l'essenziale: la gratuità, l'ascolto, la tenerezza, il sogno, la comunione, la pace ... e l'Amore!

Insegnaci a vivere come pacifisti ribelli in questo mondo del lavoro suicida!

Custodisci soprattutto i lavoratori del pensiero e dell'immagine.

Sono oggi essi i nuovi onnipotenti, i nuovi super educatori delle nuove generazioni, davanti ai quali scompare perfino la famiglia.

Rendili consapevoli del loro indirizzare il "popolo degli obbedienti" versi il Cielo o verso l'Inferno: inconsapevoli di qua, chiarissimi di là.

Rendimi capace di lottare per una equiparazione retributiva a livello aziendale prima, nazionale poi, e planetario, pur nella chiarissima coscienza che la giustizia svuoterà il mio conto in banca, ma colmerà il mio cuore!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:43 pm

  • Ne. 8,14: "La legge data dal Signore a Mosè"
Tu ci dici la tua volontà nelle leggi della natura, dall'astro al fiore.

Tu ci dici la tua volontà nella coscienza pura e libera, che si lascia parlare dalla Tua voce.

Tu hai fatto conoscere la tua volontà con la tua legge sul Sinai e più ancora nella Parola di tuo figlio. Grazie!

Ma tuttavia voglio riconoscere che la tua volontà si esprimi anche, a frammenti, nelle sane leggi civili, e, forse meno incerte, nelle leggi delineate dalla tua Chiesa.

Poi lassù vedremo cosa era Parola di Dio o parola di uomo!

Signore Gesù! voglio raccogliere attentamente valori racchiusi in queste leggi tramandate dai secoli, i valori racchiusi nel cuore dei Nonni, tramandati di padre in figlio!

Salvami tuttavia dalla superficialità di un ingenuo disprezzo verso le abitudini che secoli di esperienza cristiana hanno maturato, vantandomi di essere moderno, libero e disinibito.

Custodisci nelle mie buone abitudini: il mio attaccamento prezioso all'uso millenario dei salmi, la sempre raccomandata amicizia con un Povero in particolare,la preghiera della sera, l'abituale restituzione del superfluo mensile, la custodia vigilante della sessualità e fedeltà coniugale, la fedeltà quotidiana nell'ascolto della tua Parola.

Concedimi, Signore, di scrutare attento e disincantato questo mondo dove l'apparente disprezzo delle leggi ne crea altre di più severe e spersonalizzanti, in schiavitù alle mode correnti.

Liberami dalla legge di apparire moderno sempre: la legge di un'immagine
sempre giovanile e simpatica, scattante, in questo mondo dove non c'è posto né per la malattia, né per la tristezza, né tanto meno per la vecchiaia!
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:44 pm

  • Gc. "Fissa lo sguardo sulla legge perfetta"
Educa, Signore, il nostro sguardo verso la legge, dal codice stradale fino ai dieci comandamenti, per evitare di incontrarla come un ostacolo da aggirare, accogliendola invece come primo strumento di fraternità tra di noi.

Insegnami a muovermi in ossequio alle indicazioni della legge, cominciando dai limiti di velocità fino alla denunzia dei redditi, senza cedere alla facile attrattiva della raccomandazione dell'amico, dell'usciere compiacente, del percorso privilegiato per l'analisi medica.

Liberami dal pericolo di sentirmi perfetto quando osservo scrupolosamente le leggi, gettando la carta di caramella nel cestino e osservando le leggi del commercio internazionale, senza verificare se la mia obbedienza nasce dalla volontà di potermi presentare io rispettabile o dal desiderio di rispettare io per amore i diritti degli altri.

Guida Tu, Signore, la mia mano, nella cabina elettorale, a segnare non colui che saprà allestire leggi adatte a difendere i miei interessi, ma piuttosto colui che difenderà davvero i più indifesi.

Illuminami a interpretare le tue leggi, Signore, non come altezzoso e prepotente arbitrio dell'Onnipotente, ma come sapiente premura del tuo cuore di Padre, unicamente desideroso di salvare la mia dignità e guidarmi verso la mia gioia.

Sostieni l'incertezza del mio passo incerto, con il vigore del tuo sguardo a conforto della mia coscienza, quando mi accorgo di trovarmi solitario in questo mondo di illegali reali o internazionali.

Insegnami a coniugare giustizia e carità: mai carità senza giustizia, bavaglio all'urlo dell'oppresso, fiorellino profumato posto sui ruderi dell'altrui dignità e mai giustizia che non s'incammini verso l'amore, per un mondo non solo equo ma anche fraterno.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:46 pm

  • Sal. 145,14: "Il Signore sostiene chi vacilla"
Ispira, Signore, a ciascuno di noi un gusto appassionato per la giustizia, a cominciare dal resto del negoziante fino alle scelte economiche del mercato multinazionale nel Terzo Mondo.

Tempera tuttavia la nostra passione per la giustizia con sentimenti di intenerita misericordia con chi ha sbagliato per un'educazione disastrata, per un momento di debolezza, per essersi trovato in situazioni disperanti.

Rafforzaci quanto basta per collaborare generosamente e coraggiosamente con la giustizia anche quando ci toccasse pagare di persona la nostra collaborazione in un processo compromettente, volto a colpire il potente o il mafioso.


Indicaci le vie per trasformare la giusta punizione per il reato in soluzione per evitare che il carcere diventi, come oggi, la più efficace scuola di nuovi delitti.

Instillaci il ribrezzo per ogni personale o collettivo vantaggio ottenuto violando la giustizia, dalla telefonata di raccomandazione fino alla bustarella ministeriale.

Guida i nostri passi fino a compiere con amore e coraggio quell'opera di misericordia corporale che va appunto sotto il nome di "visitare i carcerati".

Invitaci a guardare con occhio misericordioso il volto del colpevole che ci compare nel telegiornale, leggendo nel suo sguardo tutta la storia di sofferenze, soprusi e delusioni di cui è stato vittima prima di diventare carnefice.

Donaci di incontrare professionisti della legge capaci di amare le persone che giudicano, prima di giudicarle.

Insegnaci a giudicare gli altri a immagine di come ci sentiamo noi per primi giudicati dal tuo sguardo onnisciente e misericordioso.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:49 pm

  • Gv. 16,22: "Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia"
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Eccoci davanti alla ben nota pagina dei 10 Comandamenti.

È forse la pagina di libro che ha prodotto più atei di tutti i libri miscredenti.

Perché letta così, con tutti quei divieti, non può che deprimere e respingere.

È così che la nostra società ha istruito il processo alla legge di Dio.

1) La legge di Dio, è quella cosa che distingue la gente libera e allegra dagli schiavi immusoniti.

2) La legge di Dio, la inventata un Dio masochista geloso della tua gioia, gli piace vederti reprimere tutti i tuoi bisogni più divertenti.

3) La legge di Dio, l'hanno inventata gli uomini per non scannarsi, ma figurati un po' se Dio si prendeva la briga di mandare un sasso in testa a Mosè sul Sinai, con tutti i Comandamenti.

4) La legge di Dio, l'hanno inventata i potenti di questo mondo per comandare sugli ignoranti a nome di Dio, spaventandoli con la paura dell'inferno.

5) La legge di Dio, l'hanno inventata i genitori, quando non sapevano più come farsi ubbidire dai bambini!

6) La legge di Dio, sarebbe tanto bella non conoscerla così che potrei fare quello che voglio senza sentire il rimorso!

7) La legge di Dio, cambia come gli uomini: un tempo permetteva la schiavitù e proibiva di mettere i soldi in banca, adesso…

8 ) La legge di Dio è ormai superata dalla legge del mercato globale, la legge la dettano non più i governi ma le borse, poi, nella vita personale, ciascuno faccia un po' quello che vuole!

Io, il tuo Dio, non sono il tuo Padrone, ma il tuo Padre, io ti ho intessuto nel grembo di tua madre e so come sei fatto, io conosco le vie della tua vera gioia.

E ti ho scritto in cuore la legge dell'Amore, una legge che nessuna pubblicità potrà cancellare, che nessun rumore discotecario potrà sommergere, che nessun bollettino di borsa potrà falsificare.

Ti ho messo in cuore la mia voce, la co-scienza, scienza del cuore, è la mia voce.

Ascoltala tutte le sere.

Chiudi gli occhi e apri il cuore: sarà la bussola infallibile per la tua vera gioia, fissa la meta: il Risorto mentre confida "nessuno vi potrà togliere la vostra gioia".
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar apr 04, 2006 5:51 pm

  • Dt. "La Sua Parola è nel tuo cuore"
Come parlare di legge ai giorni nostri in cui la spontaneità è valore supremo: "cogli l'attimo fuggente e non pensare!"?

Scampami dal pericolo di combattere il formalismo legalista con lo spontaneismo qualunquista del "come ti viene - come ti senti", "liberi tutti".

Insegnami la differenza tra la facile spontaneità della belva e la faticosa autenticità della persona che spende tutta la vita a lentamente partorire l'uomo, la donna che Dio ci ha concepito in cuore!

Difendimi dal fascino facile del sorriso e del cipiglio di "quelli che fanno tutto quello che vogliono" facendomi intravedere alle loro spalle il clandestino tiranno del piacere.

Insegnami la familiarità con i Santi, che hanno trovato la pace proprio nello scrupolo assillante di obbedire sempre e sempre più alla voce esigente della propria coscienza, alle ispirazioni sempre più audaci del tuo Spirito.

Allora sentirai che l'ordine non ti scende addosso come una divisa, ma ti fiorisce dal di dentro come un fiore!

Ne vivrai profumata la vita tua: ne profumerai di libertà l'altrui: quel fiore l'ho seminato io nel tuo cuore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:18 am

  • Rm. 7,23: "Nelle mie membra vedo un'altra legge"
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Accendi, Signore, nel mio cuore, una luce vivace e inesorabile per scoprire le schiavitù, i meccanismi, le convenzioni, le paure, le sudditanze, lo strapotere dell'abitudine, il ferreo rigore del conformismo, l'automatismo delle passioni che mi fanno schiavo dietro la maschera sorridente dello scanzonato libertario.

Conducimi per mano sulle vie dell'intimità con te, Signore, per sperimentare la libertà interiore di chi si sente "fiorito" da un Amore lucido ma rispettoso, appassionato ma intelligente, inesorabile ma incoraggiante, come l'Amore del tuo Cuore.

Ispira le mie parole, custodisci i miei gesti, purifica i miei sguardi, placa le mie impazienze, irrobustisci i miei palpiti per aiutare chi amo a strappare lentamente, pacatamente, gioiosamente, il travestimento della libertà dal suo corpo pesante di schiavitù.

Signore Gesù, donaci luce di Verità per scoprirci schiavi del benessere, della moda, dell'immagine, della TV, del consumo, della fretta, e perfino della cordialità, veleno mortale per rapporti veri e profondi!

Schiavi delle nostre ambizioni, dei nostri presunti amori golosi, della ricerca affannosa del comodo, del facile e del piacere, della stima, delle nostre voglie, della bramosia di toccare e possedere. Cioè di noi stessi!

Signore Gesù: donaci la verità di scoprirci schiavi!

Donaci lo Spirito per lasciarci liberare fin d'oggi, fino alla liberazione della fraternità cosmica ed eterna, in cieli nuovi e terre nuove.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven apr 14, 2006 10:20 am

  • Lc. 4,18: "Venuto per proclamare ai prigionieri la liberazione"
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Per millenni abbiamo guardato la schiavitù dei popoli e delle persone come dati di fatto pacificamente accettabile come "natura delle cose". E oggi accettiamo, anzi, rincorriamo, le nuove schiavitù del benessere, le finte necessità inculcate dalla TV, i finti obblighi morali dell'immagine, della carriera, della obbligatoria spensieratezza, per quanto omicida e suicida possa essere. Rendici furiosi per le antiche schiavitù. Rendici consapevoli e ribelli alle nuove schiavitù!

Rendici sospettosi verso i tentativi di liberazione che si fermano sul lettino dello psicanalista, che si illudono di sciogliere le catene con le armi della violenza, che fuggono dai problemi nelle variopinte sfere della "new age", che pensano di sottrarsi al carcere collettivo del Sistema rinchiudendosi nella prigione dorata della propria casetta.

Fammi sospettare che la mia vera liberazione possa iniziare dalla mia conversione: fammi usare di credere che la mia vera libertà perdura, si radica, cresce fruttifica, nella misura di quella mia santità che si consegna prigioniero di Cristo liberatore: cadere davanti a Te mi permette di rialzarmi libero dalle mie catene!

Facci solidali, Signore, con tutti i movimenti di autentica liberazione all'opera oggi attorno a noi: facci attenti ai rari manifesti che, fra la pubblicità delle ultime gambe snelle e quella per l'ultimo telefonino terza generazione, occhieggiano superstiti lanciando appelli per appuntamenti dimenticati.

Appuntamenti dimenticati in appoggio alla liberazione della donna nei paesi arabi, in appoggio all'accoglienza dei fuggiaschi terzomondiali nelle case sfitte, in appoggio alla campagna di liberazione delle donne schiave violentate sui nostri marciapiedi mentre l'acceleratore della nostra auto spinge per non doversi impicciare.

Caro Gesù! Facci donne e uomini attenti alle sfide del nostro tempo: solidali ma non plagiati. Il povero Marx aveva lanciato l'urlo santo per la liberazione delle classi oppresse; il caro Freud aveva steso le persone sul lettino per liberarle dalle catene di una sessualità infantile violentata, i nuovi pacifisti si battono per la liberazione dei 3/4 del mondo che vive con 1/4 delle risorse, del mondo e viceversa.

Liberaci dalla sventura di considerarci impotenti davanti alla marea montante del mercato globale, fino a che crolleranno le nostre barriere politiche, sotto l'urlo urlante dei Poveri che noi stessi provochiamo con l'esibizione televisiva globale del nostro bengodi.

Donaci tuttavia di comprendere come la schiavitù di rapporti tesi e strangolatori in famiglia costituisca la prima e peggiore schiavitù!
Signore Gesù!

Tocca il nostro cuore e cominceremo ad essere liberi davvero!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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